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Horizon Forbidden West Burning Shores, ecco la recensione

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Cari FollowHz,

Horizon Forbidden West è stato ampliato con il recente DLC Burning Shores e come in precedenza, sembrerebbe che questo sia l’unico DLC che Guerrilla Games abbia intenzione di inserire all’interno di Forbidden West e si stia già mettendo al lavoro per rendere il brand Horizon una trilogia.

Burning Shores è stato reso disponibile solo per PS5 in esclusiva, segnale che il gruppo Playstation Studio ha deciso di dedicarsi alla current-gen piuttosto che rimanere ancorati ai limiti di PS4; il DLC infatti fa flettere i muscoli alla nostra console e il risultato è ottimo.

Andiamo dunque a vedere più in dettaglio cosa ci porta Burning Shores.

Horizon Burning Shores: la trama

burning shores

Burning Shores è ambientato appena dopo la missione “Singolarità”, ovvero l’ultima missione del gioco principale.

Avvisiamo che da ora potrebbero esserci spoiler di Burning Shores, se non volete scoprire altro, vi invitiamo a passare al successivo titolo.
Una volta completata la missione “Singolarita” il nostro amico-nemico Sylens, interpretato da Lance Reddick che a Marzo di quest’anno ci ha lasciato, ci chiamerà sul Focus invitandoci alla villa di Tilda, località già conosciuta e personalmente molto apprezzata nella storia principale.

Sylens ci informerà quindi che oltre i dodici Zenith che abbiamo sconfitto un tredicesimo è sceso dalla nave, Walter Londra e dai dati si è diretto a Rive Ardenti, località che dai predecessori era chiamata Los Angeles, sede della Heaven¢ società multimiliardaria di proprietà di Londra.

Decidiamo quindi di dirigerci verso Rive Ardenti per intercettare e fermare l’ultimo Zenith, durante il volo tuttavia veniamo abbattuti da un’arma installata nelle rovine dell’attuale U.S. Bank Tower (se avete giocato a GTA V la Maze Bank Tower).

Precipitiamo abbastanza rovinosamente su una spiaggia nei pressi di Los Angeles con una nuova compagna di viaggio che ci osserva tra lo stupito e il divertito, Seyka, ragazza Quen che ci accompagnerà durante tutto il DLC, anch’essa detentrice di Focus ma non essendo una Divinatrice, questo suo “dono” crea tensioni all’interno della gerarchia Quen.

Scopriamo, tuttavia, che non è un sentimento raro nei ranghi Quen, alcuni pensano che la conoscenza derivata dai Focus debba essere disponibile a tutti, non solo ai divinatori e una missione secondaria ci renderà partecipe di questa vicenda (n.d.r. come sempre consiglio di fare ogni missione secondaria, cercate Theoa nell’accampamento Quen).

Le vicende continuano nel cercare non solo Walter Londra ma anche dei dispersi Quen i quali, scopriamo, sono stati manipolati e “rapiti” da Londra stesso. Il destino dell’umanità ancora una volta è nelle mani di Aloy.

Horizon Burning Shores: ambientazione

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Burning Shores è ambientato nell’attuale Los Angeles, ma sappiamo tutti che la città degli angeli non sarà eterna e prima o poi l’attività tettonica la farà sprofondare nel Pacifico: nel DLC questo futuro si è già verificato e in una scena molto simile al film 2012, ci ritroviamo in una Los Angeles frammentata in zolle mezze affondate nell’oceano.

Dopo millenni, molti edifici sono in rovina ma alcuni luoghi iconici sono ancora riconoscibili: alcuni grattacieli del centro, il molo di Santa Monica, l’Osservatorio e l’iconica scritta di Hollywood sono solo alcuni dei luoghi riconoscibili ed esplorabili.

Nonostante ciò, per esigenze di trama, Guerrilla si è presa anche qualche libertà e in una sorta di rivisitazione dell’ala dedicata a Jurassic Park degli Universal Studios, ha creato un intero parco divertimenti dedicato alla saga di fantasia Pangea a est di Los Angeles.

Non mancano infine, segni lasciati dalla piaga di Faro; infatti, qualche Corruttore spento qua e là lo incontriamo oltre a un Horus che sembra pronto a inghiottire da un momento all’altro la scritta di Hollywood che domina il panorama.

Più di una volta vi troverete a fermarvi un attimo, prendere fiato e osservare il panorama che Guerrilla ci ha regalato in Burning Shores.

Horizon Burning Shores: controversie e critiche

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Burning Shores come ogni prodotto non è esente da controversie e critiche: la prima era emersa ancora prima dell’uscita e si trattava della scelta di Playstation di rendere il DLC un’esclusiva PS5. Per questo motivo, molti utenti possessori del titolo per PS4 si sono ritrovati una storia limitata alla storia principale e potranno usufruire del dlc soltanto passando a PS5.

L’esigenza di PS5, tuttavia, dopo l’uscita si è subito rivelata una scelta quasi obbligata ed io, in prima persona ho notato che passando dal pezzo di mappa “principale” all’area di Burning Shores la PS5 cambia marcia e sembrerebbe spingere molto di più l’hardware della console;
Una PS4, anche fosse Pro, non sarebbe riuscita a reggere la densità di dettagli all’interno della nuova area neanche spingendola al limite se non con cali di frame e limitazioni eccessive.

Continuando, una controversia che ultimamente ha abbassato di molto il voto medio del pubblico, facendo registrare anche alcune recensioni con un voto pari a zero (n.d.r. altro piccolo spoiler), è l’inserimento di un romance LGBTQ+ friendly tra Aloy e Seyka la nuova compagna di avventure e personaggio chiave per lo svolgimento delle missioni del DLC.

Parte del pubblico ha infatti additato Guerilla di aver inserito questa romance solo a scopo politico per ingraziarsi quella parte di pubblico quando, anche in tempi non sospetti, Aloy si era rivelata piuttosto fredda riguardo a romance con personaggi maschili e si era trovata molto più a suo agio con controparti femminili come, ad esempio già in Zero Dawn con Talanah, il Falcodoro della Loggia dei Cacciatori di Meridiana. Guerrilla stessa la inserisce senza renderla fuori luogo e la crescita del sentimento risulta graduale e naturale senza troppe forzature.

Infine, l’ultima critica sono alcuni bug talvolta fastidiosi che potrebbero obbligare ad abbandonare la zona della missione per dare modo al gioco di ricaricare nuovamente la zona per far riapparire nemici irraggiungibili i quali, se non sconfitti, non attivano i trigger per proseguire nella missione (n.d.r. ad esempio in una missione secondaria un Tuffoplano inizia ad ascendere senza fermarsi rendendolo di fatto irraggiungibile).

Qua e là troveremo anche qualche bug grafico di texture o illuminazione, Guerrilla sicuramente sta lavorando a qualche patch per risolvere i problemi finora riscontrati.

Horizon Burning Shores: nuove abilità, armi e macchine

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Burning Shores ha aggiunto abilità, armi e macchine tipiche del nuovo ambiente di gioco

Come nell’espansione Frozen Wilds la tribù Quen amplierà ulteriormente il nostro arsenale con armi e armature derivanti dalla loro cultura.
Questo nuovo equipaggiamento sarà tutto di livello leggendario: per acquistarlo e per potenziarlo è necessario un determinato minerale chiamato “Brillite”.
Seppur abbastanza facile da reperire, non sarà comunque recuperabile in grande quantità nello stesso posto ma dovrete esplorare tutta Los Angeles.

Nuove abilità saranno aggiunte ad ogni albero: alcune saranno utili per sbloccare nuove e potenti combo melee, altre ancora sbloccheranno nuovi strumenti o tecniche fondamentali per sopravvivere in questa parte di mappa.

Infine, troviamo anche alcune nuove macchine:

  • Tuffoplano: Nuova cavalcatura volante che servirà per una missione ad hoc
  • Sputabile: Una specie di rana che produce piccole macchine simili a zanzare
  • Horus: sebbene questa macchina l’abbiamo già conosciuta, ora la dovremmo affrontare

Horizon Burning Shores: conclusioni

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Guerrilla con Burning Shores ha realizzato una Los Angeles mozzafiato e una trama coinvolgente, al punto tale che vorresti non finisse mai.

La cura della città in rovina e la densità di elementi a schermo rende l’atmosfera ancora più surreale e a tratti ti ci perdi completamente, mi sono più volte allontanato dalle quest per esplorare i canyon formatisi tra le varie zolle mezze affondate o per camminare tra le strade di questa metropoli dove la natura ha preso il sopravvento.

Qualche bug lo si trova e talvolta può risultare fastidioso, specie se costringe a ricominciare la missione, ma tutto sommato capita raramente e in 15 ore di gameplay mi è capitato solamente una volta.

Per i possessori di PS5 lo considero quindi un must have, specialmente se anche voi avete amato vivere insieme ad Aloy avventure incredibili.

Come sempre, vi invitiamo a seguirci su tutti i nostri social, sul nostro canale YouTube e venite a salutarci in live sul nostro canale Twitch.

Cosa ne pensate di Burning Shores?

Cosa vi aspettate da Guerrilla in futuro?

Dove potrebbero ambientare un prossimo capitolo?

Fatecelo sapere con un commento.

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Forspoken, recensione: un mondo meno magico di quanto ci si possa aspettare

Forspoken

Cari GameHz,

peccato…credo che sia proprio questa la parola da utilizzare per Forspoken, ultima fatica di Square Enix realizzato con il motore grafico interno alla casa di sviluppo, il Luminous Engine. È un vero peccato perché il gioco nasceva con grandi potenzialità, tante quanto erano le aspettative (che ormai abbiamo capito quanto sia sbagliato averle, soprattutto in ambito videoludico). Nonostante questo, l’inesorabile rinvio ha colpito anche Forspoken, facendo slittare la data d’uscita ad inizio 2023, rispetto a quella originale di ottobre 2022. Noi di 4gamehz abbiamo provato la versione Pc e, seppur tra tante criticità tecniche, ci verrebbe da dire: “signora, il ragazzo è intelligente ma non si applica, è svogliato”.   

La nostra protagonista Frey Holland (no, non c’è nessuna parentela con l’attore che interpretato Spider-Man) ha un passato difficile e trascorre molto tempo in tribunale a causa dei suoi numerosi guai con la giustizia nella città di New York. In un primo momento ci troviamo dunque nella grande mela ma, neanche il tempo di prendere dimestichezza con i comandi, veniamo catapultati in una terra sconosciuta Athia, piena di draghi, bracciali che parlano e poteri magici. Chi non rimarrebbe sorpreso? Beh, anche la nostra Frey lo è.   

Qui, dunque, inizia il vero viaggio della nostra protagonista in questa terra fantastica. Athia è un mondo con una certa profondità, bellissima ma sicuramente ha visto giorni migliori: una forza misteriosa ha travolto questa terra e ha trasformato la maggior parte delle persone, precedentemente amichevoli, in non morti ostili. Peggio ancora, un clan di matriarche armate di magia noto come Tanthe è diventato malvagio e ovviamente è ostile a Frey che si è intromessa in tutto il loro dominio.

Un viaggio che sembra iniziare bene; infatti, lo scambio di dialoghi tra la sorpresa Frey e il suo bracciale Cuff, in questa terra con una scenografia incredibile, si incastra bene ed utile a comprendere il carattere della protagonista. Da ragazza piena di incertezze e rabbia, Frey inizia piano piano ad accettare la situazione che si è appena creata, situazione utile a plasmare e ad arrotondare le sue spigolosità, lasciando comunque un po’ di spazio ai suoi eccessi di rabbia e risposte decisamente pungenti. Vogliamo usare la parola eroina? Si, ma…

Forspoken

Open World con restrizioni

Dal momento in cui Frey entra nel mondo di Athia, viene trascinata in una storia che, in pratica, la fa diventare salvatrice di una terra che non ha mai conosciuto.

Forspoken ci racconta tutto questo durante un processo che sembra assomigliare a quello classico di un gioco di ruolo open world, con un vasto spazio da esplorare, potenziamenti ecc cc. Eppure, è evidente come sia riluttante a lasciar andare le redini e lasciarci giocare in tutto quello spazio. Nelle prime due ore di apertura siamo palleggiati da un filmato all’altro con solo una breve passeggiata nel mezzo. Anche quando i filmati finiscono e torniamo nel mondo, spesso rimaniamo bloccati sul posto per un po’ di tempo in modo che lei e Cuff possano tenere una conversazione; ecco che siamo caduti nell’eccesso opposto.

Il sistema di combattimento diverte sicuramente grazie alle varie magie elementali che si possono imparare. Proprio l’apprendimento di queste risulta essere troppo semplice: sappiamo che i giochi open-world necessitano di pazienza e i potenziamenti hanno bisogno di tempo per essere appresi; invece, gli sviluppatori sembra che abbiano cercato di ridurre quella curva di apprendimento, trasformando l’intero gioco in un tutorial. Alla fine, non ci rimane altro da fare se non correre da un punto all’altro di un mondo riempito tra l’altro, di incontri con vari mini-boss con cui divertirci e da cui possiamo allontanarci liberamente…vi ricorda qualcosa? A me, Elden Ring. Tra l’altro, un altro aspetto che accomuna i due titoli riguarda il “piacere” di scalare una collina e trovare alla fine un boss che potremo affrontare o evitare semplicemente allontanandoci.

Ed è veramente un peccato, perché se le opzioni di combattimento del giocatore fossero state ampliate in precedenza, avremmo avuto più soddisfazione nell’effettuare combo e/o mosse finali. Ricordiamo che Frey non si dovrebbe limitare a sparare pietre dalle mani come un fucile automatico. Comunque, il flusso dei suoi attacchi si sposa bene con la sua abilità di “parkour magico”, che le permette di scattare e fare capriole. Quando avvengono queste congiunzioni e non sono abbastanza infrequenti, allora ci sentiamo abbastanza felice di essere stati risucchiati in Athia.

Forspoken

Subito però, il gioco riprende il sopravvento e richiede semplicemente di prestare attenzione al prossimo lungo pezzo di trama. Non sono solo i filmati. Il design del gioco ti blocca anche durante quelle che dovrebbero essere sezioni di gioco libere. Una delle prime sequenze stealth, ad esempio, mette in pausa l’azione per spiegarti che dovresti rimanere nascosto dalle guardie; quindi, ti consente di muoverti lentamente all’interno di un’area molto piccola, per poi essere interrotti da un ennesimo filmato e concludere così la fase stealth. È come se il gioco stesso stesse fermando il tempo, sabotando costantemente il proprio ritmo in modo da poter caricare il prossimo blocco; un’esperienza molto frustrante. Tra l’altro, nel tragitto stealth, dobbiamo rimanere nascosti dalle guardie che ci stanno cercando, per poi arrivare nella piazza principale del villaggio Cipal, piena di gente…e di guardie.

Campi aperti e cuori aperti

La crescita di Frey si svolge in un ampio arco che abbraccia l’intera storia di Forspoken, portando i giocatori da imponenti castelli e cittadine ad aperte pianure e campi pieni di cieli meravigliosi, fortezze fluttuanti e scintillanti, tutti raggiungibili più velocemente con le varie stazioni di viaggio rapide rappresentate dai Rifugi del Pellegrino al cui interno potremo riposarci e recuperare salute.  

I paesaggi esterni di Athia sono diversi e brillano di vita: ci sono alberi fitti, foreste colorate, pozzi di lava rosso sangue, oasi sabbiose, oceani fluenti e tanto ancora da vedere. Sebbene siano popolati da mostri vaganti, contorti e deformati dalla magia, questi regni sono vere meraviglie e rendono l’esplorazione in Forspoken incredibilmente accattivante. Servono anche come sfondo per padroneggiare l’intricato e soddisfacente sistema di combattimento del gioco.

Frey ha accesso a una varietà di magie nel suo viaggio, grazie alla magia di Cuff e al male corrotto delle streghe Tanta. Gran parte di questa magia funziona come attacco a distanza e consente di attaccare in parkour orde nemiche, ma è presente anche un set di magia da combattimento ravvicinato e una serie di altre abilità: mentre il primo può dare un riscontro abbastanza indifferente a livello di soddisfazione nello sferrare il colpo, il secondo invece riesce a trasmettere una certa soddisfazione ad ogni colpo. Concatenando bene gli attacchi e contrattacchi, dunque, si contribuisce a creare una sorta di combo che diventerà utile contro i nemici via via sempre più forti: più vi addentrate in Athia, più le minacce aumentano.  

Forspoken

Come accennato, il ritmo di Forspoken è incredibilmente veloce, con l’intero viaggio che dura circa 12-15 ore. In questo periodo, conosciamo Frey, lei conosce Athia e molteplici fili della storia che si dipanano. Cosa succedere però? Succede che ci si rende conto dopo non molto tempo che trascorrere del tempo nel mondo a volte sembra essere infruttuoso, con solo piccole novità disponibili negli angoli più bui della mappa. Se passiamo il tempo a salire di livello, otteniamo ovviamente il vantaggio che ci serve in battaglia, in particolare nelle fasi finali dell’avventura, ma le abilità di combattimento di Frey sono già così forti a difficoltà Normale che il livellamento non sembra estremamente necessario mentre si segue la trama principale. Come se tutto questo non bastasse, ci sono i Punti di Interesse, luoghi dove ottenere ulteriori ricompense per migliorarci ulteriormente, i Labirinti Sigillati, sotterranei con nemici e ricompense (i dungeon per interderci) e i Monumenti, pietre sacre dei Tantha da cui attingere potere.

In particolare, un nuovo mantello o collana possono aumentare la salute, oppure decorare le unghie in un certo modo piuttosto che in un altro tramite i Frammenti della Rovina, permette di far crescere ulteriormente le abilità. I potenziamenti possono essere trovati lungo il percorso e ognuno produce forza aggiuntiva, potere magico e una serie di potenziamenti. Naturalmente, possiamo anche eliminare queste sfide extra e quindi saltare la stragrande maggioranza del mondo di gioco.

 

Grafica e Performance

Dal punto di vista tecnico, la versione Pc di Forspoken non è tutta questa meraviglia come si possa immaginare. Nonostante l’assenza di particolari bug e/o crash, il gioco non sembra ottimizzato al meglio: abbiamo provato il gioco con due diverse configurazioni: la prima con una 3090 RTX in 2k e la seconda con una 1080ti in fullHD ma partiamo propria da quest’ultima: con i dettagli impostati su ALTI, siamo rimasti piacevolmente sorpresi con un frame-rate abbastanza stabile che soffre però nei momenti veramente concitati. Con la prima configurazione invece, impostata a dettagli massimi e RayTracing, il frame rate è molto più ballerino con bruschi cali anche in momenti del gioco decisamente tranquilli; lo stesso problema si ripresenta abbassando i dettagli. 

 Nessun salto dalla sedia per lo stupore quindi, nonostante il mondo di gioco sia praticamente vuoto e le città presenti neanche cosi troppo dettagliate. Stesso discorso vale per la colonna sonora. Come invece detto in precedenza, i dialoghi tra Frey e Cuff sono l’unica cosa che si salvano.

In conclusione…

Forspoken rimane una storia abbastanza avvincente ma ci sono crepe spalancate nelle fondamenta dell’avventura che le impediscono di essere il gioco che avrebbe voluto: il mondo di gioco è, stranamente, una di queste crepe.

Sebbene di natura meravigliosa, il mondo di Forspoken spesso sembra superfluo per una storia praticamente basata sulla narrativa. È semplicemente un percorso da percorrere, mettere in pratica le proprie abilità, imbattersi in segreti e salire di livello. Non ci sono missioni veramente importanti, solo nemici da affrontare in battaglie a volte troppo lunghe.

Anche il gioco in sè sembra strutturato attorno a questa componente: le missioni della storia semplicemente fanno apparire un punto sulla mappa verso cui Frey deve viaggiare e un altro punto ancora, una volta raggiunto il suo obiettivo. A questo, si uniscono i frequenti filmati che incatenano Forspoken ad una narrazione e ad un gameplay troppo guidati e scontati. 

Concludendo, non tutti i giochi devono essere open world e Forspoken avrebbe reso molto di più se non lo fosse stato.

forspoken luminous productions square enix

PRO

MONDO AFFASCINANTE
BUONA CARATTERIZZAZIONE DI FREY
GAMEPLAY DIVERTENTE

CONTRO

OPEN WORLD PRATICAMENTE VUOTO
DETTAGLI E ANIMAZIONI NON PRECISISSIME
IA DEI PERSONAGGI NON E’ BRILLANTE
MODELLI FACCIALI INESPRESSIVI
NON BUONA OTTIMIZZAZIONE SU PC

Forspoken

Crystal Dynamics consegna un playtest misterioso ai giocatori

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crystal dynamics

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Crystal Dynamics ha consegnato un playtest di un gioco misterioso, che comincerà a maggio su PC e Mac, ad alcuni utenti che risposero ad un suo sondaggio.

Horizon: Guerrilla Games conferma rumors sul futuro della serie

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Salve a tutti, cari FollowHz!
a seguito di movimenti interni da Guerrilla Games a Playstation Studios, sono stati confermati rumors riguardo ad un sequel di Horizon Forbidden West e un gioco online.

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Ryu’s Office ha annunciato che il 20 e il 21 maggio si svolgerà l’Indie Live Expo 2023, lo show che mostra solo titoli indie e, quindi, le produzioni più originali che probabilmente sapranno stupirci. Di seguito, l’organizzazione delle giornate.

May the 4th be with you, tutte le novità relative allo Star Wars Day 2023

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May the 4th be With You, Padawan! Manca poco più di una settimana allo Star Wars Day 2023 e dopo il pienone di notizie rilasciate durante le celebrazioni londinesi, arrivano i nuovi prodotti dedicati all’evento e non solo, perché si festeggia anche il 40° compleanno dell’Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi. Noi di 4GameHz seguiremo lo Star Wars Day con una serie di live ed eventi a tema, leggi l’articolo qui sotto per maggiori informazioni.

Nintendo Indie World: gli annunci dell’evento

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il 19 aprile si è svolto il Nintendo Indie World, l’evento Nintendo dedicato ai nuovi indie che approderanno, a parte qualche eccezione, su PC e Nintendo Switch. Di seguito, tutti gli annunci dell’evento.

Sifu disponibile anche in edizione fisica per le console Xbox

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sifu

Sifu, Il Beat ‘em Up prodotto da Sloclap e pubblicato da Microids, già disponibile sulle console Xbox da marzo, arriva ora anche in edizione fisica.

Ciao GameHz!

Dalla sua uscita, Sifu, ha fatto molto parlare di sé.
Il valido Beat ‘em Up è approdato su console Sony a febbraio 2022, su Nintendo Switch a novembre 2022 mentre la famiglia Microsoft  e la piattaforma Steam hanno dovuto attendere sino al 28 marzo 2023 per vedere questo validissimo titolo aggiungersi alla propria line-up.

Per tutti coloro che, invece, preferiscono mettere le mani sull’edizione fisica siamo felici di annunciare che è già disponibile.

Ecco a voi il trailer di lancio, prima di fornirvi ulteriori dettagli a riguardo.

L’annuncio

Come anticipato dal titolo, Sifu è disponibile dal 20 aprile 2023 in edizione fisica per Xbox Series X|S e Xbox One ma quali altre novità ci attendono con questa nuova pubblicazione?

Per tutti coloro che hanno ormai esplorato ogni anfratto del titolo e sono in grado di sconfiggere ogni avversario ad occhi bendati ma anche per chi non ha ancora avuto modo di provare Sifu ecco disponibile una nuova aggiunta che garantirà ore di combattimenti per intrattenere ogni tipo di utente:

La Modalità Arena.

Questa espansione include numerosi contenuti che garantiranno fino a 10 ore di gioco aggiuntive, includendo 5 modalità differenti di gioco con 9 nuove ambientazioni e 45 sfide per spingere al limite le abilità acquisite dal vostro personaggio, oltre a numerose nuove mosse di combattimento, nuovi achievement e trofei ed ulteriori capi di abbigliamento.

In modalità Sopravvivenza sarete chiamati ad affrontare ondate di nemici in rapida successione, in Esibizione dovrete cercare di portare a termine la combo perfetta mentre con Time Attack il vostro più ostico avversario sarà il tempo, contro al quale dovrete combattere attraverso un percorso che brulica di avversari.
Ma non è tutto:
In modalità Cattura dovrete conquistare e presidiare una zona specifica del campo di scontro, impedendo che venga controllata dagli avversari e, infine, nella Caccia all’uomo dovrete individuare ed abbattere un nemico specifico, spesso difeso da un nutrito gruppo di gregari.

Un ricco elenco di aggiunte, quindi, per questo titolo che è stato da subito accolto con entusiasmo.

sifu
La nuova espansione Arena promette un alto livello di sfida e numerosi nuovi contenuti.

Everybody was kung fu fighting

Come cantava Carl Douglas nel lontano 1974, la disciplina del Kung Fu e tutta la cultura ad essa associata hanno sempre suscitato enorme fascino nelle masse, costellando ogni medium di materiale audio e video che, in molti casi, ha contribuito a costruire la storia di cinema e letteratura contemporanei.

Non può di certo mancare, quindi, anche in ambito videoludico una nutrita porzione di produzioni ispirate all’affascinante arte marziale e proprio Sifu rappresenta un eccellente esempio di questa corrente culturale.

sifu
“The Way of the Dragon” e “L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente” con Bruce Lee sono due pilastri della cinematografia moderna di arti marziali.

Ispirandoci ai grandi classici del cinema di combattimento, in Sifu prenderemo il controllo di un giovane lottatore (alla creazione del personaggio, potremo scegliere tra uomo e donna) alle prese con un arduo viaggio di crescita e vendetta nel quale si imbarcherà dopo aver assistito al brutale omicidio del padre.

Si parla di crescita non a sproposito poiché, in seguito ad otto anni di duro allenamento, il nostro alter ego sarà pronto ad affrontare le sfide che lo ostacoleranno ma, ad ogni sconfitta, vedrà la sua età aumentare, migliorando le sue abilità ma vedendo diminuire progressivamente la sua salute, fino a raggiungere l’inevitabile fine del suo cammino.

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Dopo molte sconfitte, il nostro alter-ego avrà accumulato saggezza e letalità ma a discapito di età e salute fisica.

Il titolo si presenta come il più classico dei Beat ‘em Up, ma con un miglioramento notevole di tutte quelle caratteristiche tipiche del genere.
Gli ambienti di gioco saranno ricchi di elementi con cui sarà possibile interagire per rendere i combattimenti incredibilmente strategici ed il nostro personaggio potrà apprendere di volta in volta sempre più abilità e tecniche per concatenare i colpi in combinazioni sempre differenti, adatte al terreno di scontro ed efficaci con le diverse tipologie di avversari.

Un gioco molto tecnico ma che non si configura come uno scoglio per i neofiti dati i tipici elementi Rogue-lite che permettono di mantenere alcuni potenziamenti, anche in seguito alla morte definitiva del personaggio.

Trial and Error sarà quindi la nostra filosofia che ci condurrà, come profeticamente ci suggerisce il titolo, da Apprendista a Maestro.

Un vero Sifu.

 

Cosa ne pensate di questa nuova espansione?

Acquisterete Sifu in edizione fisica o avete già la versione digitale?

Ditecelo nei commenti!