Salve GameHz,
confermando i rapporti precedenti, la Commissione Europea, organo di governo dell’Unione Europea, ha dichiarato il 15 maggio di aver approvato l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Annunciando la decisione delle sue autorità di regolamentazione antitrust, la Commissione ha osservato che gli impegni offerti da Microsoft a sostegno dell’accordo rappresentano “un miglioramento significativo per il cloud gaming rispetto alla situazione attuale“. Di seguito, tutti i dettagli della vicenda.
Accordo Microsoft e Activision Blizzard, la situazione attuale
Come sappiamo, il percorso dell’acquisizione da parte di Microsoft passa attraverso le varie autorità anti-trust di tutto il mondo affinché queste approvino l’acquisizione da 68,7 miliardi di dollari di Activision Blizzard, non parliamo di spiccioli dunque.
Tra le preoccupazioni per il suo effetto sulla concorrenza nel settore, in particolare nel nascente mercato del cloud gaming e di fronte alle ardenti pressioni contro l’accordo da parte del concorrente Sony, l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha deciso di bloccare l’acquisizione, una decisione, nei confronti della quale, Microsoft e Activision hanno dichiarato di fare appello. Inoltre, la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha anche affermato che tenterà di bloccare legalmente l’accordo, anche se a differenza della CMA potrebbe non essere in grado di impedire a Microsoft e Activision di completare la transazione. L’Unione Europea, nel frattempo, sembra aver ammorbidito la sua posizione, come sopra anticipato appunto.
L’UE approva l’accordo: migliorerà il cloud gaming
Abbiamo dunque detto che la Commissione europea ha approvato l’acquisizione: “un miglioramento significativo per il cloud gaming rispetto alla situazione attuale…”. Questa decisione da parte dell’UE va decisamente contro quella del Regno Unito, in quanto quest’ultima aveva basato la sua decisione sui possibili danni che il cloud gaming di Microsoft apporterebbe a questo mercato. In sostanza, c’è il rischio che Microsoft arrivi ad occupare una posizione troppo dominante. Dal canto suo. L’UE ha affermato che gli accordi presi da Microsoft per rendere disponibili i giochi di Activision Blizzard su altri fornitori di servizi di cloud gaming hanno eliminato pienamente queste preoccupazioni. Trattasi dunque, di una grande vittoria per l’azienda americana.
Microsoft dunque, si impegna per i prossimi 10 anni a:
– offrire una licenza gratuita nello Spazio Economico Europeo per trasmettere su qualsiasi piattaforma streaming “tutti i giochi Activision Blizzard per PC e console attuali e futuri per i quali dispongono di una licenza“
– offrire una licenza gratuita ai fornitori di servizi di streaming di giochi su cloud per “permettere ai giocatori SEE di riprodurre in streaming qualsiasi gioco per PC e console di Activision“
Il blocco dell’acquisizione da parta della CMA e il giorno più buio
Il presidente dell’azienda americana Brad Smith ha espresso la sua profonda delusione per il blocco dell’acquisizione di Activision da parte del regolatore britannico CMA. In un’intervista con la BBC, Smith ha affermato che la fiducia di M. nel mettere in atto affari nel Regno Unito è stata “gravemente scossa” e ha suggerito che avrebbe cercato di fare più affari nell’Unione europea (ma guarda un pò).
La decisione è “negativa per la Gran Bretagna” e rappresenta “il giorno più buio dei nostri quattro decenni in Gran Bretagna“, ha detto Smith. “Le persone sono scioccate, le persone sono deluse e la fiducia delle persone nell’ avanzamento tecnologico nel Regno Unito è stata gravemente scossa. C’è un messaggio chiaro qui: l’Unione Europea è un luogo più attraente per avviare un’impresa rispetto al Regno Unito“.
Anche il Sud Africa ha approvato l’acquisizione
Mentre tutta l’attenzione dell’acquisizione era rivolta in altri posti del mondo, il 17 aprile scorso, la Commissione per la concorrenza del Sudafrica è diventata l’ultimo ente regolatore internazionale ad approvare l’accordo. Ha affermato di aver “rilevato che è improbabile che la transazione proposta si traduca in una sostanziale prevenzione o diminuzione della concorrenza in qualsiasi mercato rilevante“. Come al solito, la principale preoccupazione della Commissione era stata la possibilità che Call of Duty fosse reso esclusivo per Xbox, ma era soddisfatta dagli accordi che M. aveva fatto per mantenere la serie disponibile su altre piattaforme – e in ogni caso, ha ritenuto che Microsoft non avrebbe “la capacità e l’incentivo di precludere i distributori di giochi concorrenti, in particolare Sony e Nintendo“.