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Microsoft ha esordito nella battaglia legale contro la FTC ammettendo la sconfitta di Xbox nella console war contro Playstation e Nintendo. Inoltre, ha dichiarato che la nextgen potrebbe iniziare nel 2028.
Microsoft: Xbox ha perso la console war e la next gen?
Al primo giorno della battaglia legale contro la FTC per l’acquisizione Activision Blizzard, Microsoft ha dichiarato di aver perso la console war contro le due rivali Playstation e Nintendo fin dalla prima Xbox e che le concorrenti domineranno anche nel futuro (strano modo di esordire in una battaglia legale, secondo me). Di conseguenza, ora Microsoft sta scommettendo su una diversa strategia basata sui profitti generati attraverso la vendita di giochi e accessori, piuttosto che console. Personalmente, la trovo una dichiarazione strana da parte di Microsoft, poiché non si può perdere una guerra che non ha mai combattuto: Microsoft si è sempre vantata di non vendere console ma servizi.
Microsoft ha, inoltre, previsto che il periodo di inizio della nuova generazione di console inizierà dal 2028 e, da quell’anno, quindi, vedremo nei negozi la PS6 e la prossima Xbox (dando per scontato il nome della nuova Playstation ma non della nuova Xbox). L’inizio della nextgen coinciderà con la fine dell’accordo con Sony che prevede l’uscita dei giochi della serie di Call of Duty sulle sue console (PS4-PS5) al pari di Xbox per i prossimi 10 anni secondo Microsoft.
Microsoft e i giochi di Zenimax
Dai documenti della causa è emerso, quasi in risposta a chi volesse Starfield su PS5, che Microsoft pubblicherà su PS4, PS5 e Nintendo Switch molti giochi di ZeniMax (multinazionale che comprende Bethesda, id Software, MachinneGames, Tango Gameworks, Arkane Studios e RoundHouse) ma Redfall e Starfield devono essere esclusive Xbox in quanto si ritiene necessario offrire alcuni contenuti esclusivi, scelta che non sarà garantita per le future produzioni.
Inoltre, Phil Spancer aveva dichiarato che dopo l’acquisizione di ZeniMax (e filiali), solo alcuni dei nuovi giochi prodotti da questi studi sarebbero arrivati anche su piattaforme all’infuori dell’ecosistema Xbox come poi è successo sia con Ghostwire Tokyo e Deadloop disponibili anche su PS5, onorando in questo modo gli accordi tra Sony e Bethesda fatti prima dell’acquisizione e, allo stesso modo, anche The Elder Scrolls Online continua ad essere supportato su PS4 e PS5.
Come dico sempre, però, queste faccende burocratiche interessano più ai dirigenti e ai lavoratori di queste aziende, in fin dei conti, a noi giocatori interessano i giochi.
Ma voi, cosa ne pensate della faccenda? Ditecelo qua sotto!