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Red Barrels ha rilasciato The Outlast Trials, il survival horror pve ambientato nell’universo di Outlast, in accesso anticipato in esclusiva su PC e le recensioni sono già estremamente positive!
The Outlast Trials: di cosa si tratta
The Outlast Trials è un survival horror in prima persona ambientato durante la Guerra Fredda in cui ogni giocatore controllerà dei pazienti volontari che si sottopongono agli oscuri e spietati test della Murkoff Corporation in grado di mettere alla prova la loro moralità e la loro sanità mentale.
Lo scopo del gioco è completare la terapia di Murkoff per poter essere rilasciati nuovamente nella società completando le Prove e le Sfide MK: le prime sono terapie coinvolgenti basate su una storia che richiedono un certo tempo per essere completate, mentre le ultime sono terapie più brevi che si verificano in sezioni modificate o ridisegnate di una mappa esistente. Non vuole essere un sequel, bensì, una sorta di spinoff ambientato nello stesso universo dei capitoli precedenti e con un’inedita modalità a squadre formate da 2, 3 o 4 giocatori. Gli sviluppatori hanno sottolineato che la collaborazione dei giocatori non è obbligatoria, ma è consigliata per riuscire a vincere ogni partita.
The Outlast Trials: lode al gameplay
Il gameplay è rimasto coerente ai capitoli precedenti, quindi, sempre un’esperienza horror passiva in cui potremo solo correre, nasconderci e muoverci in stealth per sopravvivere ma, in più, Murkoff ci fornirà strumenti per aumentare le nostre capacità di furtività, creare opportunità per fuggire, rallentare i nemici e ottenere quanti più documenti possibili della società che ha commissionato gli esperimenti in modo da smascherare le loro pratiche immorali sui pazienti. Inoltre, il nostro paziente e la nostra cella saranno personalizzabili ad ogni partita con strumenti e vantaggi per il nostro stile di gioco. Infine, la struttura sarà popolata da personaggi che ci aiuteranno a superare ogni prova vivi.
La critica ha accolto con positività questo pve da parte del team indie Red Barrels, consci delle varie difficoltà che si incorre nello sviluppare un multiplayer e, soprattutto, per aver sviluppato una IA ottima. A questo punto dello sviluppo, come sanno anche gli sviluppatori stessi, manca una grossa varietà di contenuti e ci sono, com’è giusto che sia, dei bug ancora da fixare, ma la buona notizia è che questo multiplayer trasmette molto bene la paura allo stesso livello dei capitoli precedenti.
Di seguito, il trailer:
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