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per allinearsi al resto dell’UE, durante la settima edizione degli Stati Generali della Scuola Digitale, l’associazione IIDEA ha presentato Games in Schools, due documenti che aiuteranno i docenti italiani a utilizzare i videogiochi nelle scuole a fini educativi, insegnando l’internazionale esperienza di Game-based Learning.
Games in Schools: il progetto didattico di IIDEA
IIDEA ha presentato Games Schools durante la settima edizione degli Stati Generali della Scuola Digitale, un progetto che si articola in due documenti liberamente scaricabili da questo sito con l’intento di fornire linee guida agli insegnanti per rendere più coinvolgenti le loro lezioni con risultati di apprendimento massimizzati e di imparare coi videogiochi in classe.
Sembra fantascienza ma IIDEA sta veramente cambiando la cultura del paese dimostrando come i videogiochi possano essere utilizzati nelle scuole come strumento di supporto didattico attraverso il quale integrare e arricchire l’esperienza di apprendimento. Al contrario di chi persino vorrebbe proibire i cellulari nelle scuole, utilizzare i videogiochi in classe permette di catturare più efficacemente l’attenzione degli studenti, favorire il lavoro di squadra e stimolare il pensiero laterale e strategico.
Questo progetto dimostrerà quindi che sarà possibile riuscire a coinvolgere meglio gli studenti (anche in caso di disabilità) sbloccandone le loro potenzialità e avvicinandoli tre volte più facilmente alle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Il programma, quindi, formerà i docenti di scuole primarie e secondarie di tutta Europa nell’utilizzo dei videogiochi come ambienti di apprendimento digitale per i propri studenti.
“Il nostro auspicio è che grazie alla diffusione di questi materiali, ci sia la possibilità di promuovere una pratica più sistematica che permetta alla scuola italiana di allinearsi rispetto all’esperienza internazionale sul fronte dell’utilizzo del videogioco quale strumento di supporto all’apprendimento”
ha dichiarato Thalita Malagò, direttrice generale di IIDEA.
E voi, come vedete il futuro dei videogiochi in Italia? Ditecelo qua sotto!