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IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) ha annunciato i finalisti dei VideoGame Student Awards 2022, il premio nato per valorizzare il lavoro di sperimentazione e creazione di videogiochi da parte di studenti e studentesse, riuniti in team informali o organizzati sotto forma di impresa che testimonia l’aumento degli sviluppatori italiani e la solidificazione del settore anche nel nostro Paese, finalmente.
VideoGame Student Conference 2022: un evento di orientamento nel settore
Il 7 e l’8 ottobre si terrà il Press Start- VideoGame Student Conference, il nuovo evento organizzato da IIDEA dedicato agli studenti che vogliono trovare uno sbocco professionale nel settore dei videogiochi presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. L’evento sarà suddiviso in tre diverse attività: talk, matchmaking e VideoGame Student Awards.
Le conferenze, tenute da professionisti dell’industria italiana, analizzeranno le diverse aree produttive: programmazione, produzione, game design, narrative design, art direction, QA e testing, musica ed effetti sonori e marketing e comunicazione. I partecipanti potranno fissare incontri focalizzati sull’orientamento e al recruiting di nuove risorse con alcune tra le più importanti realtà del settore che operano in Italia.
VideoGame Student Awards 2022: una competizione tra studenti
Durante la conferenza, è stata organizzata la VideoGame Student Awards 2022 per valorizzare la creatività degli studenti, in cui ogni gruppo di studenti (di età non superiore ai 35 anni) presenteranno dei prototipi (solo per PC, Mac, Android e iOS) che una giuria premierà con tre premi diversi ma tutti con un montepremi di 2000 euro:
- Fresco Award: assegnato a un prototipo di videogioco in grado di spiccare e distinguersi nel panorama consumer per game design, meccaniche, stile artistico (estetica/audio) o soluzioni tecniche innovative.
- Luna Award: assegnato a un prototipo di videogioco che propone delle basi solide per un potenziale successo commerciale, legate al polishing, allo stato della build, alle tempistiche, di sviluppo o al genere di appartenenza.
- Strano Award: assegnato a un prototipo di videogioco che cerca di rompere le convenzioni, esplorare soluzioni nuove e coraggiose, spingere il limite del medium.
Lo sviluppo di videogiochi in Italia è in crescita
Gli ultimi dati mostrano la crescita del mercato italiano dei videogiochi della fiducia degli sviluppatori italiani grazie anche agli strumenti di supporto messi in campo dallo stato. Un ottimo contributo è dato dal programma Indie Forge di Red Bull che supporta gli sviluppatori italiani, proponendo di selezionare progetti meritevoli per boostarli e fare in modo che possano esprimere tutto il loro potenziale.
Incredibilmente, si segnalano più di 160 studi di sviluppo in Italia che offrono lavoro a 1600 persone, con un giro d’affari pari a 2,179 miliardi. Tali studi hanno un approccio innovativo per distinguersi sia nella reinterpretazione di franchise esistenti sia nella creazione di nuovi e sono tra le poche industry del Paese ad avvantaggiare i giovani, con il 79% degli addetti di età inferiore ai 36 anni. A fronte di questi dati, quindi, il settore avrebbe dovuto essere un tassello fondamentale per la ripresa economica degli ultimi anni.
Inoltre, secondo le previsioni del Censis, investendo nel gaming 45 milioni di euro in cinque anni, il fatturato delle imprese italiane del settore salirebbe a 357 milioni di euro nel 2026, creando 1000 posti di lavoro, e genererebbe 360 milioni di euro in investimenti privati e 81 milioni di euro in gettito fiscale. Tuttavia, il settore rimane ancora un tuffo nel vuoto senza garanzie poiché si stima che circa il 93% dei developer ricorre almeno in un primo momento ai propri risparmi per autofinanziarsi.
Per fortuna, però, rispetto al 2018, il 18% dei nuovi sviluppatori riescono ad affidarsi ai finanziamenti pubblici per i loro primi progetti, come ad esempio il Tax Credit Videogiochi, la misura che riconosce un credito d’imposta pari al 25% dei costi eleggibili di produzione di un videogioco, fino all’ammontare massimo annuo di 1 milione di euro per impresa o per gruppo di imprese, addirittura con un raddoppio della copertura finanziaria attualmente pari a 11 milioni di euro.
Inoltre, possiamo notare una falsa percezione degli italiani per i Paesi in cui si lavora in questo settore: per il 73% i Paesi più allettanti sono UK, per il 72% sono gli USA, per il 48% la Germania, mentre meno della metà invece ritiene che l’Italia sia interessante per questo tipo di investimenti. Ma grazie a queste attività di sostegno al settore, il clima tra gli sviluppatori italiani è di puro ottimismo: ben il 75% si dichiara ottimista sul futuro dell’industry, in controtendenza rispetto ad altri settori tecnologici e non.
E voi, invece, siete fiduciosi per il futuro delle aziende indie in Italia? Ditecelo qua sotto!