La clamorosa operazione, avvenuta poche ore fa, avrร sicuramente un notevole impatto su tutta lโindustria videoludica. Ma in positivo o in negativo? Vediamolo assieme.

Non รจ un segreto che il CEO del marchio XBox (soprannominato amichevolmente SPENDER dal sottoscritto, vista lunga lista della spesa) sia da anni impegnato in una fruttuosa operazione di acquisizione degli Studios piรน promettenti sul mercato, per inserirli allโinterno alla divisione Gaming di Microsoft (Rare, Bethesda, Obsidian Entertainment, eccโฆ).
Come ulteriore tacca alla sua cintura ha aggiunto poche ore fa il prestigioso colosso Activision Blizzard (AB), alla modica cifra di 68,7 mld di $.
Momento quanto mai propizio per effettuare questa manovra dato che, indipendentemente dallโattuale periodo di saldi, il titolo di AB aveva appena testimoniato uno scossone in borsa proprio in seguito allโoscuro momento che sta vivendo da un anno a questa parte, a causa dei vari scandali trapelati in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti e alle terribili accuse di sessismo e violenze sessuali indirizzate verso numerosi dirigenti.
La manovra sembra difatti aver giร dato i primi frutti poichรฉ il titolo in borsa di AB ha visto unโimpennata del 36%, successivamente a questa acquisizione.

Microsoft acquisisce Activision Blizzard: La situazione del mercato
Si potrebbe immaginare un curioso parallelismo tra lโiperbolica ascesa commerciale del settore Gaming di XBox degli ultimi anni e lโinarrestabile espansione dellโImpero Galattico perpetrata da Palpatine.
Dโaltronde quello che si sta delineando agli occhi di noi semplici Gamer e testimoni, รจ lโavvicinarsi sempre piรน ad una potenziale situazione di monopolio.
La democrazia videoludica terminerร sotto scroscianti applausi? (semi cit.)ย Forse รจ ancora presto per affermarlo con certezza ma รจ innegabile che il peso del colosso di Redmond nellโofferta del mercato globale, stia delineando una situazione nella quale il concetto di console-war (che non smetterรฒ mai di definire obsoleto) assume piรน una prospettiva di scelta tra Microsoft e tutto il resto.

Ma รจ necessariamente qualcosa di negativo?
Torniamo un attimo alla genesi di XBox e al suo periodo piรน buio (potete leggere QUI un mio articolo a riguardo).
Negli ultimi 20 anni, partendo dalle clamorose e imbarazzanti dichiarazioni di Don Mattrick, abbiamo visto il settore Gaming di Microsoft risorgere delle sue ceneri piรน volte, lโultima delle quali ad opera proprio del nostro Phil Spencer e delinearsi uno spazio concorrenziale di tutto rispetto per far fronte allโinarrestabile e apparentemente invincibile marchio PlayStation.
Conscio del fatto che non รจ tuttโora possibile sconfiggere Sony sulle vendite, Spencer ha preferito focalizzare lโobiettivo di XBox sullโofferta di titoli e servizi, un potente attrattivo per suscitare lโinteresse del cliente.
La soluzione non รจ mai stata “Xbox al posto di PlayStation”, ed รจ questo che prima dellโEra Spencer non era mai stato capito, ma servizi e titoli Microsoft in aggiunta a quelli Sony.
Lโobiettivo era, e sarร anche per il futuro, quello di incorporare sotto alla famiglia XBox quanti piรน Studios possibili per garantire agli utenti lโofferta il piรน varia sul mercato e con innumerevoli giochi (dallโIndie al tripla A) disponibili immediatamente al day one.
Si tratta di monopolio, quindi?
Al momento, che tu sia utente Sony o Microsoft (o entrambi), le scelte possibili ricadono o su PS Plus e PS Now o sul Game Pass di Microsoft e la lunga operazione di acquisizione ad opera di questโultima garantisce oggettivamente unโofferta (per qualitร e quantitร ) che al momento non ha rivali.
Si potrร quindi parlare di โmonopolioโ fino a quando anche Sony non si adeguerร , sviluppando un servizio simile per mole e contenuti.
E non รจ necessariamente un male se lo consideriamo come uno stimolo per la concorrenza a fare di meglio. In un mercato nel quale i colossi si sfidano a fornire il servizio migliore possibile, lโutente non puรฒ che ritenersi coccolato e soddisfatto.

Activision Blizzard, a che punto siamo?
Anche lโutente meno interessato a tutte le situazioni di gossip in ambito videoludico non avrร sicuramente ignorato una delle numerose notizie a proposito dei diversi scandali (fonte: The Verge) che da un anno a questa parte macchiano il buon nome de colosso di Irvine in California.
Non รจ mia intenzione snocciolare in questa sede tutti gli avvenimenti nello specifico; vi basti sapere che, come ho anticipato qualche riga fa, in AB i dirigenti non stanno vivendo un buon momento in seguito alle numerose accuse di un ambiente di lavoro che definire malsano รจ riduttivo.
Lo stesso CEO Bobby Kotick, come segno di empatia verso le numerose proteste, ha operato un clamoroso e significativo taglio del suo incredibile stipendio, passando da 154.6 milioni a โsoliโ 62.500 $.
Una recente trasmissione sullโamericana CNBC ha riportato unโintervista proprio tra Kotick e Spencer in merito a questa acquisizione. (Potete seguire la notizia QUI. Fonte: Wowhead).
Il susseguirsi di questi eventi unitamente alle difficoltร produttive scatenate dalla pandemia, avevano rallentato o addirittura bloccato lo sviluppo di giochi molto attesi del calibro di Diablo IV e Overwatch 2.
La stessa dipartita, avvenuta negli anni precedenti, di leggende del settore e soci fondatori come Chris Metzen e Greg Street โGhostcrawlerโ, ha macchiato in modo inevitabile la qualitร produttiva nientemeno che del “gioiello della corona” World of Warcraft, i cui utenti giร da diverso tempo lamentano una scarsa attenzione alle richieste della community, un ristagno delle idee e una qualitร di contenuti e narrazione (aspetti per i quali WoW รจ sempre stato famoso) al limite del mediocre.
Se ci aggiungiamo un lancio di CoD: Warzone Pacific e Vanguard sommersi da recensioni negative, il parco titoli di Activision Blizzard, seppur costellato da nomi altisonanti, ultimamente non gode davvero di buona reputazione.

La situazione non รจ affatto rosea ma Microsoft ha tutte le carte in regola (e lโesperienza) per aprire i boccaporti, far uscire lโacqua che ristagna e riportare la nave (transatlantico, visti i nomi) sulla giusta rotta.
O meglio, su una nuova rotta, dato che molte cose in AB vanno necessariamente cambiate per infondere nuovamente fiducia e rispetto nei consumatori.
Entrambe caratteristiche di cui Blizzard (se non Activision) aveva sempre rappresentato una garanzia.
Una Mission fondamentale per XBox e per il CEO Phil Spencer รจ sempre stata quella di fornire agli Studios acquisiti gli strumenti necessari per creare giochi di alto valore artistico e produttivo (viste le potenzialitร economiche di Microsoft), lasciando perรฒ le Software House ancorate alle loro radici e libere di esprimere il proprio talento.
Sarร cosรฌ anche per Activision Blizzard, che di certo non gode di limitate possibilitร commerciali e dato che proprio questโultima ha subito negli ultimi anni una notevole emorragia di menti creative o si vedrร necessaria da parte di Microsoft unโoperazione di restyling massiccia ed invasiva?
Inutile dire che lo scopriremo solo in futuro.
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E voi, cosa ne pensate di questo avvicendamento?
Siete felici che unโaltra compagnia sia entrata sotto lโala protettrice di Microsoft o temete che questo conduca ad un monopolio, con la possibilitร di danneggiare lโindustria in futuro?
Diteci la vostra nei commenti!
Complimenti! Ottimo articolo molto approfondito e dettagliato.
Grazie mille Luca!!
Ti invito, se vuoi, a scorrere i contenuti del nostro sito e dare un’occhiata anche al lavoro dei miei colleghi.
Sono molto bravi e sono certo troverai articoli davvero interessanti! ๐
Riguardo alla situazione AB/Microsoft, invece, cosa ne pensi?
Trovo davvero che sia un evento epocale per tutta l’industria del settore, penso inoltre che questo possa giovare a tutti gli appassionati dei giochi activison blizzard, l’acquisto da parte di Microsoft (spero) darร nuova linfa ad una casa che purtroppo si era arenata tra scandali e mancanza di idee innovative. Mi chiedo solo se anche antitrust sia felice di questa cosa ; )
Mi trovi assolutamente d’accordo!
Per quanto riguarda l’antitrust, penso che la loro valutazione avvenga in una fase precedente a quella in cui la transazione si trova ora.
L’acquisizione verrร formalizzata nel giugno del 2023, ma in ogni caso penso che la questione sia giร praticamente risolta.