Salve GameHz,
potremmo tranquillamente cominciare questo articolo, pronunciando (o meglio scrivendo) l’ennesima frase: “ecco, Marco D’Amore attacca i videogiochi. Un altro ignorante!” e farlo rientrare in quella categoria di persone che con superficialitร , pensa che i videogiochi siano il male assoluto.
Invece, prima di lanciarci in proclami e slogan fuori luogo, vogliamo spiegare in maniera quanto piรน completa possibile, la vicenda e solo dopo esprimere le nostre opinioni quanto piรน costruttive possibile.
Il “Marco D’Amore Gate”
L’attore Marco D’Amore, famoso per aver interpretato Ciro di Marzio nella serie tv Gomorra, in un intervista resa al QuotidianoNazionale, ha parlato della sua esperienza all’interno della serie televisiva e quando gli รจ stato chiesto di esprimere un parere nei confronti di chi crede che Gomorra crei suggestione tale da portare all’imitazione, D’Amore ha risposto con queste parole:
Mi sembra davvero immorale accusare Gomorra di provocare emulazione quando basterebbe conoscere i videogiochi con i quali passano il tempo i ragazzi: videogiochi che raccontano solo di futuri distopici in cui devono ammazzare, sventrare e violentare, e si esaltano di questo. Altro รจ parlare di fascinazione narrativa. Io sono cresciuto idolatrando i miti della letteratura efferata ma non รจ che sono diventato un omicida, perchรฉ alle spalle avevo un certo contesto familiare e sociale.
E cosi, si รจ scatenato il caos.
Le reazioniย
La dichiarazione ha sollevato numerose polemiche, specialmente sui social, dove l’estratto รจ stato pubblicato dal curatore editoriale di Dylan Dog Roberto Recchioni, che ha risposto all’attore con un post su Facebook (potete trovarlo qui) all’interno del quale ha inserito anche la data di nascita dell’attore, per rimarcare l’arcaicitร di queste dichiarazioni.
Successivamente perรฒ, l’attore, tramite la sua pagina Facebook, ha deciso di rispondere alla critiche ricevute ed in particolar modo al post di Recchioni. Di seguito, l’estratto relativo alle accuse ricevute, (il post completo lo potete leggere qui)
ร bello svegliarsi il giorno dopo la prima mondiale di #Gomorra5 e trovarsi sotto attacco. Perchรฉ? Semplice. Perchรฉ non esiste piรน capacitร e voglia di approfondire, di conoscere di indagare. Uno stralcio di intervista estrapolato da un discorso ampio sul tema emulazione diviene la mia personale dichiarazione di odio nei confronti dei videogiochiโฆ rei di essere il male dei CCIOVANI! Ovviamente ho detto esattamente il contrarioโฆ ma si sa al giorno dโoggi un titolo e due righe sono sufficienti per far calare lโinesorabile mannaia del giudizio! Io ho asserito (come faccio da anni!) che ogni tipo di esperienza narrativa contribuisce solo ad esorcizzare certi atti efferati e a prenderne le distanze! E per narrazione intendo quella televisiva, cinematografica oltre che quella scritta ed ovviamente quella virtuale! Tra lโaltro lโesperienza virtuale comprende anche lโatto del gioco che รจ il primo strumento che abbiamo sin da bambini per codificare la realtร . Tal Roberto Recchioni senza saper nulla di me e non essendo presente allโatto dellโ intervista, pubblica lo stralcio in questione e scatena la bagarre, lasciandomi investire dalla solita montagna di merda che in casi come questo scivola sulla testa dellโaccusato (nel mio caso testa tra lโaltro pelata!) La cosa piรน amara รจ che conclude il suo mirabile intervento, mettendo in calce la mia data di nascita, come a sottolineare la mia decadenza, la mia vecchiezza. Voglio dire a chi usa lo strumento della comunicazione per dire senza sapere, per giudicare senza approfondire e per accusare senza studiare che io sono grato alla mia etร che mi ha insegnato esattamente il contrario.
Gli effetti dei videogiochi sulla gente
Abbiamo provato a leggere e rileggere le parole dell’intervista di D’Amore numerose volte, cercando di trovare il senso spiegatoci in seguito nel suo post. Ebbene, non sembrano essere parole dette propriamente in favore dei videogiochi, sembrano piuttosto voler dire: “Dicono che Gomorra รจ violenta? E allora anche i videogiochi lo sono e forse anche di piรน“. Perรฒ, a differenza di quanto fatto da altri luoghi di informazione, noi non vogliamo far calare la mannaia del giudizio (per usare le parole dell’attore) su D’Amore anzi. L’attore infatti, ha avuto modo di spiegarsi e di rendere chiari i concetti che voleva intendere, nonostante il tutto fosse inglobato nella risposta data a Recchioni.ย
E’ giusto muoversi quando vengono dette falsitร o cose inesatte su un determinato argomento, l’importante รจ farlo in maniera intelligente. E’ fondamentale dunque, dare alla persona la possibilitร di spiegarsi e non chiudere immediatamente occhi e orecchie, ostacolando qualsiasi forma di dialogo.ย
Voi cosa ne pensate delle parole di D’Amore?