Bentornati cari FollowHz,
state pronti per esplorare l’ignoto!
Tencent e The Pokémon Company si lanciano nel mondo dei MOBA, con un Pokémon Unite che però trascende il genere di appartenenza.
Il format dei Pokémon Presents è stato concretizzato negli anni passati con la presentazione di numerosi Big Projects. Esempi sono stati New Pokémon Snap, che ha visto Bandai impiegata nella creazione della migliore esperienza fotografica di sempre, Pokémon Café Mix, che ha ottenuto una ottima cerchia di appasionati e sopratutto il tanto discusso Pokémon Unite. Un MOBA che vede la collaborazione di Tencent con The Pokémon Company, riuscendo in questo senso a donare un nuovo competitor ad un genere dominato da League of Legends.
L’esperienza che fin’ora Riot Games ha offerto con la sua Lega delle Leggende è stata sicuramente geniale ed unica non solo per la competitività che nasce proprio tra gli appassionati del gioco, ma anche per l’incredibile ambientazione e mole di lore, storie e razze che possiamo osservare navigando nel passato dei vari Champion a nostra disposizione. Un lavoro lungo e complesso, difficile da scardinare e controbattere. In verità a Pokémon Unite basta poco per superare questo lato della produzione, imbastendo un universo che giustifichi e approfondisca numerose questioni del mondo dei mostriciattoli tascabili.
Il vero punto forte di Pokémon Unite è però il suo dinamico quanto ragionato gameplay. Innovare il mondo MOBA ed evitare di ricadere nella trappola dell’arcade o for fun era davvero complesso, schivando gli insuccessi peggiori come, ad esempio, Heroes of the Storm o DOTA, che hanno ibridato il genere con altre esperienze senza creare nulla di nuovo. Ed è proprio qui che la produzione Nintendo ottiene larghi consensi. D’altronde avevamo avuto buone sensazioni già dalla diretta per l’anniversario del brand, di cui qui trovate il resoconto.
Pokémon Unite: Rinnovare è meglio che perdere.
Le novità proposte in Pokémon Unite non si limitano a mettere sul tavolino un gameplay divertente ed unico nel panorama MOBA, ma anche a mantenere l’anima competitiva di queste produzioni, seppur ci sia bisogno di una maggiore attenzione al bilanciamento. Le partite sono caratterizzate da due squadre intente a superare numericamente i punti ottenuti, rappresentati dal numero di Pokéball guadagnate sconfiggendo i Pokémon in mappa. Infatti dopo aver eliminato una creatura, otterrete il suo numero di Pokéball, da lanciare poi nella varie stazioni dedicate per aumentare lo score della propria squadra.
Eliminando i propri avversari si potrà rubare parte delle loro Pokéball trasportate, e un eccessivo uso delle stazioni per segnare punti le farà sparire, evitando che i vari avversari vi ci si possano riparare per venire così guariti. Inevitabile pensare dunque a delle tattiche per agire in breve tempo e annichilire la squadra opposta. Si può andare subito a cancellare le varie stazioni, puntare completamente sul PVP o fare piazza pulita dei Pokémon utilizzabili dagli avversari per accumulare punti. L’interpretazione del meta sta già dunque facendo faville, per una prima stagione con i fiocchi!
L’interazione fra i giocatori pecca però di alcuni classici problemi della Nintendo Switch. Vi capiterà una quantità enorme di volte che il vostro personaggio preferito venga preso da un altro giocatore, privandovi della possibilità di utilizzarlo, e costringendovi così a usare altri Pokémon in mancanza di un chiarimento o dialogo. L’assenza inoltre di chat vocali o simili è davvero terribile nelle partite competitive, che impone ai giocatori di usare programmi esterni.
Pokémon Unite: Sistema Fair Play e Potenzialità.
Una delle piaghe più diffuse del panorama MOBA e multigiocatore in generale è rappresentato da una serie di giocatori che, volontariamente o meno, rovina la partita agli altri. Si parla di AFK, cheat, modifiche volontarie e altri problemi molto diffusi. Nonostante Switch sia un baluardo che riduca in Pokémon Unite questa caratteristica, in realtà numerosi player si sono già mobilitati per facilitare le proprie partite o peggiorare l’esperienza al team.
Gli sviluppatori di Tencent hanno ovviato alla questione sfruttando un sistema di Fair Play, con un totale di 100 punti che vanno a scalare a seconda delle azioni negative compiute. Nel caso il punteggio vada a scalare e scenda sotto valori eccessivi verrà limitato l’uso delle modalità rimuovendo prima l’accesso alle Ranked e poi perfino alle normali partite.
Pokémon Unite per questo è praticamente un videogioco con due volti distinti. Infatti la natura innovativa ed originale del sistema in se si alterna ad una serie di piccoli espedienti o grandi escamotage che limitano una community a rischio. L’intera esperienza trasuda forzature su questo aspetto da tutti i pori, quasi come se ci fosse la costante paura della creazione di un gruppo di fan tossici. Purtroppo questo rende un gioco che dice la sua e che sicuramente macinerà successi solo in parte castrato sui contenuti social.