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Oggi si parla di Nioh 2 con un approfondimento completo su tutto quello che c’è da sapere sul fantastico gioco di Team Ninja a cura del nostro caro MasterNinja Ryu con la gentile di Aku a cui io presterò le mie simpatiche mani dirigenziali per scrivere questo fantastico articolo.Nioh è un Action/Adventure con componenti basic-RPG ma camuffato da Soulslike.
All’apparenza può infatti sembrare un banale soulslike ed invece ciò non corrisponde al vero, poiché in realtà è un action con un sistema di combattimento assolutamente profondo e degno del leggendario Team Ninja. Per questa recensione di NIOH2 abbiamo optato per utilizzare diversi termini adatti al contesto del Team Ninja.
Per tale motivazione vi saranno presenti terminologie e neologismi piuttosto diffusi e di uso comune nel mondo del gaming. Essenzialmente, ci sono due modi per approcciare Nioh 2, giocandolo come un Diablo-like ovvero farmando a manetta cercando di costruirsi una build per poter fare una quantità di danni spaventosa e conseguentemente shottare qualunque cosa senza alcuna fatica, oppure cercare di masterare il combat system allenandosi e con tanta pratica e impegno, fino a raggiungere livelli di skill estremamente alti.
Ambedue i metodi si prestano a diverse considerazioni in sede di prassi ludica, ad esempio il primo metodo è indice di un giocatore paziente e che non disprezza la ripetizione e l’accumulo compulsivo, se vogliamo azzardare un paragone in ultima analisi, lo potremmo definire un metodo da classico giocatore Soulslike, in questo caso, Koei Tecmo, ma non propriamente un sistema da giocatore affezionato al Team Ninja.
Il secondo metodo è invece quello più complesso da padroneggiare ed ottenere, perché si basa sulla nostra abilità di giocatore e sulla nostra skill.
Uno degli aspetti più interessanti di Nioh e di Nioh 2, è che la duologia di Koei Tecmo si offre indiscriminatamente a tutte la tipologie di giocatori, senza precludere a nessuno la propria idea di divertimento e senza per questo rendersi inaccessibile.
Nioh 2, così come Nioh, il capitolo precedente, ha un sistema duttile, quindi. Che si piega ad ogni esigenza del giocatore, senza mai uscirne snaturato garantendo sempre un’esperienza appagante e coinvolgente.
Nioh 2: la storia
Nioh 2 inizia nel 1555, quasi 50 anni prima che William, il protagonista del primo gioco, salpasse per il Giappone, nonostante questa scelta narrativa possa sembrare sulle prime leggermente meno coinvolgente, Nioh 2 resta ancora saldamente un’avventura di carattere semi-storico, ricca di storie popolari con personaggi leggendari della storia giapponese, signori feudali della guerra perennemente in lotta tra loro, creature orribili da distruggere, tratte dalla tradizione yokai-eiga, e quelle pietre spirituali importantissime che tutti cercano sempre, come l’oro.
Nioh 2 è Ambientato in Giappone alla fine del 1500, la maggior parte dei capitoli della trama di Nioh 2 possono essere considerati capitoli che essenzialmente fungono da prequel alle vicende di Nioh, mentre i capitoli finali dell’ambiziosa rielaborazione storica, si svolgono dopo l’ultima trama del primo gioco dopo l’Assedio di Osaka.
L’assedio di Osaka (大 坂 の 役, Ōsaka no Eki, o, più comunemente, 大 坂 の 陣 Ōsaka no Jin) fu una serie di battaglie intraprese dallo shogunato Tokugawa contro il clan Toyotomi e terminarono con la distruzione di quel clan. Fu diviso in due fasi (campagna invernale e campagna estiva), e durò dal 1614 al 1615, l’assedio pose fine all’ultima grande opposizione armata alla fondazione dello shogunato.
Nella grande e consolidata tradizione dei videogiochi di Koei Tecmo Games, basti pensare alla storica serie Nobunaga’s Ambition, massima espressione del gioco strategico in tempo reale (TRS) che conta dozzine di rimandi storici; La casa di Yokohama continua la sua unica interpretazione del periodo degli stati belligeranti (noto anche come periodo Sengoku) che coinvolse il Giappone in un periodo turbolento, indicativamente Dal 1467 al 1568 d.C.
Durante quest’epoca sanguinosa i signori feudali rivali o “Daimyo” combatterono per il controllo del Giappone che era un territorio conteso e con confini molto labili, che spesso cambiavano nel corso di una notte.
Alla fine di questo lungo periodo, un Daimyo di nome Nobunaga Oda si sarebbe sollevato al di sopra del resto dei Lord della guerra, e avrebbe avviato il paese sulla via dell’unificazione.
Nobunaga Oda, insieme ai suoi due immediati successori, Hideyoshi Toyotomi e Ieyasu Tokugawa, sono accreditati per aver finalmente unificato il Giappone medievale nel XVI secolo d.C.
È con questo sfondo storico che Nioh 2 presenta la sua storia, con molte delle figure storiche dell’epoca che giocano un ruolo centrale nel gioco.
Non sono soltanto presenti le figure più note, ma anche i luoghi più suggestivi e storici dello Zipangu ( utilizzato per la prima volta in assoluto ne Il Milione da Marco Polo per indicare il Giappone)
La storia di Nioh 2 inizia nella provincia di Mino, una delle più vecchie province del Giappone, ricca di tradizioni e leggende molto antiche, dove il nostro protagonista, da noi precedentemente creato attraverso un versatile sistema di creazione, viene assunto come mercenario per dare la caccia ad uno Yokai della Provincia.
Assumeremo dunque il ruolo di un personaggio chiamato genericamente Hide (秀, Hide/nascosto), un mezzo yōkai sostanzialmente, denominato “Shiftling” nella traslitterazione americana, il cui aspetto e sesso sono stati decisi da noi in precedenza.
Il nostro protagonista, che vive in una casa fatiscente, ha l’abilità unica di invocare il potere degli spiriti guardiani per aiutarlo in battaglia, ma a differenza del primo capitolo, in questo secondo episodio potremo usufruire anche dei mistici poteri yokai. Che il nostro mercenario userà per evocare una forza sovrumana a suo sostegno.
A volte, è proprio a causa di questi immensi poteri che Hide perde il controllo…
LEVEL DESIGN: come è stato trutturato il mondo di Nioh 2
Il level design in Nioh 2 è egregio e funziona in maniera similare a quello che avevamo già affrontato in Nioh. Classica struttura con mappe provviste di molte scorciatoie (shortcut) sbloccabili ed apribili, la differenza rispetto a Nioh però sussiste, in quanto il level design ha più respiro e una maggiore profondità, mappe meno ristrette rispetto al passato e più vaste ed appropriabili. È in parte abbandonata la struttura “a corridoio” per abbracciare un level design più consono, che rende i combattimenti più affrontabili e sopratutto gestibili, dove la telecamera non è mai troppo invasiva. Team Ninja una dimostrato una certa maturità in questo elemento, amplificando bene e migliorando quello che già era presente.
COMBAT SYSTEM: come si combatte in nioh 2
Anche il combattimento si dimostra più vitale rispetto al passato, introducendo diverse nuove aggiunte al core videoludico di Nioh2, il ruolo del ki, la continuità combo, e diverse aggiunte, veramente ad hoc. Il Combat System di Nioh 2 si conferma come punta di diamante del titolo, si configura in una tipologia molto più action e profondo dei rinomati ma sovrastimati Dark Souls e il genere Soulslike in generale.
Il combattimento è qualcosa di assolutamente fantastico, uno dei migliori combat system mai realizzati dal Team Ninja, con indubbie profondità, versatilità e tecnicismi a non finire per chi sa vedere questi aspetti e valutarli correttamente. Più facile a dirsi che a farsi.
Ad onor del vero Nioh era già riuscito in pieno a raggiungere questo coraggioso obiettivo game-playistico, ma Nioh 2 riesce a migliorarlo notevolmente procedendo su quella scia, attingendo dal suo stesso retaggio (e da quello di Ninja Gaiden nda) e riesce nel difficile compito di perfezionarlo ancora di più, rendendolo qualcosa di assolutamente sublime sul pad.
Sono stati aggiunte infatti nuove tipologie di Contrattacchi [counter] e parate a blocco [parry] tramite ed alcune skill davvero particolari ovvero i “nuclei yokai” che altro non sono altro che brevi trasformazioni in yokai, che funzionano tramite una specie di “mana” ma che possono essere piazzate nel bel mezzo delle combo per allungarle e renderle più efficienti o in alternativa direttamente come canceling per interrompere alcune azioni.
Un sistema vasto che non rende a parole, bisogna testarlo in prima persona per capire quanto sia veramente progettato con cura ed attenzione.
Come sappiamo in Nioh abbiamo una barra della stamina che regola le nostre azioni come schivate, attacchi, corsa (etc), ma è grazie alla padronanza del Ritmo ki che il gioco offre il suo meglio. È possibile recuperare un po’ di stamina alla fine di ogni combo, ma grazie ad alcune skill come Flux o Flux 2 (ovvero cambiare impugnatura durante il ritmo ki oppure cambiare due volte impugnatura durante il ritmo ki), è possibile riuscire ad attaccare senza doversi preoccupare troppo della stamina, riuscendo dunque ad avere un approccio davvero aggressivo e per niente meccanico, ma semmai armonico. Eleganza nella ferocia.
Tutto questo avviene a patto che si abbia la giusta manualità e si abbia fatto pratica con queste meccaniche, dato che sono tempismi piuttosto ardui da introiettare e per niente semplici da imparare. Tuttavia, una volta padroneggiati, si diventerà effettivamente padroni del combat-system del gioco e si giocherà al gioco sotto tutt’altre regole e con tutt’altra filosofia ed ottica di gioco.
BUILD E CRAFTING
Se anziché privilegiare le dinamiche combat, si vuole optare per il secondo metodo di gioco, magari più affine ai nostri gusti, o semplicemente più rilassante, è possibile giocare a Nioh 2 con il classico sistema “Souls” ovvero accumulare diversi equipaggiamenti e costruire armi formidabili, sulle quali fondare la nostra partita ed esperienza di gioco.
MISSIONI PRINCIPALI E SECONDARIE
Da questo punto di vista Nioh 2 non si discosta molto dal suo predecessore. Missioni primarie e secondarie sono molto simili concettualmente a quelle già viste in Nioh, seppur come precedente detto, beatificate da un leve design che ha più respiro. Le missioni secondarie spesso contemplano diverse tipologie, non solo affrontare orde di nemici in varie mappe già viste nelle missioni principali del gioco, dunque, ma anche cimentarsi in duelli stupendi con gli agguerritissimi boss di fine livello o meglio ancora, una boss rush con varie ondate di nemici piazzate nel mezzo per intervallare la mattanza.
BESTIARIO YOKAI
Anche Nioh 2 fonda la sua esperienza visiva su una grande varietà di creature yokai che dovremo affrontare, come tradizione di Nioh vuole. A differenza del passato però il Team Ninja ha preso molta più confidenza e specificità con le misteriose creature nascoste del folclore nipponico. Per i pochi che non lo sapessero, la parola Yokai/Youkai è usata in giapponese per riferirsi a qualcosa che noi occidentali classifichiamo come mostri, spiriti o molto più spesso demoni. mentre nella realtà la stessa parola è una combinazione di termini come “ammaliamento ed apparizione” di difficile classificazione.
Non sono necessariamente visti come esseri malvagi, poiché si pensa che alcuni portino persino fortuna, e anche in Nioh ne abbiamo ampie conferme, basti pensare ai Kodama, piccole creature che troviamo vicino ai piccoli tempietti. Il folklore giapponese spesso rappresenta queste creature come aventi caratteristiche animali o abilità mutaforma e attribuisce loro il dominio del mondo tra la vita e la morte ed è proprio su questo aspetto che si fonde parte dell’esperienza in Nioh 2.
Sbalordisce anzitutto la quantità e la qualità di queste misteriose creature, e lascia piacevolmente sorpresi la mole di animazioni annesse, sempre diverse e molto coreografiche. Ben 48 yokai, esclusi i boss, vi attendono in Nioh 2, molti dei quali assolutamente nuovi, come Rokokubi, Waira, Yamanba…(ecc) ognuno con le sue specificità, attacchi, e mitologia annessa.
Dovremo trovarli e sconfiggerli per collezionarli, analogamente a come facevamo nello semi-sconosciuto “Blood Will Tell” per Playstation 2, probabilmente il padre di Nioh per certi versi, che ci spronava a setacciare i livelli per catturare tutti gli yokai nascosti. La convergenza dei regni umano e yokai (definito Dark Realm) è un’altro aspetto interessante in Nioh 2: Si manifesta con più convinzione rispetto a Nioh e a volte il Regno Oscuro si espanderà a un’intera area di Nioh 2, influenzando la percezione e le abilità del tuo personaggio, offrendo una sfida esaltante.
GRAFICA E SONORO: l’impatto visivo e musicale
L’aspetto grafico e quello sonoro sono eccellenti in Nioh 2, tuttavia bisogna configurarsi nell’ottica che la grafica non vuole volutamente prendere eccessivo spazio in Nioh 2.
La differenza nel giocare Nioh 2 a 30 o 60 FPS è papabile naturalmente e per tali motivi, niente può inficiare l’esperienza di gioco, se quest’ultima può effettivamente danneggiare il gioco del Team Ninja in termini di fluidità annessa.
La differenza di fps cambia drasticamente la performance, il timing, l’evasione, e diversi aspetti ludici, per questo il carico di lavoro sull’hardware è sempre limitato e inserito dentro un collo di bottiglia che non esonda mai, non importa se lo si gioca su PS4 o PS5.
Per tali motivazioni Nioh 2, come il precedente capitolo di Nioh, non è uno show case sulla grafica, sui poligoni, o sulle texture da RTX maxata. Non è il gioco da acquistare sperando di trovare una grafica incredibile, i modelli sono relativamente contenuti anche se non sono certo privi di estro creativo o design e non eccessivamente dettagliati. Nioh 2 tende a sacrificare una certa pulizia su schermo e conseguente definizione, per offrire quanto più possibile, una fluidità totale dell’azione di gioco. Come il primo capitolo, offre una “modalità di fruizione”, dando una scelta direttamente all’utente: priorità a risoluzione o al frame rate.
Discorso diametralmente opposto sull’effettistica di Nioh 2 e sul post processing, decisamente migliorato sotto decine di aspetti, come esplosioni, fiamme e scintille, un netto miglioramento.
Il sonoro offre un campionario di musiche strutturate e molto suggestive, Yugo Kanno (Batman Ninja, JoJo’s Bizarre Adventure: Golden Wind, Cells at Work! Code Black e molte altre serie anime) e Akihiro Manabe, firmano 51 spettacolari tracce di una colonna sonora magica e dirompente, orchestrazioni che non sono assolutamente “nella media” come molte altre recensioni/analisi liquidano con troppa facilità.
Le composizioni strutturano benissimo diversi momenti di gioco, e conferiscono una certa forma epica e strumentale: “Yatsu-no-Kami” nel suo incedere tra musica Zimmeriana è veramente stupenda così come “Imagawa Yoshimoto” altro brano di elevatissima qualità che travolge con una orchestrazione che ricorda da molto vicino la serie di Koei Tecmo Nobunaga no Yaboo. In generale, una cura maggiore rispetto a Nioh.
FEATURES ONLINE
L’online funziona egregiamente con dei server che funzionano discretamente bene, rispondono bene anche se conservano qualche problema.
È possibile giocare in cooperativa fino a 3 giocatori, in due diverse modalità, essere evocati all’interno del mondo dell’evocatore tramite le tazze ochoko, oppure in alternativa, si posso effettuare missioni con altri giocatori tutti al medesimo livello, per partire in spedizioni nel portale torii, con i nemici che avranno vita e danno tarato in base al numero di giocatori presenti, in una modalità asicrona.
CONCLUdiamo il viaggio con le nostre ultime considerazioni
Nioh 2 prosegue efficacemente la tradizione di Nioh ma amplia e perfeziona tutto quello che Nioh aveva magistralmente creato, migliorando questo secondo capitolo, sotto ogni singolo aspetto, ma soprattutto modificandolo sostanzialmente nell’aspetto di gran lunga più importante, ovvero il combat system.
Concludiamo volgendo un rapido sguardo alla “Ninja Gaiden Master Collection” imminente titolo che presto raggiungerà i gamer di mezzo mondo.
Lo dobbiamo, per certi versi, al leggendario gioco del Team Ninja.
Al momento Nioh 3 non è in programma presso gli studi di Koei Tecmo, poiché il Team Ninja ha dichiarato chiaramente di volersi dedicare ad altre saghe, fra cui, proprio Ninja Gaiden. Pare proprio che la duologia di Nioh sia servita al Team Ninja per tornare in pista, fare un po’ di pratica, affinare alcune meccaniche, creare un combat system particolare, tecnico e profondissimo, e tornare a graffiare il mercato, con la loro unicità totale che ampie fette di giocatori chiedevano a tra voce.
Il Team Ninja adesso è pronto per rispolverare la loro saga madre ed infatti, ricordiamo che tra pochissimi giorni uscirà la Remastered Trilogy contenente i primi tre episodi di Ninja Gaiden, ovvero le versioni rimasterizzate di Ninja Gaiden Sigma, Ninja Gaiden Sigma 2 e Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge.
Chissà se nel frattempo, il team l’Ichigaya Development Group 1 (con a capo Hayashi) e l’Ichigaya Development Group 2 (con a capo Keisuke Kikuchi) non siano al lavoro con un Ninja Gaiden 4.
Questa Remasterd Trilogy uscirà il 10 giugno e avrà il nome di Ninja Gaiden Master Collection!