Salve Gamehz,
“Robin Hood e Little John van per la foresta, ed ognun con l’altro ride e scherza come vuol. Son felici del successo delle loro gesta, urca urca tirulero oggi splende il sol”…Chi di noi non riconosce questo motivo iniziale di Robin Hood della Disney del 1973, cantato dal menestrello Cantagallo? Il sole che splende su Hood: Outlaws and Legends è diverso da quello del cartone animato: un pò più velato ma è forte invece, la luce negli occhi dei giocatori, soprattutto gli appassionati di quell’epoca.
Oltre ai multiplayer classici, che spopolano in questo, Hood: Outlaws and Legends, la cui data d’uscita è stata annunciata durante i Game Awards 2020, offre una esperienza nuova, nonostante prenda spunto da altri titoli come For Honor. Sviluppato da Sumo Digital e pubblicato da Focus Home Interactive, Hood mette i giocatori l’uno contro l’altro in una corsa agguerrita per portare a termine una rapina.
Hood Outlaws and Legends, di cosa si tratta?
In Hood: Outlaws and Legends, i giocatori si affronteranno divisi in due squadre da 4 giocatori ciascuno. Le classi disponibili sono il Ranger, abile con l’arco e come supporto per la squadra. E’ il migliore a distanza, in grado di eliminare i nemici con le frecce o con i flashbang per accecarli. La Ladra, in grado di nascondersi ed uccidere senza far alcun rumore. E’ in grado di usare la furtività per avvicinarsi e soffocare i nemici senza essere scoperta. Poi abbiamo il Mistico, in grado di curare tutta la squadra. Può inoltre, rilevare i nemici vicini e indebolirli usando un fumo velenoso. Infine l’Attaccabrighe, abile nello scontro ravvicinato: una bestia nel combattimento ravvicinato, che infligge gravi danni a chiunque si trovi sulla sua strada. Tutti i nomi dei personaggi si rifanno alla famosa compagnia di Robin di Loxley.
Come detto, le due squadre si sfideranno in varie mappe con l’obiettivo di accaparrarsi il forziere. Lo scontro si snoda in tre fasi: la prima è quella di rubare la chiave dallo sceriffo di Nottingham (personaggio gestito dall’IA che non può essere ucciso ma solo stordito ), la seconda è aprire la cripta con la chiave rubata e prendere il bottino e terzo, portare il bottino al sicuro in un punto di estrazione. Vincere la sfida non sarà semplice poichè, oltre ai giocatori avversari, anche i personaggi gestiti dall’IA non sono affatto facili da abbattere.
Oltre al modo in cui influiscono sul combattimento, i personaggi di Hood Outlaws and Legends hanno vantaggi tattici al di fuori del combattimento. Ad esempio, il cacciatore può usare le sue frecce per far cadere le corde dai punti di sospensione, dando a lui e ai suoi compagni di squadra un percorso più veloce verso la loro destinazione. Grazie alla forza bruta dell’Attaccabrighe, si può trasportare il bottino molto più velocemente di chiunque altro, per una fuga molto più rapida.
I combattimenti PvE
Durante il caricamento in una partita online, i giocatori possono selezionare e scambiare il proprio personaggio nella lobby pre-partita (di cui parleremo più avanti). Non è possibile vedere le scelte dell’altra squadra fino all’inizio della partita stessa, ma ci si può coordinare con la propria per capire quale possa essere la tattica migliore. Il gioco non pone limiti su quante persone possano scegliere la classe, quindi può capitare che in una partita ci siano due o più Ranger o due o più Mistici. Questa scelta non va a rovinare l’esperienza di gioco ma sicuramente non aiuta nella tattica.
La modalità PvPvE di Hood Outlaws and Legends è il succo del gioco. Infatti, all’inizio di una partita, è molto PvE, poiché con la propria squadra bisogna lavorare per eliminare le guardie e infiltrarsi nella base. Quando si raggiunge lo sceriffo (l’NPC che porta la chiave della cripta), ecco che si iniziano a vedere le opere compiute dalla squadra avversaria: cadaveri, porte aperte e aree saccheggiate danno un’idea di come si stanno muovendo i nemici. Il gioco avvisa anche ogni volta che gli avversari fanno scattare un allarme, rubano la chiave o il forziere o arrivano al punto di estrazione. Se l’altra squadra ha svuotato la cripta, ci si puoi preparare per tendere un’imboscata.
I combattimenti PvP
Se l’approccio PvE risulta essere divertente e soddisfacente, tutto cambia nel PvP. Oltre allo sbilanciamento ovvio di forze tra una classe di supporto e una di sfondamento, il combattimento tra i due personaggi mostra alcune lacune: risulta essere molto forzato e macchinoso, con hit-box un pò troppo sfasate e poco bilanciate tra i vari personaggi (vi invitiamo a provare il gioco per capire a quale personaggio ci riferiamo). Cosa succede quindi? Succede che molte volte, una sfida tra squadra diventa un 1vs1 che rischia di diventare ripetitivo.
Il numero elevato di tattiche accorre in aiuto, contrapponendosi alla poca varietà delle abilità dei personaggi: ognuno di essi ha un’unica abilità speciale che si ricarica uccidendo nemici o portando a termine i mini-obiettivi della partita. Inoltre, un altro fattore che va segnalato è il fatto che il giocatore, una volta che ha imparato tutte le poche mappe presenti, saprà esattamente dove andare a rubare la chiave della cripta, dove è situata la cripta stessa e ovviamente il miglior punto di estrazione. C’è bisogno, non solo di una maggiore casualità, ma soprattutto di nuove mappe o di nuovi tipi di sfide. Sappiamo che gli sviluppatori, prima ancora dell’uscita del gioco, avevano già creato una roadmap dei nuovi contenuti post-lancio.
L(‘)oro o noi
Tra una partita e l’altra, i giocatori riposano e visitano il loro accampamento, da dove possono far partire il matchmaking ma non solo. Questo hub serve anche per acquistare armi, vestiti, collezionabili, perk e scegliere il personaggio da utilizzare. Con quale oro comprare tutto questo? Con quello conquistato in battaglia. Andiamo nel dettaglio.
Durante l’estrazione del bottino durante la partita, i giocatori riempiono una barra-contatore che presenta vari check: ognuno di questi rappresenta una quantità di denaro. Ma attenzione, vince la squadre che riempie la barra di estrazione per ultima. Un vittoria “a schermo” perché la vera vincitrice sarà la squadra che ha compiuto più azioni in battaglia: rubare la chiave, aprire la cripta ecc.
Dopo la partita i giocatori possono scegliere cosa fare con l’oro ottenuto: tramite una bilancia possiamo scegliere quanto oro lasciare per noi e quanto darne al popolo. Se decidiamo di tenerlo, ci sarà utile per l’acquisto di abilità sbloccabili salendo di livello. Se decidiamo di donarlo al popolo invece, possiamo acquistare nuovi abiti e cosmetici.
Il futuro di Robin Hood
Hood Outlaws and Legends arriva sul mercato caratterizzato da una base abbastanza solida e che vuole conquistare la sua nicchia dell’enorme mercato dei titoli multiplayer online. Gli elementi che devono essere migliorati ce ne sono come il sistema di combattimento, il bilanciamento di forze, le mappe, i personaggi e le tipologie di sfide. Possiamo però ben sperare nei prossimi contenuti che verranno rilasciati. Il prezzo di 30 euro quindi, è ben giustificato. Tra le altre cose, pesa la mancanza di una modalità Storia o Single Player.
Uno sguardo infine, va riservato all’aspetto tecnico ed in particolare a quello grafico. La prova è stata fatta su PS5: il gioco gira a 60 fps con qualche leggero calo duranti i combattimenti più concitati. Il ray-tracing non spicca più di tanto come in altri titoli e alcuni dettagli grafici necessitano di qualche miglioramento. In alcuni casi anche il movimento dei personaggi appare ridicolo come per esempio la corsa del chierico che sembra sia impegnato in una gara dei 100 metri. Per chiudere il cerchio, non possiamo non notare la presenza di vari bug nei personaggi e nelle strutture. Ma a questi ultimi siamo già abituati, Assassin’s Creed insegna.