Salve a tutti i nostri FollowHz,
Il film su Mortal Kombat è realtà e tanti fan ed appassionati non vedono l’ora che esca nelle sale il 23 aprile.
Mortal Kombat, è un franchise nato nel lontano 1992 ed ha subito sconvolto gli amanti dei picchiaduro con il suo particolare gameplay incentrato su violenza e spettacolarità. Prima della creatura di Ed Boon e Tobias, nessun picchiaduro si era spinto cosi oltre nel ricreare un gioco estremamente impattante a livello visivo, con personaggi realistici in motion capture e fatality, e mosse finali particolari in cui si brutalizzava l’avversario sconfitto. Hanno reinventato la concezione moderata e basica dei picchiaduro e li hanno esaltati in un divertimento senza limiti.
La storia di Mortal Kombat in breve
Mortal Kombat è un torneo di arti marziali che vede protagonista la nostra terra contro L’Outworld, un regno in cui la lotta e la violenza sono i must per sopravvivere. Non poteva mancare come regnante un dittatore della stirpe dei Shokan, esseri mezzi umani e mezzi draghi, il possente Imperatore Shao Khan che in un altro torneo ha reso schiavo il popolo di Edenia. Noi terrestri guidati dal dio del Tuono Raiden siamo agli sgoccioli in quanto per ben 9 volte abbiamo perso il Mortal Kombat e questa è l’ultima occasione per evitare di essere invasi e assoggettati.
Anche se può sembrare la classica storiella da picchiaduro, nel corso degli anni Mortal Kombat ha acquisito sempre più spessore grazie alla maggiore caratterizzazione dei personaggi e alla maggiore attenzione riguardo lo storytelling.
Queste piccole migliorie hanno influenzano di parecchio la solita storia della battaglia per la conquista della libertà e l’hanno farcita di eventi paralleli, cambi di casacca ed eventi forti e scioccanti (un po’ di Plot Twist ci sta sempre). Tutto questo ovviamente nei videogiochi (nei film è più traumatico, aspettate) e con l’ultimo Mortal kombat 11 e l’espansione Aftermath si è ristabilito un ordine pressochè perfetto tra tutto quello che è successo dalla la prima triologia nata nel lontano 1992, e i diversi giochi usciti dopo il 3 capitolo che hanno alterato tantissimo la storia di Mortal kombat (giocate l’espansione e capirete).
Un Plauso al reboot per aver creato uno storymode cinematografico con il quale possiamo rivivere la storia canonica per intero avendo la possibilità di giocare con più personaggi insieme per vedere da più punti di vista tutto l’universo narrativo di Mortal Kombat. Se magari avessero seguito tutta storia della recente trilogia avrebbero creato un film immensamente bello, godibile e soprattutto coerente con il franchise videoludico.
Ma i film su Mortal Kombat?
Dopo questa breve descrizione su Mortal Kombat come medium videoludico, dobbiamo stendere un velo, no anzi, un piumone pietoso sui film che lo hanno rappresentato al cinema che purtroppo non sono stati all’altezza della controparte videoludica. So bene che trasporre un film è molto difficile perché bisogna trasformare in azione pura un prodotto interattivo e creare tutto un percorso narrativo e nel 1996 possiamo pure perdonarlo.
Mortal kombat del 1995
Trama da my movies redatta da Fantafilm:
“Dopo essersi assicurato il dominio del tenebroso mondo di Outworld, il diabolico Shang Tsung si accinge a conquistare anche la Terra. Lo scontro decisivo – il decimo di una fatidica serie di “Mortal Kombat” prescritta dal destino – vedrà contrapposti Subzero, Scorpion e il mostruoso Goro – gli infidi alleati di Shang – ai tre campioni dell’umanità, Johnny Cage, Liu Kang e Sonya Blade, esperti nelle più sofisticate tecniche delle arti marziali, ma ciascuno, per diversi motivi, accecato dall’odio e dal desiderio di vendetta.
Lord Rayden, l’immortale depositario di una secolare saggezza, sa che per ottenere la vittoria occorre sgombrare l’animo dal peso delle emozioni e addestra duramente il trio ad attingere forza dalla luminosa verità che governa l’universo.”
In questo primo Film di mortal kombat, tra il trash ed il grottesco, sono riusciti a replicare seppur molto parzialmente, una parvenza di torneo anche se vorrei capire, forse per una poca nota caratteriale dei personaggi colpa magari dei tempi che furono, Hanno piazzato sub zero e scorpion come alleati di Shang Tsung (cosa non vera assolutamente) e li hanno relegati a scagnozzi privi di personalità narrativa e spessore.
Voglio essere buono però: ho apprezzato il primo film fino a rivederlo circa 25 volte in tutta la mia vita perché si respirava a tratti l’aria di mortal kombat e rivedere i personaggi del gioco con le loro caratteristiche peculiari, seppur non tutte esatte, mi ha non poco entusiasmato.
La battaglia finale con Shang Tsung è coerente con il videogioco e il finale sembra far trasparire un secondo capitolo al pari della controparte videoludica, anche se alla fine rimarremo estremamente delusi. Stiamo pur sempre parlando di un film d’azione della durata di un’ora e mezza o poco più risalente alla prima metà degli anni 90 dove i film d’azione, (vedi street fighter e tanti altri) erano coreografati al massimo e davvero esagerati. Promosso con una sufficienza, un tentativo discreto è stato fatto.
Mortal kombat distruzione totale
“l film riprende il finale del primo capitolo, nei pressi del Tempio dell’Ordine della Luce (dove Shang Tsung uccise Chan Kang): Liu Kang, Kitana, Sonya Blade, Johnny Cage e Raiden si stanno accingendo a festeggiare la vittoria del torneo. Ma Shao Kahn, sovrano del Mondo Esterno (Outworld), pretende il dominio della Terra: in sei giorni schiera i suoi migliori combattenti sulla Terra, in contrapposizione ai migliori presentati dall’Ordine della Luce. Durante l’invasione, Kahn uccide Johnny Cage, cosicché i guerrieri della Terra superstiti devono riorganizzarsi.” (Da Wikipedia)
Non posso essere buono e gentile e licenzierei questo film da ogni piano astrale e universo parallelo. Questa seconda pellicola su Mortal Kombat fu una distruzione sì, ma oculare, per tantissimi fan della serie in cui un bel minestrone di idee malsane diventarono purtroppo realtà cinematografica. La morte di Johnny Cage, ad esempio, fu uno dei fantastici casi di castrazione mentale, presa di posizione o “libertà narrativa” che purtroppo capita spesso quando si vuol esagerare con la spettacolarizzazione e la sorpresa, con l’aggravante sui fan, davvero infuriati per il prodotto scadente uscito in sala, visto che temporalmente con il videogioco non ci siamo proprio.
“Secondo la trama del gioco è stato ucciso da Motaro, importante truppa di Shao Kahn e non compare nel terzo capitolo. In verità l’assenza è dovuta al licenziamento di Daniel Pesina, attore che ha interpretato sia Cage che i ninja nei primi due episodi, avvenuta in seguito alla sua comparsa nei panni di Johnny nella pubblicità di un picchiaduro concorrente. Questo ha anche portato ad un drastico re-design del personaggio nei capitoli successivi, presumibilmente per diminuire la riconoscibilità del personaggio nella pubblicità (da wikipedia).
Se il primo film su Mortal Kombat si collocava temporalmente agli inizi del primo capitolo della controparte videoludica, questo film sembrerebbe saltare tutto il secondo capitolo per concentrarsi malamente sul terzo in maniera poco chiara e molto approssimativa, distruggendo tutto il bel lavoro fatto coi videogiochi.
Una non canonica fratellanza tra Shao Khan e Raiden, una Jade fin troppo superficiale, la totale inutile Animality di Liu Kang, ma anche parti mancanti come rapimento di sonia e Kano del secondo capitolo, il trasporto del torneo nell’Outworld, la spiegazione vera del secondo sub zero, la nascita dei cyborg facenti parte del clan dei link quei, il reale motivo dell’invasione di mortal kombat 3 e tanto altro, hanno regalato uno spettacolo vuoto e senza forma. Licenziato in tronco.
Mortal kombat oltre i film nella cultura di massa e nei progetti alternativi
Mortal Kombat non ha solo prodotto film mediocri e bei giochi, ma ha creato un trend enorme in cui si sono riversati tantissimi appasionati. Questa enorme pubblicità ha permesso alla Netherrealms Studios (Ex Midway) di poter ampliare l’universo in toto: Un roster sempre maggiore di personaggi giocabili nati da errori come Ermac il ninja rosso nato per sbaglio, diventato uno dei personaggi giocabili ed arricchito da una sua dimensione storica, un reboot totale del Franchise che ha ampliato trama ed universo, Fumetti e serie tv animate, in live action e anche fanmade, hanno permesso alla saga una continuità fino ai giorni nostri.
Parlando proprio di telefilm, esiste una simpatica serie tv sulle origini di Kung Lao non perfettamente canonica, (visto che appare noob saibot ed altro), ma molto bella chiamata “Mortal Kombat Conquest” di una sola stagione che consiglio caldamente perché pur non essendo allineata con il franchise videoludico, arricchisce la storia dando uno sguardo al passato per capire poi le vicende future. Tantissimi personaggi della serie e divertimento assicurato. Consigliato a chi vuole ampliare l’universo temporale sulle origini di Mortal Kombat.Come non ricordare Mortal Kombat: Defenders of the Realm una carina serie animata incentrata sui personaggi di Mortal Kombat , In cui rispetto ai film si rispettano determinate veridicità come la rivalità tra Sub Zero e Scorpion grazie all’inserimento dello stregone Quan Chi, la storia di come i Cyborg sono nati, e si correla bene all’interno dell’universo videoludico. Anche questo da recuperare e seppur con alcune libertà artistiche contenute nella serie, lo preferisco ai film.
Da non dimenticare assolutamente e da recuperare, visto la presenza dei creatori Ed Boon e John Tobias in persona all’interno del progetto, il bellissimo (in sub ita purtroppo) Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, un bellissimo film animato che amplia la storia del nostro Hanzo Hasashi diventato Scorpion per vendetta. Rimarrete davvero soddisfatti della coerenza narrativa e delle scene presentate, con tanto di brutalità e spettacolarità come Mortal Kombat insegna. C’è solo da dire COME HERE!
Anche fumetti di Mortal Kombat?
Ebbene si grazie alla vecchia Midway, Malibu Comics, e gli ultimi editi dalla DC Comics possiamo anche vivere le atmosfere di Mortal kombat su carta grazie a tantissimi fumetti che potete trovare tranquillamente su Amazon, soprattutto quelli legati a Mortal Kombat X. Io trovo molto interessante la scelta di pubblicare anche una serie Cartacea in quanto per i collezionisti e fan che desiderano avere un qualcosa da tenere, collezionare e poter rivedere infinite volte, un fumetto o una graphic novel sono uno strumento di enorme valore sia visivo che affettivo e possono anche arricchire a livello di contenuti, tutto quello descritto e vissuto nei videogiochi.
La questione importante: Mortal Kombat film 2021
Eccoci arrivati alla questione che tutti aspettavano: il film del 2021. Ebbi molta paura quando annunciarono un film su mortal kombat. Sono un grande fan della serie e ho visto il grandissimo lavoro fatto dalla Netherrealm Studios nel corso degli anni per svecchiare il brand; non è di certo facile rendere competitivo un prodotto nato 30 anni fa rispetto ai competitors (che comunque nemmeno loro brillano di gioventù) innovarlo soprattutto dal punto di vista narrativo, mantenendo inalterate le qualità che lo hanno contraddistinto; Riuscire a farlo è una grandissima vittoria.
Una storia nuova, ricostruita e vissuta nell’insieme da tutti i personaggi come un enorme film interattivo è stato il motivo per cui speravo che la nuova pellicola prendesse spunto e si inserisse canonicamente nell’universo videoludico.
Tutto questo non è successo, soprattutto perché hanno mandato a monte il bellissimo lavoro fatto da kevin tancharoen con il suo mortal kombat Legacy, preceduto dal corto Rebirth, nato proprio per far vedere alla Warner Bros una possibile rinascita del brand a livello cinematografico.
Kevin Tanchaoren con la web series Legacy ha dato canonicità alla storia di Mortal Kombat e quando ebbi l’occasione di vederlo (sottotitolato perché non esiste una versione doppiata) la mia gioia salì alle stelle. Finalmente i personaggi raccontati senza libertà artistiche o pensieri personali: Quella era la web series definitiva da cui la Warner Bros doveva attingere ad un lungometraggio coi fiocchi. Ci furono diverse trattative con Tancharoen, poi misteriosamente si defilò con un tweet molto crudo e veloce e tutto tornò nel dimenticatoio. Ai tempi si parlò del fatto che la WB volesse fare un tipo di prodotto lontano dalla visione canonica di Tancharoen, ma un progetto che prendesse spunto dal gioco per creare qualcosa di diverso.
After 3 years of Kombat,I've decided to move on to other creative
— Kevin Tancharoen (@KTANCH) October 25, 2013
opportunities. I wish everyone involved in the movie big success. Thanks!
Ricordiamo che Tancharoen si è avvalso della sceneggiatura di Ed Boon. Sicuramente visioni diverse hanno portato a questo triste allontanamento e vedere cosa stanno producendo adesso fa capire bene la direzione intrapresa. D’altronde i film mediocri della DC rappresentano appieno l’andamento abbastanza bislacco della Warner Bros che non si sa per quale motivo, non si allinea invece alla visione d’insieme che vorrebbero tutti, ovvero film coerenti e più fedeli possibile. Dimenticato Legacy alla seconda stagione e quindi senza un seguito, ormai è solo un lontano e bellissimo ricordo.
Le valutazioni del film del 2021 su Mortal Kombat
Per cominciare, una delle cose che sappiamo è che alla regia di un franchise che esiste da 30 anni hanno scelto un regista emergente, scelta che non condivido ma che rispetto, sicuramente guidato quasi al 90% dalla produzione che ovviamente avrà messo le mani in pasta ovunque. Tra i produttori troviamo James Wan un regista ed un produttore molto competente conosciuto per insidious, the conjuring e Saw e quindi gia navigato nel mondo del soprannaturale, dello splatter e sa bene come creare un film con immagini forti.
Con Mortal Kombat dovrebbe andare a nozze visto le news che parlano della presenza di diverse fatality all’interno del film. Non capisco perché non siano contattati dalla produzione I creatori del gioco come sceneggiatori o per altre competenze visto che non compaiono nella scheda film. Sicuramente avrebbero dato un apporto maggiore alla pellicola visto che il franchise videoludico lo hanno lanciato loro.
Un altro aspetto che mi ha parecchio infastidito è la troppa spettacolarizzazione a livello pubblicitario della sola violenza in mortal kombat: diversi trailer ed articoli lo osannano come un film rated R dove le fatality finalmente si vedranno e saranno parte integrante del film, come a concettualizzare l’universo di mortal kombat in sole quattro mosse finali e salti acrobatici, tanto per dare in pasto ai trend un film commerciale e banale basato solo su decapitazioni, smembramenti e frasi ad effetto in stile Cobra di Stallone (tu sei il male io sono la cura).
Mortal Kombat per i fan e i cultori della serie videoludica è molto di più e non si riduce solo in fatality e mosse brutali come vengono invece annunciate nel film. C’era un estremo bisogno nel dare valore a tutto il lavoro svolto a livello di storytelling fatto coi recenti videogiochi dove davvero ormai esiste un’identità ben chiara a livello storico ma invece si è passati pure oltre, perché se fosse stato violento come il gioco ma almeno coerente con esso, ci sarebbe potuto stare, invece si è anche andati verso le consuete libertà artistiche e scelte di trama estremamente discutibili.
Avendo ormai una storia ben consolidata, si poteva benissimo attingere a questa per creare un film davvero ben costruito, con tutta la violenza e le fatality che volevamo, invece di prendere pezzi qua e là e attaccarli come un collage venuto male.
Mortal kombat film: nel dettaglio libertà artistiche e trama.
“Cole Young è un combattente di MMA molto abile. È abituato a battersi contro chiunque per ottenere un po’ di soldi. Non ha però la minima idea di quale sia la sua eredità, ma la vita che ha sempre condotto sta per essere stravolta. L’Imperatore Shang Tsung di Outworld ha infatti inviato il suo miglior guerriero a dargli la caccia. Si tratta di Sub-Zero, Cryomante ultraterreno.
C’è tanto da scoprire sul passato di Cole, a partire dallo strano drago col quale è nato. Un simbolo che è presente anche su Jax, maggiore delle forze speciali. Al fine di proteggere la propria famiglia, Young decide di andare alla ricerca di Sonya Blade, che è sotto la direzione di Jax.
Gli eventi si susseguono rapidamente e così Cole si ritrova in breve tempo al tempio di Lord Raiden, divinità protettrice del regno terrestre, che garantisce protezione a chiunque porti il marchio del dragone. In questo luogo sacro il giovane potrà allenarsi, fianco a fianco con Liu Kang, Kung Lao e il mercenario Kano. Il tutto in vista della terrificante battaglia contro i grandi campioni dell’Outworld. Dentro Cole si nasconde un potere gigantesco. Riuscirà a sprigionarlo in tempo per il grande scontro?”
Sub zero relegato a boss?
Come nel primo film, Sub Zero ha una connotazione malvagia, ma stavolta dai trailer sembra il nemico principale della storia con tanto di esclamazioni plateali come “i’m sub zero” che richiamano a ben altri film (Ciao Silvester scusami se ti cito sempre). Non capisco perché non vogliano dare la stessa impronta caratteriale inserita nei giochi visto che addirittura potevano attingere a ben due ed uno di loro, narrando per bene della probabile causa scatenante della nascita di Scorpion (chi ha giocato sa di cosa parlo).
Sia Bi han che Kuai Liang sono davvero importanti nella storia oltre al fatto di personaggi iconici: Oltre Scorpion, hanno dato vita a tutta la lore dei Cyborg e al personaggio di Noob Saibot, e tanto altro che potrete ben vedere sopratutto nell’ultima trilogia dedicata.
Sprecare un personaggio cosi iconico e con un nutrito gruppo di fan che non vedevano l’ora di vederlo in azione come nei videogiochi, mostrandolo solo come un semplice sicario che bracca le persone, è come gettare l’oro nella brace. Capisco che il combattimento contro Scorpion visto nel trailer fa gola, vende ed è qualcosa che molti aspettavano, ma non avendo quella nota coerente che contraddistingue tutto il motivo della lotta, viene relegato solo ad un combattimento brutale ricco di effetti speciali, e speriamo che almeno su Hanzo Hasashi abbiano rispettato parzialmente la storia. Vedremo poi cosa accadrà nel film.
Cole young: era davvero necessario?
Mortal Kombat vanta un roster enorme di personaggi: chi più chi meno ha una rilevanza importante nelle vicende e nella storia. Perché con tutto quel ben di Dio di personaggi, se ne deve creare uno appositamente per il film? Non so rispondere a questa domanda e non mi spiego il perché coesista anche kung lao e liu kang all’interno del contesto narrativo, visto che uno di loro è predestinato a combattere contro l’imperatore Shao Khan e a vincere i mortal kombat. Non so davvero cosa dire su Cole Young visto che lo ritengo totalmente irrilevante, inutile e un’aggiunta non necessaria.
Imperatore Shang Tsung? Mercenario Kano al servizio del bene?
Oltre a distruggermi tutto l’hype per Sub Zero, Shang Tsung è stato addirittura elevato, secondo le varie trame e quindi niente di ufficiale, da stregone infame ed opportunista a imperatore dell’Outworld. Il personaggio di Shang Tsung è davvero importante perché da lui parte una ricchezza di contenuti a livello di trama enorme. Un umano al servizio dell’imperatore che tradisce la sua stessa terra per avidità e potere.
Grazie soprattutto a lui si ha una continuità narrativa e la nascita di tante vicende che porteranno ai successivi capitoli della serie. Shang Tsung di base è una canaglia, un ingannatore ed uno stregone capace di strappare le anime degli avversari sconfitti e ha un ruolo davvero importante e decisivo nella storia del franchise. Un forte personaggio di contrasto, qui diventato addirittura imperatore. Speriamo sia un errore di trama altrimenti non si spiega il vero imperatore ben piazzato come quadro sul trailer. Ciao Ciao Shao Khan? Staremo a vedere.
Di Kano potrei parlare per ore visto che è il nemico principale di Sonya Blade e di Jax qui diventato presumibilmente, un lottatore del regno della terra. Sicuramente è un personaggio forte e particolare, ma non è il Negan di The Walking Dead per intenderci. Kano è un mercenario, totalmente votato a schierarsi con il più forte ed è il legame che spinge Sonya e Jax a partecipare ai vari mortal kombat. Vediamo come si evolverà il personaggio durante il film.
Jhonny Cage non pervenuto
Lo so cari FollowHz, sono arrabbiato, ma il colpo di grazia è stato ignorare totalmente il personaggio di Johnny Cage che rappresenta invece il riscatto, il cambio di prospettiva e la nota comica. Non è assolutamente da sottovalutare l’apporto che ha dato Johnny Cage al gioco: Immaginate un’attore di Hollywood abituato ad agi e alla spocchia, catapultato in un torneo mortale in cui evolverà caratterialmente, maturando su tutti i punti di vista e diventerà addirittura il salvatore in un preciso capitolo del nuovo reboot della saga. Jhonny Cage siamo noi, è la nostra inconsapevolezza nell’avere delle enormi capacità votate all’azione in un mondo che pensiamo di non conoscere, il riscatto personale a cui ognuno deve poter arrivare.
Un personaggio umano, lontano da sovrannaturale, senza all’inizio alcun obbiettivo di salvezza mondiale, apparentemente normale che spezza tantissimo la tensione e tutta la pressione che abbiamo nel tentare di salvare la terra, il tutto condito con i suoi modi di fare sarcastici ed ironici. Invece no, niente risate hollywoodiane.
in un’intervista Todd Garner su Johnny Cage:
“Johnny Cage è il toro da prendere per le corna, c’erano una serie di motivi per cui la sua presenza fosse problematica in questo film. Uno, è una personalità bella grossa, no? Ha bisogno del suo spazio. È difficile buttarlo in un film, come ho detto, con Kano. Rimuoverlo è stata una scelta scontata non solo per questo film, ma per il sequel. Visto che vogliamo fare un seguito, adesso abbiamo un altro personaggio non ancora sfruttato come Johnny Cage.
Secondo, quando pensi a Mortal Kombat e all’atmosfera generale, pensi a un carattere asiatico. Sin dall’inizio non ero a mio agio all’idea di un protagonista bianco nel film, sarebbe stato troppo da Hollywood, cosa ancora più bizzarra visto che è un attore.
Ero anche un po’ di parte visto che ero intenzionato a fare qualcosa di diverso, diversificato e sincero. Sarebbe stato un tradimento se tutto a un tratto avessimo avuto un Ryan Reynolds – o altri – come protagonista. Ha molto più senso presentarlo in modo esplosivo e colossale nel secondo film.”
Sinceramente a me sembra una grandissima arrampicata sugli specchi o una enorme supercazzola soprattutto sull’atmosfera “asiatica”, ma sono curioso di capire cosa ne pensate voi.
Perché questo sermone sul film di mortal kombat?
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio sul perché ho dei seri dubbi sul nuovo film su mortal kombat. Bastava davvero che oltre ai tanti, troppi trailer ed interviste in cui si esalta solo la spettacolarità dei combattimenti e la brutalità, avessero davvero dato valore a tutto il lavoro svolto dai Netherrealm Studios che ha migliorato un franchise vecchio di 30 anni, regalando una VERA COERENZA NARRATIVA in un film con diverse produzioni millenarie. Che la Web Series di Tancharoen con un budget ridotto sia riuscita a fare meglio?
Ai posteri l’ardua sentenza. Vi lascio con queste brevi parole del regista dette a wired e vi consiglio di leggere tutta l’intervista:
“I videogame oggi sono uno strumento di storytelling incredibile, meglio di molti film, anche se non amo metterli a paragone”, dice McQuoid. “I primi hanno certi ingredienti, i secondi altri; ho fatto alcune pubblicità per i videogiochi, e capire ciò che accade in un cervello di un giocatore mi ha aiutato parecchio a provare a capire che cosa vuole e che cosa lo appassiona. Il processo di interazione e immedesimazione dei videogame è potentissimo e lo rispetto molto, è qualcosa che abbiamo appena iniziato a comprendere. Ho giocato a Journey di recente ed è stata una esperienza bellissima, non volevo finisse”.
Ovviamente lo scontro principale è con il primo film, con la nostalgia che gran parte del pubblico avrà. “La più grande sfida era mantenere la fedeltà verso il gioco, i personaggi e il loro background, ma allo stesso tempo condensare tutto ciò a un livello gestibile in una pellicola”, continua Garner. “Parliamo di quasi 30 anni di gioco, i protagonisti hanno dei figli! Siamo tornati alla fonte, cercando di concentrarci sulle storie più importanti”.
Poi se vorrà spiegherà di quale fedeltà sul gioco parla visto che io non l’ho trovata.
Mortal Kombat non è solo un prodotto di consumo fatto di Fatality e brutalità, è un vero e proprio mondo in cui perdersi in una coinvolgente e totale esperienza videoludica. Giocatelo e poi mi direte.
Fonti:
Universal Movies
Wikipedia
Wired
Comingsoon
tg24sky
Collider
Wiki Fandom Mortal kombat