Bentornati cari FollowHz,
State pronti per esplorare l’ignoto!
Capcom guarda al suo futuro con idee che mai avrebbe pensato in passato, il Resident Evil Showcase di Aprile 2021 lo dimostra. I fan saranno pronti?
I forti brand di Capcom sono stati sempre legati ad un’antica tradizione che fino a poco tempo fa sembrava non poter essere scardinata. La creazione di una nicchia di utenti affezionati ha rappresentato il punto forte di un’azienda pronta a macinare classici successi. L’era del cambiamento però è riuscita a stravolgere il volto di numerose compagnie, tra cui figura anche la su citata azienda.
La necessità di nuove proposte e svecchiamento dei franchise storici è stato strettamente legato alla sopravvivenza nella generazione PS4 e Xbox One. Dunque il bisogno di freschezza nei reparti dell’azienda ha rappresentato la base di partenza fondamentale. Testimonianze sono tutt’ora visibili con lo straordinario Monster Hunter World.
L’evoluzione delle intenzioni di Capcom ha portato alla luce numerosi Remake e Remastered di qualità eccelsa, nonché nuove incredibili proposte. Il Resident Evil Showcase avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 Aprile 2021 non è altro che la diretta conseguenza delle novità prima citate. Resident Evil Village, Resident Evil Infinite Darkness e Resident Evil 4 VR sono esempi di come Capcom non solo tenga alla fanbase della serie, ma voglia elevarla a nuovi lidi mai immaginati. I fan sono però pronti ad uno stravolgimento così repentino?
Resident Evil Showcase: Sensualità ed esagerazioni in un villaggio orrorifico
Nella nostra copertura degli ultimi mesi di Resident Evil Village avevamo già parlato dell’ipersessualizzazione di personaggi come Lady Dimitrescu, in modo da farvi ragionare su una questione che per la prima volta Capcom ha sollevato nel mondo dei videogiochi. Il problema si pone nell’istante in cui questi contenuti iniziano a sfociare nell’esagerazione, con preciso intento mediatico.
L’ultimo story trailer di Resident Evil Village mi è parso grottesco e completamente fuori fuoco, alternando sezioni davvero uniche ed interessanti per un horror a delle scelte dark fantasy poco azzeccate. Certe scene, come il taglio alla mano di Ethan Winters e relativa bevuta del sangue da parte della vampira, erano dal mio punto di vista fuori luogo, nonché un modo come altro per caratterizzare un personaggio che tanto potrebbe comunicare se venisse sdoganato dai classici stereotipi.
Tutte le scene del trailer, inoltre, mi hanno donato sentimenti di già visto, che seppur glorificassero una forte ispirazione che ho trovato ben ponderata, comunque hanno lasciato in me sensazioni contrastanti, un misto di stupore e abitudine che non mi ha permesso di godere pienamente delle atmosfere costruite, di cui lodo la splendida riuscita.
Resident Evil Showcase – Infinite Darkness e la CGI di nuova generazione.
La nuova e modernissima espansione delle produzioni Capcom tende spesso ad amplificarsi in esperiementi esterni al mondo videoludico. Parlo ovviamente di opere cinematografiche o seriali, tipicamente live action, pronte a celebrare grandi mondi ed universi narrativi. Il Resident Evil Showcase si è andato ad incentrare anche su queste tematiche.
Sto parlando ovviamente di Resident Evil Infinite Darkness, serie anime in arrivo a luglio con protagonisti Leon Kennedy e Claire Redfield ed una CGI di pregiatissimo livello. Le animazioni sviluppate sono stupefacenti, e l’utilizzo di un’animazione così precisa in campo horror non può che far bene al genere in tutti gli ambiti in cui tende a dipanarsi. Il realismo delle scene e la tensione a fior di pelle non fanno altro che accrescere il mio hype, nonché confermare una teoria che da sempre cerco di decantare.
Infatti la CGI, se utilizzata in un modo così preciso e dettagliato, può essere un mezzo artistico paragonabile al disegno manuale. La computer grafica permette infatti di prendersi qualche concessione maggiore, e risparmiare tempo da investire in altri ambiti di una produzione. D’altro canto però questo Resident Evil Infinite Darkness rischia di essere terribile dal lato della sceneggiatura, che tra Casa Bianca e collegamenti con capitoli non apprezzati potrebbe riportare il brand su un oscuro percorso.
Resident Evil Showcase – Anniversario e VR
Tra tante news e annunci sorprendenti il focus è sempre stato concentrato sui fan, di nuova e vecchia data, mostrando contenuti e collaborazioni per l’anniversario della serie e proponendo un innovativo ritorno con moderne tecnologie. Il Resident Evil Showcase è stata dunque la finestra perfetta per presentare Resident Evil 4 VR, che sembra una nuova direzione verso cui la saga vuole approcciarsi.
Il problema di fondo, però, dal mio punto di vista, sta proprio nella community e nelle fan base, che a quanto pare non sono ancora pronte per cambi così repentini, giudicandoli fin troppo distanti da ciò che in origine l’universo Capcom aveva intenzione di donare ai giocatori. Un gap che già altre serie hanno sperimentato in passato, citando ad esempio Assassin’s Creed o Half Life, con numerose critiche legate alle nuove sponde esplorate.
Il mercato, per evitare di giungere ad una definitiva saturazione, deve obbligatoriamente evolversi, e il peso di questa necessità si sente con rinvii e flop recenti, come successo con Cyberpunk 2077. Siamo nel momento della generazione più delicato, e se Resident Evil Village si presenta come un misto tra classicismo ed innovazioni, lo stesso non si può dire del resto delle produzioni Capcom, completamente votate a nuove strande, che sta approfittando del periodo e vivendo uno dei suoi momenti d’oro.
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