Salve cari e benvenuti FollowHz in questa nuova puntata de “Le Storie del Corvo”!
Nello scorso episodio dedicato al mondo dei vichinghi, avevamo visto come Einarr figlio di Thorbjörn, entrato al servizio di Hrafnkell in qualità di guardiano del suo gregge di pecore, aveva trasgredito gli ordini di non cavalcare per nessuno motivo Freyfaxi, cavallo che il signore di Aðalból aveva consacrato al Dio Freyr, e per questo era stato punito con la morte.
La notizia della tragica fine di Einarr giunse a Hóll dove si trovava Thorbjörn, e questi, prevedibilmente, ne fu molto addolorato.
Poco dopo Thorbjörn prese il suo cavallo, e corse fino ad Aðalból allo scopo di chiedere a Hrafnkell giusto risarcimento per la morte di suo figlio.
Come risposta Hrafnkell affermò di aver ucciso molti uomini oltre a Einarr;
“Devi sapere che non ho mai pagato il tributo in wergild a nessun uomo, eppure la gente è costretta a cercare soddisfazione accontentandosi di risolvere le cose in questo modo.
E tuttavia ammetto di considerare questa mia azione come il peggiore genere di omicidi che io abbia mai commesso fino a ora.
Ma ora dobbiamo rammaricarci di aver parlato troppo, e più di rado dovremmo rimpiangere di aver parlato troppo poco del fatto d’aver parlato molto.
Da parecchio tempo sei mio vicino e ho sentito una forte simpatia per te, e ci siam goduti il favore l’uno dell’altro; e nessuna inezia avrebbe spinto alla più terribile discordia me ed Einarr, se solo non fosse salito in groppa a questo cavallo.
Ma ora devo rimpiangere di aver parlato troppo; e raramente, infatti, dovremmo rimpiangere ciò che diciamo troppo poco di quello che diciamo troppo, e ora mostrerò che considero questo mio atto peggiore di altri che ho compiuto, in quanto rifornirò la tua casa di formaggi in estate e di carne macellata quando verrà l’autunno.
Seguiterò a fare così finché avrai intenzione di mantenere una casa.
Forniremo di beni i tuoi figli e le tue figlie a mie spese, e così daremo loro dote, in modo da rendere desiderabili le loro condizioni.
E di tutte quelle cose che sai possano trovarsi nella mia casa e di cui potresti avere bisogno in futuro, me lo farai sapere, né d’ora in poi mancherai di quelle cose che potrebbero esserti richieste.
Manterrai una dimora finché ne avrai voglia, ma quando ne sarai stanco, verrai da me e io mi prenderò cura di te fino al giorno della tua morte.
Che questa sia la nostra espiazione.
E probabilmente, così potrà sembrarmi, che la maggior parte delle persone dirà a quest’uomo è stato pagato un prezzo adeguatamente alto.”
“Non accetto questa offerta” affermò Thorbjörn “Che proponi dunque?” Disse Hrafnkell . Così parlò Thorbjörn “Voglio che tra di noi venga nominato un giudice.” Hrafnkell rispose: “Allora ti consideri mio pari; la pace tra noi è finita”.
Successivamente Thorbjörn si allontanò e scese lungo Hrafnkelsdalr.
Storie di Vichinghi: l’incontro tra fratelli
Venne a Langarhus, incontrò suo fratello Bjarni e gli riferì di quanto era avvenuto, chiedendogli contemporaneamente di dargli una mano in questa faccenda.
Bjarni rispose affermando che Hrafnkell era di pari rango in questa trattativa; “poiché anche se abbiamo molto denaro a nostra disposizione, non siamo il tipo di gente desiderosa di scatenare una lite con un tale uomo; poiché è vero quel detto che recita: “Conosci una cosa, conosci te stesso!”
Ha intentato azioni legali mettendo in difficoltà molti uomini più potenti di noi; e mi sembra che tu sia stato un po’ a corto di giudizio nel rifiutare un’offerta così buona.
Perciò non avrò nulla a che fare con questa faccenda”.
A quel punto Thorbjörn riempì d’insulti suo fratello affermando che tanto poco disponeva di virilità quanto maggiore era l’affidabilità che gli si poteva riporre.
Così se ne andò via, e i due fratelli si separarono in modo molto poco amichevole.
Non si fermò finché non scese a Leikskálar, dove bussò alla porta e la gente rispose e uscì fuori.
A quel punto Thorbjörn chiese a Sámr di uscire per incontrarlo.
Questi salutò giovialmente il proprio parente e gli chiese di prendere alloggio lì.
Thorbjörn aspettò un po’ prima di dare una risposta completa.
Notando che Thorbjörn era di umore piuttosto cupo, Sámr gli chiese notizie e Thorbjörn gli riferì in proposito dell’uccisione di suo figlio Einarr.
“Non è una buona notizia”, disse Sámr, “se Hrafnkell uccide un uomo”.
Thorbjörn chiede se Sámr avesse intenzione di prestargli qualche aiuto: “poiché tale è la natura del caso, che per quanto l’ucciso mi sia vicino e più caro, il colpo non è stato inferto in alcun modo con intenzioni maligne”.
“Hai cercato di ottenere un risarcimento da Hrafnkell?” Disse Sámr.
Thorbjörn raccontò tutto fedelmente riguardo ciò che era successo tra lui e Hrafnkell e Sámr disse “Mai prima d’ora ho saputo che Hrafnkell facesse un’offerta del genere a un uomo, come questa che ha fatto a te”.
“Ora cavalcherò con te fino ad Aðalból, andremo davanti a Hrafnkell mostrandoci pieni di umiltà, e vediamo se terrà ancora le stesse offerte; e non dubito che si comporterà in modo onorevole al riguardo.”
Così rispose Thorbjörn: “Questo va detto, ovvero che Hrafnkell deciderà di rifiutare, e che ora fare ciò non è mia intenzione più di quanto non lo fosse quando me ne sono andato da lì.
Disse Sámr: “Ben più duro sarà battersi in questioni legali con Hrafnkell “.
Thorbjörn rispose: “Questo è il motivo per cui voi giovani non arrivate mai a nulla, che sussultate per ogni cosa, e mi dà da pensare che nessun uomo ha per parenti dei tali smidollati come li ho io.
A me sembra che un uomo come te si stia mettendo in una posizione di falsità, mostrandosi esperto di legge, pronto a occuparsi di casi insignificanti ma al contempo a rifiutare di interessarsi di uno urgente e serio come questo.
Sarai ampiamente insultato per questo, come, in effetti, meriti, essendo conosciuto come l’uomo più turbolento della nostra stirpe.
E ora vedo come sta andando la faccenda. “
Sámr rispose: “Allora quanto ne uscirai meglio di prima, anche se dovessi occuparmi del caso, e dovessimo rimanere sconfitti entrambi?”
“Sarebbe un grande sollievo per me, se tu decidessi di occupartene, non mi importa come andrebbe a finire in seguito,” rispose Thorbjörn.
“Non avrei alcuna intenzione di occuparmene, ed è solo il legame di parentela che ci lega che mi spinge a farlo” disse Sámr “ma sappi che in te non reputo vi sia alcun tipo di vantaggio per me ”.
Così Sámr gli diede la mano e si incaricò del caso per conto di Thorbjörn.
(Contina questa fantastica storia sui Vichinghi…)
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