Salve a tutti i nostri Retrolovers! Oggi vi parlerò di Squaresoft e di quando era ancora una società indipendente da Enix e soprattutto di quando “sfornava” un capolavoro dopo l’altro e di quando ci regalò due perle come “Xenogears” e “Parasite Eve“
Iniziare un articolo su Squaresoft senza fare un collegamento con Final Fantasy è una bella impresa, ma oggi non vi parlerò di questa leggendaria saga, ma di altro.
Questo straordinario produttore di videogames del sol levante ci ha regalato tantissime perle, alcune rarissime ed emozionanti, altre più commerciali, purtroppo le prime si sono trovate spesso eclissate dalla saga di Cloud / Squall e soci.
Conobbi Squaresoft, grazie alla grandiosa Nintendo e ai suoi primi “Final Fantasy” (cit.strano…) su NES, ma gli diedi giusto una rapida occhiata grazie a mio cugino, purtroppo un gioco del genere avrebbe richiesto più tempo di quanto si darebbe normalmente ad un semplice arcade, quindi passai oltre senza troppo interesse.
Il vero “magic moment” in cui “Final Fantasy” mi catturò realmente, arrivò in seguito, fù come quasi per tutti una vera folgorazione; il settimo episodio e successivamente l’ottavo, due esperienza ludiche che mi spinsero a curiosare, il sesto episodio, ma questa è un’altra storia di cui parleremo in un altro articolo.
Squaresoft, tra il 1995 e il 2000 rilasciò sul mercato una serie di capolavori incredibili, ogni videogioco prodotto era un sogno immaginato per lo schermo della TV, non sbagliava mai un colpo!
Videogiochi con una storia profonda, ambientazioni, sceneggiatura, grafica e un comparto tecnico generale che si presentava dieci anni in anticipo a chiunque altro producesse videogames; la parte grafica era letteralmente da da “spaccamascella” e lasciava senza fiato.
Sony con la sua prima Playstation si assicurò la qualità in esclusiva di questo leggendario marchio, rendendo immediatamente la sua console un sistema “bramato” da chiunque volesse godersi questi capolavori straordinari; la quantità e la qualità di questi videogiochi, almeno per alcuni anni ebbe qualche cosa di incredibile ed assurdo, elevando Squaresoft all’olimpo dei produttori su questa piattaforma.
In questo articolo però vorrei soffermarmi su due videogiochi, che purtroppo non ebbero il successo e l’impatto che avrebbero realmente meritato, mi riferisco a “Xenogears” e a “Parasite Eve“.
Due capolavori che per vari motivi sono sfuggiti al grande pubblico, vediamo perchè e di cosa si trattava.
Xenogears: un J-Rpg inimitabile
Tra l’uscita di “Final Fantasy 7” e poco prima di quella di “Final Fantasy 8“, Squaresoft lavorò e produsse uno dei J-RPG migliori mai creati, un capolavoro assolutamente straordinario: “Xenogears“
Purtroppo questo grande capolavoro subì e soffrì la presenza ingombrante dell’altro grande videogioco in arrivo, atteso da tutti (anche dal sottoscritto), l’ottavo episodio di Final Fantasy.
Final Fantasy contava su un pubblico enorme, spinto dal successo del settimo episodio e da una campagna pubblicitaria martellante, oltre che da numerosi articoli su varie testate.
Questo nascose di fatto la presenza di “Xenogears” uscito nel 1997, pochi mesi prima dell’uscita di “Final Fantasy 8” (nel 1998).
Il più noto J-RPG fece passare totalmente in sordina, eclissando e facendo dimenticare rapidamente il primo in una sorta di guerra fratricida; senza dimenticare un altro dei principali motivi dell’insuccesso di “Xenogears“, ma ci arriveremo tra poco.
La strategia di Squaresoft fù totalmente sbagliata perchè “Xenogears” era qualche cosa di unico ed inarrivabile, si trovarono per le mani una potenziale saga da portare avanti negli anni, ma in quel momento era chiaro che l’ottavo episodio gli avrebbe fruttato ben di più, soprattutto per motivi di diffusione sul mercato.
Nonostante adori e abbia finito “Final Fantasy 8” almeno cinque volte, e abbia finito il 7 altre quattro volte, sono assolutamente certo della straordinaria qualità di questo capolavoro; difficile giudicare quale sia il migliore e un pò come chiedere ad un padre quale è il figlio preferito, ma “Xenogears” non aveva nulla da invidiare agli altri due fratelli, per certi versi ne era superiore, per altri inferiore, ma in assoluto un capolavoro che nulla aveva da invidiare ai più famosi “parenti”.
All’epoca internet non era cosi diffuso, nonostante lo usassi da un bel pò, le notizie le ricercavo principalmente sulle riviste del settore e nello specifico lessi la recensione di “Xenogears” su PSM; ne restai affascinato, soprattutto perchè il gioco presentava numerose scene in perfetto stile OAV / Anime (tra l’altro disegnate dai creatori di Neon Genesis Evengelion)
essendo appassionato di Manga&OAV era un’occasione irripetibile!
Inoltre la storia parlava di Mech, altra grande passione, non potevo perderlo.
I motivi di un’uscita in sordina
Abbiamo accennato ad alcuni dei motivi che spinsero Squaresoft a non puntare su questo titolo, ma ce ne furono altri ancora più rilevanti.
Squaresoft visti i temi decisamente forti e scabrosi evitò di farlo uscire in Europa, ma solo in USA e Giappone, questo impedì una discreta diffusione del gioco in Europa, anche se ci arrivo, ma solo d’importazione.
CD in mano, accesa la Playstation, il consueto jingle.
Il caricamento e dopo pochi secondi si veniva trasportati immediatamente in un mondo fantascientifico e grazie alla fantastica introduzione OAV ci si trovava immediatamente tra Mech, personaggi straordinari e una quantità di temi che richiederebbero un libro per essere descritti (cit. Xenogears PERFECT WORKS).
In questo J-RPG ci si ritroverà ad affrontare temi come la religione, la morte, lo scontro tra il proprio io e la nostra doppia personalità, la violenza, lo sfruttamento e la sperimentazione sugli essere umani ad opera di una civiltà “eletta”, il sesso….e molto altro.
Tutti tabù e temi estremamente complessi da affrontare, almeno da chi si occupa di controllare e censurare i videogiochi, potete ben capire quanto fosse complesso proporre sul mercato un’opera di tale forza e cosi adulta.
Purtroppo i videogiochi erano ancora “troppo” associati ad un pubblico giovane ed adolescente, quindi troppo pericolosi per essere proposti con questi argomenti, ma l’assurdo in tutto ciò è che al cinema ed in TV era possibile vedere qualsiasi genere di nefandezza, mentre in questo gioco argomenti cosi duri e difficili da affrontare erano narrati in maniera magistrale.
Una persona dotata di intelletto avrebbe colto e capito perfettamente il background di questo prodotto, ma tant’è per questi motivi, e gli altri segnalati in precedenza, non ci permisero di goderne a pieno: se fosse avvenuto, magari oggi staremmo giocando Xenogears Episodio 8 su Playstation 4 (battuta a parte, il gioco era concepito come una lunga opera divisa in tanti episodi, una sorta di saga).
Vivere Xenogears
I personaggi sono caratterizzati in maniera magistrale, gli scenari vari e molto belli, la storia un vero libro sapientemente trasportato all’interno di un videogioco.
Le modalità di gioco riprendevano i classici canoni di Squaresoft, worldmap ove muoversi, incontri casuali, storyline alternata a boss e via cosi; di fatto tutto quello che ci potevamo aspettare da questo tipo di prodotto.
I personaggi progredivano come in tutti i J-Rpg, raggiunto un certo punteggio d’esperienza si saliva di livello e le relative caratteristiche miglioravano; ogni PG aveva determinate peculiarità e le statistiche erano legate ad esse.
Visivamente è un gioco delizioso; personaggi e scenari si presentano in 2D, disegnati come dei manga su ambienti 3D, il dialogo tra i personaggi avviene tramite didascalie, mentre la mappa di gioco si presentava in 3D.
La possibilità di giocare combattendo con le classiche modalità a turni dei J-RPG dell’epoca, ma aggiungendo una modalità di combo da livellare e infine poter combattere utilizzando a dei Mech aveva creato un mix incredibilmente straordinario ed efficace.
L’unico “difetto” di questo gioco è di fatto l’essere stato troppo ambizioso e aver costretto Squaresoft a tagliarne tutta la seconda parte.
Il gioco era venduto su due CD; il primo era stato sviluppato completamente rendendo la prima parte di gioco giocabile in circa 60-70 ore, mentre il secondo CD era stato tagliato per problemi di budget e tempi, riducendolo a brevi sessioni di gioco alternate a una sorta di book digitale in cui venivano narrati gli eventi, un vero peccato.
I problemi di budget, tempistiche erano poi legate alla produzione di FF8 che aveva assorbito gran parte delle risorse all’epoca…..almeno si vocifera.
Inutile parlare oltre di questo capolavoro, secondo me, si tratta del miglior J-Rpg di sempre (o quasi), posso solo consigliarvi di cercare questo capolavoro e di giocarlo, giocarlo e godervelo.
Oggi è disponibile anche sullo store Sony in USA ed è giocabile sulla Playstation Vita (accedendo con un account USA).
Non ve ne pentirete….ultima cosa “Xenoblade” e i vari giochi della serie Xeno virati su Nintendo, sono nati da una parte dei creatori di “Xenogears” e dell’altra straordinaria saga di Square, “Xenosaga”.
Parasite Eve: un A-Rpg emozionante
L’altra perla di Square di cui vi volevo parlare è lo splendido “Parasite Eve“, guarda caso, anch’esso, non arrivò in Europa ufficialmente (Parasite Eve è arrivato ufficialmente in Italia ed Europa dal secondo episodio).
Come spesso capitava, scoprì della sua esistenza grazie ad alcune riviste del settore.
La prima volta che ci giocai restai basito dall’impatto grafico / visivo, le scene in FMV (full motion video) erano di una rara bellezza, rendering 3D incredibili che non avevano nulla da invidiare alla computer grafica usata nel cinema.
Chiaramente l’effetto “wow” di questi giochi mi predisponeva a volerlo giocare e vedere sino alla sua conclusione.
Parasite eve non è un J-RPG, ma un Action con pizzichi di RPG, un pò survival, un pò horror.
Ci troveremo avvolti in un’altra storia forte e matura tra i palazzi di New York, in un gioco in cui il perfetto mix tra paranormale, reale e avventuroso è straordinario.
Che grafica!
Graficamente il gioco è bellissimo, si presenta con i personaggi e i nemici in 3D, mentre gli scenari di gioco saranno dei fondali 2D, che visivamente appariranno come un “finto / simulato” 3D pre renderizzato, esattamente come Final Fantasy.
La crescita del personaggio è in perfetto stile RPG e in più è anche possibile dedicarsi allo sviluppo e al crafting delle armi.
Aya livellerà e acquisirà sempre più poteri e migliorandone le sue caratteristiche.
Il gioco è piuttosto breve, si concluderà in circa 12-13 ore, ma terminato vi sarà possibile iniziarlo nuovamente con alcuni dei benefici ottenuti nella prima partita, aggiungendo anche una nuova aree dedicata quasi esclusivamente ai combattimenti di livello alto.
La modalità di gioco e dei combattimenti si rivela molto interessante, come una strana variante dei classici sistemi a turni tanto in voga all’ epoca, che personalmente amo ancora oggi più di modalità più evolute.
Alla fine ci troveremo davanti ad un mix equilibrato tra elementi Rpg, elementi Action, un pizzico di “Resident Evil” e “Silent Hill”, una spruzzata dei tocchi “Squaresoft”.
Riusciremo ad aiutare la bella Aya Brea a risolvere il mistero dietro a questo capolavoro?
“Parasite Eve” è un altro di quei must che vanno giocati e provati ancora oggi, la qualità del prodotto e la magnificenza della storia non ci farà infastidire di un reparto tecnico che oramai ha più di 20 anni, ma che appare come un vecchio film in bianco e nero senza effetti speciali.
Non per questo il film sarà meno bello, anzi forse lo renderà più interessante e meno “copia ed incolla” di quello che vediamo purtroppo spesso.
Non voglio spoilerare troppo la storia, perchè rispetto a “Xenogears” che è un’esperienza lunga, lunghissima con centinaia di avvenimenti e situazioni, “Parasite Eve” vi farà vivere una splendida sceneggiatura, simile ad un film ed è davvero un peccato anticiparvi quello che vedrete, ma credetemi provatelo ne varrà davvero la pena!
Fortunatamente, almeno per “Parasite Eve“, qualche speranza di vedere un nuovo gioco resta ed è possibile, vedremo nei prossimi mesi ed anni, qualche cosa pare si stia muovendo.
Chiudo questo articolo, ringraziandovi nuovamente per l’attenzione e consigliandovi assolutamente di riscoprire queste due preziose perle che ancora oggi sono due capolavori assoluti; gli anni trascorsi non li hanno invecchiati assolutamente.
Dopo averli giocati capirete il motivo per cui ogni nuova uscita di Squaresoft fosse attesa come oggi aspettiamo i giochi di Hideo Kojima altro genio del settore.
Ci risentiamo presto con un altro articolo ed altre chicche preziose, spero davvero di aver riacceso in tutti voi tanti ricordi e momenti della vostra e nostra infanzia.
Al prossimo articolo Giorgio “Joyrayd”