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La storia che proponiamo oggi, dopo il lungo periodo di pausa, parte da un gioco uscito tra la metà di agosto su Nintendo Switch e ottobre del 2020 per PS4, Xbox One e su Steam ed Epic Games Store , uno splendido action adventure ambientato nell’antica India dove il giocatore si trova a impersonare Raji, giovanissima artista circense che suo malgrado si trova a dover combattere contro i demoni che, dopo secoli di prigionia ad opera del Signore Shiva, hanno rapito il fratellino Golu e minacciano di portare distruzione e morte nel mondo degli umani.
Come è facilmente intuibile, il piccolo studio di sviluppo autore di Raji, An Ancient Epic, Nodding Heads Games (composto solamente tredici membri), ha tratto a piene mani dal ricchissimo corpus di leggende e fiabe della mitologia indiana e balinese, tra tutti vengono citati il Rāmāyaṇa e il Mahābhārata, monumentali poemi epici della letteratura induista e considerati tra i più lunghi testi della letteratura mondiale.
Un titolo che, pur non avendo (ancora) ottenuto un grandissimo successo di pubblico, si sta tuttavia facendo notare per alcuni elementi di notevole interesse come i dialoghi delle divinità Durga e Vishnù nel corso del gameplay, facendo immergere il giocatore nel vivo della serie di prove che Raji deve affrontare prima di poter riabbracciare il fratellino.
Come omaggio a questo lavoro di debutto del piccolo ma intrepido manipolo di sviluppatori indiani, si parlerà dunque di alcuni dei racconti che hanno ispirato il loro lavoro, racconti di Dei e eroi che hanno accompagnato lo sviluppo delle civiltà nate nella terra dei grandi fiumi, delle montagne più alte del mondo e delle giungle infestate da spiriti, demoni e belve feroci (qualcuno ha detto Mowgli?)
RAJI: Senza ulteriori indugi, cominciamo.
Tante sono le diverse versioni che la tradizione indiana ha elaborato riguardo l’origine del mondo, alcune delle più celebri sono narrate in testi come le raccolte del Rigveda (gli inni dei Veda o “della conoscenza”), delle Upaniṣad e dei Purāṇa.
Il Rigveda, contenente anche una parte delle Upaniṣad, comprende dieci libri o “mandala” ognuno composto da un numero variabile di inni sacri, di questi il decimo arriva a contenerne ben 191.
L’inno 129 descrive il periodo degli inizi come caratterizzato da abissi di acque primordiali da cui emerse un “germe universale” o uovo d’oro, dal quale vennero fuori il fuoco e l’incarnazione dello spirito supremo del cosmo, padre e signore di tutto ciò che esiste, terra, cielo, oceani ed esseri senzienti.
In un altro inno, detto Purusha Sukta viene riportata la versione dove il mondo completa la propria formazione attraverso l’autosacrificio di un essere primordiale, una specie “uomo cosmico” contenente entro di sé tutti gli elementi costituenti l’universo materiale, il genere umano e il divino, tutti e tre interconnessi e infine resi liberi di manifestarsi liberamente dando modo alla realtà di potersi manifestare.
Un sacrificio questo, che permette la nascita degli astri, del Cielo, della Terra, degli animali, perfino della musica e della struttura della società.
Così recitano i versi 8, 9, 12, 13 e 14 dell’inno:
“Da questo grande sacrificio vennero raccolti grasso, burro e latte,
da qui ebbero origine le creature dell’aria, e gli animali della selva e quelli domestici.
Da questo grande sacrificio nacquero inni e melodie;
da qui vennero le varie forme metriche;
da qui vennero le formule per compiere i sacrifici.
[…]
La sua bocca divenne il brahmino, entrambe le sue braccia il principe guerriero
Le gambe il comune uomo che vive esercitando un mestiere,
Dai sui piedi venne l’umile servo.
La Luna venne generata dalla sua mente, dai suo occhi poté
nascere il Sole.
Dalla sua bocca vennero Indra e Agni.
e dal suo alito fu generato il Vento.
Dal suo ombelico venne l’Aria, dalla testa si dispiegò il Cielo,
dai pieno la Terra e dalle orecchie i quattro punti cardinali.
Così furono ordinati i mondi.”
(continua…)
(Immagini tratte da GameZine e rubhen925
Fonti scritte tratte da: Raimon Pannikar, I Veda. Mantramañjarî. Testi fondamentali della rivelazione vedica, 2 voll., Rizzoli (BUR), Milano 2001. Ed. orig. The Vedic Experience. Mantramâñjarî. An Anthology of theVedas for Modern Man and Contemporary Celebration, University of California-DLT, Berkeley-London 1977.
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