Bentornati cari FollowHz,

State pronti per esplorare l’ignoto!

Il brand Monster Hunter ritorna con un grande nuovo capitolo, Monster Hunter Rise, i cui contenuti riflettono i desideri di neofiti e fan accaniti.

In questa sede ammetto una delle mie colpe, non sono mai riuscito ad approfondire come si deve il brand di Monster Hunter. La saga imbastita da Capcom è sempre stata proibitiva dal mio punto di vista, impedendo a nuovi giocatori di entrare in quella cerchia di utenti esperti che avevano sperimentato le prime declinazioni di questo action.

Monster Hunter World avrebbe rappresentato un primo passo, punto focale da cui far nascere enormi community in grado di accettare qualsiasi utente, per concludere questo percorso in un prodotto nostalgico ma allo stesso tempo innovativo, che prende il titolo di Monster Hunter Rise. Una produzione che ricalca le atmosfere del giappone feudale, molto di moda in questo periodo, per dar vita ad un mondo vario e profondamente letale.

Infatti, nonostante l’introduzione e i due tutorial della demo siano ampiamente esplicativi, Monster Hunter Rise risulta complesso, necessitando una lunga analisi che solo in sede di gioco completo risulterà possibile. Un’idea che però non deve sminuire questa prova offerta ai giocatori, già di per se ricca di spunti per essere introdotti ad uno splendido mondo. Inoltre, se volete già mettere le mani sulla prenotazione di Monster Hunter Rise, non vi resta che aprire questo link e fiondarvi per l’acquistro.

Monster Hunter Rise: Tradizione e Modernità

Monster Hunter Rise

La demo di Monster Hunter Rise non permette di affrontare parti sostanziali della componente narrativa del videogioco, ma nonostante questo introduce ad alcuni primi accenni di quella che in gergo viene definita come Lore. Ci troviamo in un mondo dalle sembianze assolutamente orientali, che tra abiti avvenenti e armature da guerra nipponiche mostra al giocatore le basi per una solida trama.

Avventurandosi nella grande landa messa a disposizione, è possibile analizzare territori e componenti architettoniche particolarmente insolite. Vi sarà possibile esplorare templi abbandonati, villaggi in via di costruzione lasciati marcire e lande forestali intriganti. Il tutto per far presagire una predominanza dei mostri sugli umani, costringendo quest’ultimi ad una ritirata che sarà presto spiegata in occasione del gioco completo.

Seppur sia a conoscenza della poca profondità narrativa che i vari capitoli hanno da sempre ostentato, la mia speranza è che l’intervento di Nintendo nella produzione possa aver reso Monster Hunter Rise molto più affascinante sotto questo punto di vista, scacciando una delle più pesanti mancanza possedute dalla saga.

Monster Hunter Rise: Il Miracolo dell’Esperto

Monster Hunter Rise

Monster Hunter Rise sfonda una delle barriere e dei luoghi comuni che da sempre attanagliavano la Nintendo Switch, mettendo in risalto un comparto grafico di prim’ordine, splendido alla vista e miracoloso in fatto di fluidità. Il livello di dettaglio e profondità è eccezionale, al netto di aree esplorabili ridotte ma non prive di contenuti.

Infatti lo sviluppo di mappa e macroaree è assolutamente verticale, ideologizzando un’ascesa inaspetatta. Il tutto è stato costruito per dar lustro ad alcune nuove meccaniche, di cui di qui a poco approfondiremo le caratteristiche.

Vorrei concludere questa sezione ribadendo come Capcom sia riuscita a far crollare molte delle convinzioni dell’utenza, e direi quasi di annulare la possibilità di una Nintendo Switch Pro. I ragazzi responsabili del progetto dovrebbe fare scuola a tanti sviluppatori, che più per pigrizia hanno messo in moto operazioni di pulizia su texture e grafica ormai datati.

Monster Hunter Rise: La caccia è aperta

Monster Hunter Rise

In cosa consiste dunque questo Monster Hunter Rise? Tante possono essere le etichette affibbiabili a questo prodotto. Action puro, Strategico e Gestionale, GDR e a tratti simulativo di una realistica finzione. In realtà c’è un solo modo con cui esprimere la splendida opera dei ragazzi di Capcom, ovvero parlando di gioco di caccia nudo e crudo. L’esperienza donata al giocatore si basa su una lenta ma immediata progressione, che rende ciascuna run molto più lenta rispetto alle aspettative.

Affrontare a muso duro una creatura come un Mizutsune è follia pura, a meno che non siate stati forgiati dalle lande profonde di prodotti hardcore. Di conseguenza il gioco mette a disposizione una serie di meccaniche in grado di rendere bilanciato l’avanzamento verso il punto di arrivo conclusivo. Prima fra tutti l’utilizzo della Fauna Endemica, ovvero un espediente di interazione ambientale che ci permetterà di ottenere punti salute, stamina o altre speciali condizioni.

Di vitale importanza i compagni che ci accompagneranno, le cui connotazioni animalesche li rendono fedeli aiutanti in un’universo senza speranza. Ho trovato i Felyne e Canyne un interessante mezzo da approfondire, che purtroppo viene male chiarito dal prodotto in se. Un’elemento che impregna anche le due nuove aggiunte di gameplay, i L’Insetto Filo e Il Cavalca Wyvern, entrambi celati sotto un’aura di semplicità nascondendo molti più segreti del previsto.

In se dunque Monster Hunter Rise possiede le caratteristiche per divenire un nuovo must have del mercato, riuscendo forse a raggiungere vette inseplorate. Che diventi un successo o meno, sta di fatto che una semplice demo sia stata in grado di ottenere ampi risultati, tra cui nuovi fan in arrivo, un Nintendo Eshop in crash e una rivalsa sulla concorrenza. Non ci resta dunque che attendere il 26 Marzo 2021, in cui cacciare nuove creature inaspettate.

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