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Blackwidow, tastiera meccanica targata Razer, è un must have per tuti i gamer da PC che vogliono reattività e prestazioni di alto livello uniti ad un feeling eccezionale.

Come ogni tastiera da gaming che si rispetti, ha tutto il suo comparto luminoso (n.d.r. le lucine fanno andare più veloce, è risaputo), un design funzionale per il cable management e la modalità gaming.

Blackwidow: unboxing

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Ancora prima dell’acquisto si nota una scatola all’insegna della perfezione.
Classica colorazione nero/verde di Razer con in primo piano la tastiera, le frecce direzionali sono aperte in modo da testare il feeling prima dell’acquisto e il modello è scritto in colorazione olografica.

Sul retro troviamo le principali caratteristiche di questa tastiera come: switch meccanici Razer, tasti completamente personalizzabili con effetti luminosi e macro, tecnologia anti-ghosting per il tastierino numerico e una memoria interna per mantenere salvati profili e settaggi della tastiera; tutto questo con 2 anni di garanzia inclusa e la qualità Razer.

Aperta la scatola avremmo subito in primo piano la Blackwidow, sul retro del coperchio della scatola troviamo una sacca con all’interno: una lettera prestampata da parte di Min-Liang Tan, Co-fondatore, CEO e Creative Director di Razer, un libricino con una guida iniziale in tutte le lingue, eccetto l’Italiano, e degli sticker Razer che volendo si possono utilizzare sulla tastiera o ovunque si voglia.

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Arriva il momento di prendere la tastiera, sono subito stato colpito dal non indifferente peso che mi da un senso di robustezza che mi rassicura non poco, noto che il piedino è doppio per permettere tre livelli di inclinazione della tastiera e apprezzo molto il corpo totalmente nero.

Il cavo USB è telato per essere resistente e il connettore è coperto da un cappuccio in gomma; sotto la tastiera è presente un binario dove far passare il cavo, il quale può uscire dai lati o dal posteriore.

Poggiandola sulla scrivania si nota subito un’ottima configurazione dei tasti e il suono alla pressione di questi ultimi, tipico delle tastiere meccaniche di ottima fattura.

Piccola digressione sui tasti meccanici: a differenza delle tastiere a membrana, che solitamente non riescono a leggere più di 5 tasti contemporaneamente e sono molto limitate nella reattività, la tastiera meccanica riconosce ogni singolo tasto e possiede una reattività senza paragoni, inoltre, gli switch meccanici sono più durevoli rispetto al meccanismo a forbice delle tastiere a membrana.

Blackwidow: prima accensione

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Una volta constatata l’ottima fattura della Blackwidow (n.d.r. nome a mio parere bellissimo) ed averla connessa al PC, parte subito l’installazione di due software: Razer Synapse e Razer Cortex.

Razer Synapse è un programma che permette di modificare ogni singola impostazione della tastiera in modo mai visto prima: oltre a personalizzare gli effetti luminosi è possibile addirittura rimappare ogni singolo tasto se, ad esempio, invece del layout QWERTY  ne servisse un altro; ovviamente c’è la possibilità di programmare una serie di macro personalizzate.

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Razer Cortex, invece, è il programma per gestire al meglio i giochi, oltre a consigliare ed eventualmente applicare le migliori impostazioni grafiche a seconda della priorità che si dà alla qualità o alle prestazioni, permette di scegliere una serie di processi da sospendere durante mentre giochiamo per dare più risorse di calcolo al titolo in esecuzione piuttosto che ad applicazioni non essenziali in fase di gioco.

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Utilizzando questa tastiera si nota subito un feedback ed una risposta migliore dei tasti.
Oltre ad una migliore performance durante il gaming, è ottima anche per la produttività rendendo infatti più rapida anche la scrittura e la creazione di contenuti multimediali.

Blackwidow: la tastiera perfetta

La Blackwidow non sarà la tastiera più recente sul mercato, ma ha un set di applicativi associati ottimi e le giuste caratteristiche che la rendono unica.

Ha la sua personalità e si ritaglia il suo ruolo nel vostro setup senza rubare la scena a nient’altro regalando equilibrio e armonia alla postazione.

Dopo un uso massivo e diversificato utilizzo non da nessun segno di cedimento, i tasti non hanno nessun tipo di problema e durante le sessioni di gaming, anche le più concitate, ho notato un netto miglioramento delle prestazioni.

Le mani scorrono facilmente lungo tutta la scocca del dispositivo e ogni tasto è facilmente raggiungibile inoltre, essendo leggermente curvata all’interno, non stanca utilizzarla e soprattutto è molto comoda anche per periodi prolungati di utilizzo.

Ottima la game mode, modalità attivabile che permette di disattivare eventuali tasti o combinazioni come, ad esempio, il tasto Windows: in questo modo anche se premuto inavvertitamente non interromperà la sessione di gioco in corso.

Un’altra funzione utilissima dal potenziale enorme è l’Hypershift, funzione che ti permette di assegnare un’azione specifica alla pressione prolungata di un dato tasto, ad esempio potremmo decidere che, alla pressione prolungata del tasto SHIFT si attivi in automatico il BLOC MAIUSC o si ingrandisce l’immagine o mille altre funzioni. Scommetto che i creator apprezzeranno questa possibilità.

Blackwidow: pareri personali

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La tastiera Blackwidow, come già detto, ha un nome che le rende giustizia, inoltre riesce ad avere allo stesso tempo un design elegante ed accattivante, con il corpo total black ma che all’interno nasconde mille colori e sfumature.

Il feeling nell’utilizzo mi ha sorpreso positivamente, uso tastiere da quando ho iniziato a camminare, forse anche prima, e non ho mai provato una tastiera che mi si addicesse bene come questa, la Blackwidow ha la grandezza giusta per evitare che le mani si sovrappongano durante la scrittura e, in termini di risposta, non ha nessun eguali: tra pressione e output visivo non c’è ritardo e anche in game la risposta è nettamente più veloce.

Non stanca in nessun modo utilizzarla e la pressione dei tasti è netta ma comoda, gli switch verdi Razer sono sempre stati una garanzia.

Sto ancora esplorando tutte le sue funzionalità ed opzioni di personalizzazione che con i giochi di luce è in grado di offrire.
Devo dire che ne ha uno per ogni situazione, inoltre, sovrapponendone alcuni grazie alle impostazioni avanzate di Razer Chroma, si possono ottenere milioni di diverse possibili configurazioni luminose, eventualmente anche tasto per tasto.

Sono estremamente soddisfatto sotto ogni singolo aspetto, penso che questa sarà la mia tastiera da qui a quando smetterà di funzionare, difficilmente troverò una tastiera altrettanto affine a me.

In conclusione, non posso che consigliarla a tutti voi. Con la tastiera appena descritta ho scritto questa intera recensione e ho le dita che vanno ancora a razzo e non sono per niente affaticate, quindi se cliccate QUI potrete acquistarla e soprattutto sostenere 4GameHz.

Cosa ne pensate?

La tastiera Blackwidow soddisfa le vostre esigenze?

Preferite le tastiere meccaniche o a membrana?

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