Bentornati cari FollowHz,
State pronti per esplorare l’ignoto!!!
Dopo essere entrato nella storia dei videogiochi con il suo Master Chief, Marcus Letho si imbarca in Disintegration, indie protagonista di questa recensione. La sua eccezionale abilitร nello sviluppo dei videogiochi FPS รจ osservabile in questo nuovo prodotto, che riesce nell’intento di donare divertimento chiedendo poche pretese al giocatore, merce piรน unica che rara di questi tempi, data l’enorme presenza sul mercato di trame drammatiche o di complessi intrecci narrativi.
Il nocciolo del videogioco si basa sull’unire lo Sparatutto in prima persona con una forte componente strategica, che ci vedrร comandare delle truppe robotiche in un enorme campo di battaglia, supportando il loro operato sfruttando il vostro โGravicicloโ, la macchina da guerra con cui seminare devastazione contro gli avversari.
Oggi ci soffermeremo sulla trama di questo entusiasmante videogioco, comprendendone pregi e difetti, senza dimenticare un lato tecnico di cui evidenzieremo gli elementi principali.
Integrazione e Disintegrazione
In un mondo distrutto per colpa dell’inquinamento portato avanti dagli esseri umani, l’unico scoglio per la sopravvivenza della nostra razza risiede nell’Integrazione, ovvero nell’inserire il cervello di ogni individuo in robot senzienti, in modo da fortificare ogni essere vivente e permettergli di sopravvivere su una Terra completamente rovinata. Una soluzione che verrร immediatamente sfruttata da crudeli associazioni, volte alla formazione di un esercito indistruttibile, i cui soldati sono definiti dai ribelli come โOcchi Rossiโ, dato il colore delle loro inquietanti pupille.
Il nostro protagonista, Romen, รจ una celebritร che si รจ prestata all’Integrazione per pubblicizzarne il processo, anche se ben presto inizierร a comprendere i malvagi scopi dietro a questa apparente salvezza. Infatti, in un incipit in medias res, saremo costretti alla fuga insieme a tanti altri ribelli, sottraendoci dalla terribile trasformazione in burattini senza libero arbitrio. Inizierร cosรฌ un lungo viaggio dedito a smantellare questo disumano avvenimento, che tra aiuti garantiti da Waggoner, capo dei ribelli, e potenziamenti inaspettati, garantirร una godibile esperienza.
Arrivato alla quarta missione posso affermare che la narrativa di Disintegration rappresenta una ventata d’aria fresca nel medium, in quanto finalmente si puรฒ riscoprire la gioia dell’action cinematografico, che rinuncia a storie complesse e tristi finali, puntando verso la spettacolaritร e su semplici messaggi, inculcati con forza nella mente del giocatore. L’appartenenza del gioco al genere indie non sorprende affatto, dato che durante l’avventura si possono notare le poche pretese che il gioco richiede per essere goduto appieno. Un fattore si puรฒ tranquillamente tradurre in un’immediatezza che inserisce il giocatore in partita,senza colossali caricamenti o lunghe schermate cinematografiche, proseguendo la trama senza troppe cutscene.
Real Time Strategy….in un mondo frenetico
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Uno dei punti focali di Disintegration risiede nel comparto strategico che imbastisce il gameplay FPS. Gli ordini che potremo comunicare alla nostra squadra sono pochi ma intuitivi, permettendo un grado di complessitร che si adegua all’abilitร del giocatore. Il tutto funzionerebbe alla perfezione se non fosse per un intelligenza artificiale degli alleati che lascia a desiderare. Spesso osserveremo un loro comportamento avventato e poco controllabile, che potrร essere spezzato unicamente posizionando le truppe in zone da noi indicate, il che non si tradurrร in una protezione dietro coperture o un’attenzione agli spostamenti dei nemici, favorendo una staticitร davvero frustrante.
A salvare la situazione c’รจ un gunplay tutto da scoprire, che risulta appagante e sorprende in ogni sua forma, data la varietร di armi ed avversari su cui scaricare la nostra ira. Inoltre saremo accompagnati da un mondo di gioco frenetico e ricchissimo di nemici, che vi constringerร a studiare bene la situazione prima di gettarvi nella mischia, poichรฉ basteranno dei colpi ben assestati per ridurre le vostre probabilitร di sopravvivenza ad infime percentuali.
Si delinea cosรฌ un ecosistema ben preciso, che in Disintegration vi vedrร attenti ad alternare le fasi strategiche a quelle di shooting sfrenato, in modo da portare a termine i vari obiettivi prefissati. Riguardo proprio le missioni presenti in gioco, esse si svolgeranno in aree molto ampie e completamente esplorabili, un elemento essenziale per trovare i chip di potenziamento necessari a sbloccare nuove abilitร in un sistema poco profondo ma ampiamente funzionale. Un โfinto open-worldโ che risulta in alcuni momenti monotono e ripetitivo, data la poca varietร di ambientazioni nelle quali tesseremo le sorti del nostro team.
L’occhio vuole la sua parte
Sia nei vari livelli che Disintegration offre, sia nell’hub principale in cui potremo muoverci tra una missione e l’altra, la resa grafica risulta soddisfacente, in quanto l’occhio puรฒ godere di un realismo ben sviluppato e che non annoia nonostante la ripetitivitร degli ambienti principali. Protagonisti ed Antagonisti riescono ad esprimersi nel migliore dei modi, dato che i movimenti dei personaggi sono fluidi e ne permettono un’accattivante caratterizzazione, dato che ogni comprimario esprimerร le proprie sensazioni con movenze precise ed efficaci.
Purtroppo perรฒ ad elementi a schermo ben riusciti, si affiancano dei dettagli molto evidenti che fanno storcere il naso irrimediabilemente. Cosรฌ ad esempio ci potremo trovare di fronte a dei ribelli da salvare tutti uguali tra loro, a degli edifici copia incollati tra una scena e l’altra, e ad un livello di dettagli generale che appare scarno e privo di profonditร . Un vero peccato, data l’incredibile abilitร che questi sviluppatori possiedono, ma che รจ stata sfruttata per mantenere stabili le prestazioni del gioco, dato che su PS4 base ha girato senza troppi cali di frame.
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