Bentornati cari Followhz,
State pronti per esplorare l’ignoto!!!
La Fotografia è un tema ampio, che viene spesso esplorato sfruttando punti di vista completamente diversi, addentrandoci spesso e volentieri anche nell’universo nerd, ricco di possibili ispirazioni per composizione fotografiche molto particolareggiate.
Quando però la dimensione di questa meravigliosa passione passa dall’attuale realtà al mondo virtuale dei videogiochi, possiamo ben comprendere come la scelta si possa tradurre in incredibile genialità mai vista.
Proprio la seguente proposta è stata da sempre presentata al pubblico da Emanuele Bresciani, un ragazzo che lavora a Bergamo e che ha unito la sua piacevole passione per i videogiochi con il grande talento, diventando uno degli esponenti italiani della Virtual Photography.
Recentemente i suoi lavori sono stati inseriti in una mostra al Museo di Luzzana di Bergamo, un enorme risultato che ci permette di comprendere l’incredibile abilità di Emanuele nell’immortalare le scene più importanti dei suoi videogiochi preferiti.
Ecco a voi l’intervista gentilmente concessaci dal buon Emanuele Bresciani, arricchita da alcuni suoi lavori. Buona lettura!!!
Salve Emanuele. Prima di cominciare, volevamo ringraziarti per aver deciso di partecipare alla nostra intervista. Senza ulteriori indugi, addentriamoci un po’ nella tua incredibile passione. Come e quando è nata l’idea di creare Virtual Photography?
Ciao, grazie a voi per ospitarmi sulle Vostre pagine. La Virtual Photography nasce nel 2009 sul sull’allora famosissimo Forum americano NEOGAF. Nel 2010 sono stato il primo italiano e la seconda persona al mondo ad aprire un sito dedicato alla Virtual Photography, che ai tempi si chiamava “Screenshotting” o “Screen Archery”. Fondamentalmente, da quando i videogiochi hanno introdotto nel loro software il cosiddetto “Photo Mode” io mi sono dedicato alla VP, quindi diciamo che ho iniziato su Playstation 3 con una certa regolarità, e su Playstation 4 con una certa qualità. L’idea di osare chiedere ad un museo di ospitare le mie foto è molto recente, nel 2019, quando ho visto che avevo raggiunto risultati che, secondo me, nessun’altro stava raggiungendo.
Recentemente hai messo in atto una mostra in cui esporre le creazioni sviluppate di recente. Prima di concentrarti su questo progetto, avevi già in mente il target verso cui rivolgerti?
Quando ho chiesto al museo di Luzzana (Bergamo) se fosse interessato ad esporre i miei lavori ho dovuto superare parecchi esami di ammissione, quindi devo dare atto ai curatori del Museo incluso il Dr. Bruno Ghislandi di avere avuto una mentalità molto aperta nel guardare ed accettare le mie opere. Io avevo esposto precedentemente anche alla Milan Games Week ma ovviamente il target di un museo è molto più vario di quello della Gamesweek. E’ stato eccitante ed emozionante parlare della bellezza dei videogiochi a persone che ne sapevano poco o nulla, e fin dal principio era una delle cose che mi dava più adrenalina, pensando a tutto il progetto.
Quali sono i personaggi che preferisci immortalare? La scelta si incentra su motivazioni tecniche o semplice gusto personale?
Non ho soggetti “preferiti” quando scatto le mie foto. Se vedo a schermo una scena che mi emoziona, io la “congelo” con il photo mode e cerco di trasmettere allo spettatore quella stessa emozione. Il fatto che ho 10 anni di vantaggio rispetto ai ragazzi che si avvicinano oggi alla Virtual Photography è importante, perché so quali immagini sono banali, già viste, ripetitive, poco ispirate, e so chiedere a me stesso sempre di più, sempre meglio.
Il panorama di prossime uscite del 2020 è molto vasto e ricco di idee tutte diverse tra di loro. Secondo te tra i titoli che verranno pubblicati quest’anno ce ne sarà qualcuno che potrebbe risvegliare la tua ispirazione fotografica?
Qualsiasi gioco dotato di photo mode ha la mia massima attenzione. E ci rimango sempre malissimo quando giochi tripla A come Death Stranding non l’hanno in dote. Ovviamente, The Last Of Us 2 per quest’anno è in cima alle mie attese.
Per creare i tuoi scatti ti affidi principalmente alle possibilità offerte dagli sviluppatori all’interno del loro videogioco oppure sfrutti altri programmi esterni?
Su console, la Virtual Photography è possibile solo con i giochi dotati di Photo Mode. Ci sarebbe la possibilità di fare screen capture rimuovendo l’HUD di gioco, ma la customizzazione della telecamera è sempre minima ed i risultati sarebbero poco diversi dallo schiacciare il tasto Share a caso. Su PC invece, con specifici hack o mod è possibile sganciarsi dalla telecamera principale del gioco e fare della buona VP. Inoltre, chi possiede schede Nvidia/GeForce ha anche a disposizione una app che si chiama Ansel che funziona da photo mode per tutti i giochi compatibili
Allontanandoci per un momento dai tuoi capolavori, ci sono saghe videoludiche che effettivamente ti sono rimaste nel cuore?
Certo. Fai conto che ho vissuto il boom delle sale giochi in Italia degli anni ’80. E che dal Super Nintendo in poi ho comprato tutte le console. Diciamo che tra le saghe “vintage” sono molto affezionato a quella di Ghosts’n’Goblins, Strider e Shinobi, mentre in epoca moderna adoro i Resident Evil, i Final Fantasy e quasi tutti i giochi di Platinum Games.
Hai mai pensato di avvicinarti al mondo della Fotografia per Cosplay? Quali Cosplay ti piacerebbe rappresentare nei tuoi scatti?
Ti sembrerà strano ma non sono un grande appassionato di fotografia “classica”. Anzi, le due fotografie sono fondamentalmente diverse. La fotografia classica vive un singolo attimo come qualcosa di epocale ed importantissimo da consegnare alla storia, la fotografia virtuale deve invece condensare 50+ ore di gioco in uno screenshot indimenticabile.
Infine, oltre ad augurarti un grandissimo in bocca al lupo, con questa ultima domanda ci puoi e se vuoi dire qualcosa riguardo i tuoi futuri progetti? Vorresti comunicare altro ai tanti appassionati che stanno leggendo quest’intervista?
La mostra a Luzzana durerà fino al 22 febbraio, poi sarò al Play di Modena dal 3 al 5 Aprile, sarò a Cinecittà al Video Game Lab dal 17 al 19 aprile, poi tornerò alla Gamesweek dal 2 al 4 ottobre, poi a Lucca Comics and Games dal 28 ottobre al 1 novembre. Però ecco, speriamo di tornare anche in un vero e proprio museo a breve. Ai vostri lettori appassionati di VP dico: non accontentatevi di prendere schermate di gioco troppo simili al gioco. Cercate di allontanarvi il più possibile dalla telecamera ufficiale e di regalare al vostro spettatore qualcosa di unico ed inatteso, e che soddisfi anche voi. Un saluto a tutti, se volete seguitemi su instagram (username: emalord) per vedere i miei progressi nel mondo di mezzo tra Gamesweek e musei, e se volete tifare per me, siete i benvenuti!