Salve cari FollowHz e ben ritrovati in una nuova puntata delle “Storie del Corvo”.
L’ultima volta avevamo discusso degli esordi di Tetsuo Hara come mangaka, dei suoi primissimi lavori come mangaka professionista e dell’uscita del suo grande capolavoro, “Hokuto no Ken”, opera che, realizzata in collaborazione con il collega Buronson (al secolo Yoshiyuki Okamura), ottiene uno strabiliante successo di pubblico, tanto da far aumentare le vendite di Weekly Shonen Jump, rivista sulla quale il manga venne pubblicato dal 13 settembre 1983 all’8 di agosto 1988.
Vari sono gli elementi che hanno garantito la fortuna di questa serie.
In “Hokuto no Ken” si uniscono tra loro uno stile grafico di grande impatto (soprattutto per quel che riguarda le scene di combattimento) e una storia tanto avvincente quanto carica di poesia, dove tutti i personaggi, sia “buoni” che “cattivi”, dominano la scena in veste di eroi tragici carichi di luci e di ombre e persino il più oscuro di loro, il più malvagio servitore delle tenebre, sembra comunque conservare un barlume di nobiltà (rintracciabili nella fedeltà a un ideale, giusto o sbagliato che sia, o a un signore, tema peraltro cara alla tradizione nipponica).
Strutturato in due serie in due serie, il manga è ambientato alla fine degli anni novanta del XX secolo, periodo in cui il mondo viene devastato dalle esplosioni di un conflitto nucleare, e l’umanità si ritrova dispersa in piccoli gruppi presso oasi sparse nel deserto, spesso preda di feroci predoni dediti al saccheggio e al distruzione.
Su questo sfondo si muovono le vicende del protagonista del racconto, Kenshiro, giovane maestro di arti marziali ed erede della “Divina Scuola di Hokuto”, l’Hokuto Shinken, antica scuola di arti marziali le cui tecniche possono avere terribili effetti sui corpi degli avversari o, al contrario, apportare guarigione tramite pressione sugli tsubo, ovvero dei particolari punti di pressione.
Egli sembra intenzionato unicamente a liberare Julia, sua fidanzata rapita, salvo poi scoprire che in lui risiedo le speranze dell’umanità per l’avvento di un futuro di rinascita.
Accanto alla Divina Scuola di Hokuto trovano posto varie altre scuole di arti marziali, come La Sacra Scuola di Nanto, la Scuola Imperiale di Gento e scuole minori come quella Taishan e la Scuola Kazan.
Durante la prima serie, i maestri delle prime due scuole dominano la scena intessendo rapporti complessi tra loro, di conflitto ma anche di amicizia e alleanza, tentando di imporre il proprio potere sul mondo uscito sfigurato dal conflitto atomico oppure di cercare di riportarvi la pace.
(Continua…)
(Immagini tratte da Hokuto-no-ken.jp).