Bentornati cari FollowHz,
State pronti ad esplorare l’ignoto!!!
Unire Videogiochi e Carte Collezionabili crea molto spesso dei mix esplosivi di divertimento e microtransazioni. Ci sono molti casi di opere incentrate su figure cartacee che hanno riscosso un successo mondiale e sono sicuro che almeno una volta avrete sentito parlare di questi game as a service. Il monopolio della suddetta nicchia di prodotti videoludici è detenuto da Hearthstone, Gwent e Magic, tre prodotti che hanno alle spalle sviluppatori d’eccezione che già nelle prime fasi di creazione di questi progetti erano riusciti ad ideare qualcosa di innovativo ed originale. Ma nell’epoca attuale, con la minaccia già innestata nel medium dei Battle Royale, come se la stanno cavando i citati brand?
Il gioiellino di Blizzard Hearthstone si trova in una fase di evoluzione non indifferente. Seppur riesca ad attirare su Twitch un numero gargantuesco di spettatori (parliamo di ben 42.500 persone connesse), il videogioco è uscito da poco da un momento di declino non indifferente. Infatti, se in passato Avventure, Modalità Online e Tornei avevano smesso di interessare il grande pubblico, con l’uscita della “Trilogia” di espansioni “L’Ascesa delle Ombre”, “Salvatori di Uldum” e la ben più recente “Discesa dei Draghi” le carte in tavola sono completamente cambiate. E non ho utilizzato questa metafora inutilmente, in quanto le nuove creature sfruttabili nel proprio mazzo sono solo la punta dell’Iceberg di una serie di nuove feature. Dal punto di vista competitivo vi potrete dilettare nella nuova modalità “Battaglia”, la quale si propone di rivisitare in chiave Hearthstoniana le mirabolanti idee di Auto Chess. Mentre per chi preferisce una trama complessa, sarete felici di sapere che la narrativa delle varie storie che il gioco propone è stata completamente rivista, pronta per nuove esperienza da provare alla Locanda. Il passo che manca per condurre l’intero apparato collezionistico di cui abbiamo appena parlato nell’Olimpo dei Videogiochi è un’arrivo in pompa magna su piattaforme come PS4 o Xbox One e, perché no, anche Google Stadia.
Incredibile come CD Projekt Red si sia inserita in questo mercato con cotanta maestria, sfruttando la licenza dello strigo più famoso al mondo. “Gwent The Witcher Card Game” non è quel tipo di produzione incentrata su su forsennato supporto post-lancio, quanto più uno strumento per portare l’appassionante Card Game di The Witcher nelle case dei fan della serie. Proprio per questo gli aggiornamenti non risultano così eclatanti, ma ricchi di contenuti tutti da scoprire. Le Stagioni che si stanno susseguendo tutt’ora riescono ad attirare molti duellanti e l’introduzione di meccaniche come le Armature, prese e stravolte da altri capostipiti di questa categoria di videogiochi, che rendono più avvincente lo svolgimento delle partite. La presenza del titolo su ogni dispositivo esistente compensa la mancanza di una forte narrativa, ma se volete provare un titolo con un plot ben riuscito, affiancato allo stile di gioco di questo prodotto, alloro non posso che consigliarvi ThroneBreaker.
Wizards of The Coast non poteva evitare di creare una sua rivisitazione dei Videogichi di Carte Collezionabili, e Magic Arena dimostra la bravura dei produttori digitali della suddetta azienda. Le atmosfere delle partite reali sono riproposte in maniera eclatante e chiunque sia appassionato a questo brand deve giocare senza se e senza ma a questo capolavoro. Ovviamente le novità introdotte seguono pari passo le ultime relese del Card Game cartaceo. Nonostante questo molte innovazioni tecniche sono al centro delle patch che molto spesso si sono susseguite in questi mesi. L’uscita di pacchetti, l’introduzione di nuove espansioni, o l’organizzazione di nuovi tornei vengono sempre accompagnati da piacevoli aggiunte, mai ripetitive e sempre molto apprezzate dalla community.
E voi, quale di queste produzioni preferite? Fatecelo sapere nello spazio riservato ai commenti.