Ben ritrovati carissimi FollowHz!
In quella enorme dimensione simile allo spazio esterno in cui fluttuano stelle e pianeti che è la rete, può risultare, alle volte, estremamente facile imbattersi in piacevoli sorprese così come in sgradevoli scoperte, nell’ambito video-ludico come in qualsiasi altro.
Tra gli innumerevoli sviluppatori indipendenti, spessissimo dotati di indubbio talento, può capitare di trovare quelle personalità che, per necessità o scelta, lavorano alla creazione di giochi che poi offrono alla comunità globale di utenti senza avvalersi della collaborazione di altri collaboratori, impavidi artigiani che impavidamente affrontano le bizze di questo grande oceano che è l’attuale scena video videoludica mondiale.
(Immagine tratta da Tommaso Romanò).
Abbiamo avuto l’enorme piacere e lo stellare onore di poter incontrare uno di questi talenti solitari, uno di quei personaggi che non può che rendere fieri di come la scena indie italiana stia crescendo e arricchendosi di elementi tanto validi. Si tratta di Tommaso Romanò, giovane sviluppatore attualmente all’opera sul suo secondo gioco di rilievo, Relow.
Trattasi di un frenetico sparatutto multiplayer in prima persona dalle pittoresche ambientazioni che, sebbene ancora in fase di lavorazione, è attualmente disponibile in versione demo gratuita su Steam.
(Immagine tratta da RelowGame.com).
Qui sotto, oltre al testo completo dell’intervista gentilmente concessaci dal buon Tommaso, riportiamo il video trailer della beta pubblicato lo scorso 23 di settembre.
Senza ulteriori indugi, o lettori, ci concediamo con il doppio augurio di buona lettura e buona visione!
Salve Ragazzi. Prima di cominciare, vorremmo ringraziarvi per aver deciso di spendere due parole con noi. Senza ulteriori esitazioni, parliamo un po’ della vostra attività di sviluppatori. Come è quando è nata la vostra squadra?
Non c’è nessun team, i giochi sono sviluppati da una sola persona.
(Immagine tratta da RelowGame.com).
Come sei entrato nel mondo dei videogiochi?
Sono entrato nel mondo dei videogiochi da piccolo giocando a Pokemon su GameBoy. Molti anni dopo è uscito Battlefield 4 e da lì mi sono detto “Proviamo a sviluppare un gioco, non sarà tanto difficile!”. Mi sbagliavo, ma è stato amore a prima vista.
C’è qualche studio di sviluppo che, agli inizi della tua carriera, ti ha in qualche modo ispirato?
Il primissimo studio che ho seguito con passione è stato “DrunkenLizardGames” con il titolo “No Heroes” (sfortunatamente mai pubblicato), successivamente “Zero Point Software” ma lo studio che mi ha dato e mi dà ancora oggi più ispirazione è sicuramente “Landfall Games”.
(Immagine tratta da RelowGames.com).
Che opinione avete del settore dell’industria video-ludica?
Il settore dell’industria video-ludica è in costante aumento e causa molta difficoltà ad un gioco, soprattutto indie, ad emergere. Ci sono bellissimi giochi che escono in sordina. Soprattutto, in Italia, mancano importanti esposizioni (paragonare il Milan Games Week ai PAX o E3 è impossibile) e questo rende ancora più difficile ad un gioco indie di emergere tra gli altri titoli.
(Immagine tratta da RelowGame.com).
Quale è il genere video-ludico che preferisci?
Dopo Pokemon su GameBoy il titolo che mi ha affascinato di più è stato Strongold che è un gioco di strategia, a cui gioco talvolta ancora oggi. Ma da Call Off Duty MW3 mi sono innamorato degli FPS. Da Reflex Arena a Overwatch, appena ho tempo qualche partita la faccio.
(Immagine tratta da Tommasoromano.com).
Cosa ne pensi dell’odierna offerta video-ludica?
Oggi c’è una vastissima offerta videoludica. Forse troppo vasta. Nonostante la fantasia non abbia limiti credo invece che potrebbe anche rischiare di saturarsi.
(Immagine tratta da Tommasoromano.com).
Che cosa ne pensi della correlazione gioco=violenza?
Correlazione gioco=violenza non esiste ed ecco spiegato il perché. Poniamo a confronto UK e USA (dati del 2017). Popolazione ~65Mln vs ~330Mln (5x). Entrate dei videogiochi ~$5Miliardi vs ~$25Miliardi (5x). Omicidi con le armi 31 vs 14,542 (469x). Il problema della violenza non sono sicuramente i videogiochi.
(Immagine tratta da RelowGame.com).
Attualmente sei al lavoro su qualche nuovo progetto?
Attualmente sto sviluppando Relow: uno sparatutto multigiocatore in prima persona molto veloce e ambientato in un mondo low poly procedurale. Possono essere usate due armi e un gadget contemporaneamente per creare combo e distruggere l’avversario in modi sempre nuovi e originali.