hamakoSalve a tutti cari followHz,


i videogiochi fanno male…lo sapevate? provocano violenza, morti e tante altre cose brutte.
Queste sono le parole riassunte di chi in questi anni ha demonizzato e bistrattato il mondo del gaming senza sapere nemmeno di cosa stesse parlando.
Oggi vi riporto una storia proveniente dall’ Asia e parla di Hamako Mori, una arzilla nonnina di “soli” 89 anni che videogioca da qualche decennio. Dall’inizio degli anni ’80, per la precisione. Per lei i videogiochi sono stati un toccasana, perché l’hanno aiutata a mantenere la mente attiva.

Hamako Mori ha raccontato della sua ‘carriera’ di videogiocatrice alla pubblicazione giapponese GameSpark: la sua prima macchina da gioco fu la Cassette Vision, una console del 1981 praticamente sconosciuta dalle nostre parti, quindi passò al Famicom di Nintendo (NES da noi), con cui si appassionò a titoli quali The Legend of Zelda e Dragon Quest.
Quel che fa sorridere ancora di più è che nonostante l’età avanzata, l’arzilla nonnina non è certo una nostalgica, infatti ha un canale YouTube chiamato ‘Gamer Grandma’ in cui pubblica Let’s Play di titoli modernissimi quali gli ultimi Battlefield, GTA 5 e Borderlands 3.

Il consiglio che la Mori ha voluto dare agli altri videogiocatori è di rimanere con la mente sempre giovane: “se giocate ai videogiochi non rischiate la demenza.” Insomma, il passare degli anni non ha compromesso la sua voglia di giocare.

Cari followHz…anzi cari giornalisti sensazionalisti, questa è l’ennesima conferma che i giochi che voi tanto ricoprite di vergogna (per non dire altro) possono essere, anzi sono una panacea anche per la mente sempre ovviamente se se ne usufruisce dedicandovi il giusto tempo.

Tornando all’arzilla vecchina, si potrebbe pensare che il fatto che videogiochi sia solo un caso e che, il suo stato di salute non coincida con la cosa.

Ed ecco che arriva immediata la conferma del fatto che i videogiochi siano un grosso aiuto anche per la terza età: una ricerca del Well Medical College di New York, afferma che giocare ai videogiochi potrebbe alleviare i sintomi depressivi.
Ovviamente cari followHz, queste parole non sono buttate a caso, l’esperimento è stato condotto su una popolazione di età compresa tra i sessanta e gli ottantasei anni.
Alla fine dell’esperimento, gli autori hanno spiegato come i sintomi depressivi si siano alleviati dopo appena un mese dall’esperimento.

Cari followHz vi propongo una provocazione: la condivisione di questo articolo sulle pagine social e delle redazioni di tutti i TG, sia mai che ne parlino?

Fonte: italiasalute.it

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