la parola Cyberpunk indica una rappresentazione del futuro ben precisa: miglioramenti tecnologici per il corpo, macchine volanti, neon colorati ed insegne olografiche e quant’altro. Un’estetica già vista in tanti film, anime e videogiochi negli scorsi anni, per cui cosa potrà apportare di nuovo CD Projekt RED?
Cyberpunk 2077 è infatti uno dei progetti più attesi dell’ultimo periodo anche per via degli sviluppatori che sono all’opera sul gioco, capaci di creare ambientazioni e storie memorabili. Com’è nata quindi, ad esempio, Night City? A rispondere è stata Marthe Jonkers, Concept Art Coordinator di CD Projekt RED, che ha rivelato naturalmente di aver preso come base Cyberpunk 2020 di Mike Pondsmith, e di aver poi dovuto adattare l’ambientazione visto che da allora sono passati quasi 60 anni.
“Il nostro team ha visto praticamente tutti i film e letto ogni libro cyberpunk che esistono, e ce li abbiamo tutti stampati in testa. Conosciamo l’intero canone del cyberpunk, ma vogliamo comunque creare qualcosa di davvero fresco e nuovo”.
Jonkers e gli artisti al lavoro sul gioco hanno dunque provato a pensare ad esempio alle mode che sono nate e morte nel corso dei 57 anni che passano tr i due giochi, anche per quanto riguarda il look di Night City: “All’inizio del progetto ci abbiamo pensato. I nostri art director cercavano di pensare a questo background visivo per Night City e che noi abbiamo usato come linea guida per lo stile del gioco, e quindi vedrete tutte queste vecchie mode riflesse nel vestiario e nel design delle armi, ad esempio”.
Che ne pensate delle sue parole? Cosa vi aspettate visivamente dal gioco? Vi ricordiamo che la data d’uscita di Cyberpunk 2077 è prevista per il 16 Aprile 2020. Nell’attesa, date un’occhiata alla nostra anteprima di Cyberpunk 2077.