Loot boxSalve a tutti cari followHz,


quello di cui sto per parlarvi è qualcosa che mi stà profondamente a cuore: le casse premio, le loot box, croce e delizia di ogni videogiocatore ed argomento quasi costantemente all’ordine del giorno vista la piega che l’industria videoludica ha preso negli ultimi anni e del largo utilizzo di tale meccanica e di microtransazioni varie all’interno di sempre più videogames.
Sono stati in molti ad essersi schierati contro tale meccanismo a causa delle ricompense “casuali” che a detta di alcuni, rendono il gioco alla stregua del gioco d’azzardo al punto che il Belgio le ha dichiarate illegali togliendole dai titoli venduti nella nazione.
Adesso è il Governo Inglese ad unirsi alle voci di dissenso ed a schierarsi apertamente contro le loot box, proponendo di vietarle in primis dai videogiochi destinati ai più piccoli. La proposta avviene dopo che il dipartimento inglese DMCS (Department for Digital, Culture, Media and Sport), ha pubblicato uno studio sugli effetti psicologici dei giochi e dei social media sui propri utenti, e su come le aziende proprietarie di tali piattaforme hanno contribuito ad ottenere tali effetti.
Lo studio ha rivelato che mentre la maggior parte dei gamer ha esperienze positive giocando, alcune minoranze, soprattutto i più giovani, non riescono a fare a meno di spendere anche migliaia di dollari per le microtransazioni. Visto che la dipendenza dai videogiochi sarà presto riconosciuta come una malattia vera e propria dall’OMS, stando al comitato inglese, le aziende dovrebbero avere la responsabilità di tutelare i più deboli.

“L’industra del gaming genera miliardi di dollari, è inaccettabile che alcune compagnie con milioni di utenti tra cui bambini, siano così impreparate nel parlarci dei potenziali danni dei loro prodotti. È ora che usino l’enorme quantità di dati che raccolgono sui propri giocatori per identificare proattivamente i giocatori vulnerabili”.

Cari followHz, molti di voi sanno come mi pongo in merito alle loot-box, ovvero credo che Belgio ed Inghilterra abbiano più che ragione a schierarsi contro questo meccanismo e, visti i precedenti penso davvero che anche l’Italia dovrebbe rendere fuori legge tali meccanismi.
Per chiudere vorrei poi raccomandarmi con i parenti dei più giovani dato che si sono verificati dei precedenti in cui bambini hanno prosciugato i conti dei genitori.
Per quanto riguarda me, mi piace giocare a giochi come FIFA ad esempio per un fatto puramente etico, evito la parte contenente le casse premio che giuro di provare nel giorno in cui daranno ai giocatori la possibilità di vedere in anticipo almeno una parte di ciò che contengono.

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