Salve a tutti cari followHz,
proprio in questa settimana vi abbiamo parlato dell’identità di genere all’interno dei videogiochi ed oggi voglio approfondire il discorso parlandovi di Remedy e dell’importanza dei ruoli femminili all’interno dell’action paranormale focalizzandosi sull’importanza dei ruoli nel cast di personaggi di questo ambizioso metroidvania.
Illustrando quanto fatto dagli autori al suo seguito in sede di stesura della trama di Control, Maggs si è detta entusiasta del fatto che:
“Jesse sia la protagonista femminile del gioco, ma non è l’unica donna all’interno del mondo di Control. Penso che a volte, giocando, pensiamo a quanto sia fantastico che il personaggio principale sia una donna, dato che il mondo che la circonda è ancora in larga parte maschile. Ma nel corso della storia si incontrano anche altre donne come Emily Pope, Helen Marshall e la dottoressa Underhill nel settore della Ricerca”.
Stando a ciò che dice l’autore di Control:
“è bello vedere che c’è più di una donna in quegli ufficili, specie considerando che la Oldest House è in gran parte gestita da uomini e lo è da molto tempo. La sola presenza di Jesse risulta essere contraddittoria in questo ambiente maschile e questo lo si nota sia nella trama che nell’abbigliamento stesso della protagonista: tutti indossano abiti da lavoro, mentre Jesse manifesta la sua autorevolezza e il suo carattere indossando una giacca di pelle e dei jeans”.
Cosa pernsate cari followHz, del titolo “Control”? lo avete giocato? Ritenete che ci siano sfumature narrative differenti proprio grazie al personaggio femminile oppure in caso di assenza non se ne sarebbe sentita la mancanza?
In più…cosa, più in generale cosa pensate dei ruoli al femminile all’interno dei videogiochi? Credete che anche in relazione all’argomento dell’identità di genere affrontato qualche giorno fa, questo può o potrebbe infastidire qualche videogiocatore?
Personalmente in molti giochi (tipo Tomb Rider) la presenza di un protagonista femminile è quello che a mio avviso lo fa amare proprio perchè si è abituati a ruoli maschili di alto rilievo.