Salve a tutti cari FollowHz, oggi vorrei parlarvi di questa tecnologia non più tanto nuova ma in (più o meno) costante miglioramento: come ben sapete, il visore sta avendo un ulteriore aggiornamento, ovvero, è stato brevettato un modello di VR senza fili e che non provochi più il motion sickness (che è un po’ come fixare un qualsiasi prodotto, se ci pensate).
Un altro aspetto positivo è che hanno “fixato” il prezzo nei VR già in commercio (almeno su Amazon), che è un po’ più contenuto, anche per i PS VR, che fino a qualche anno fa raggiungevano cifre esorbitanti.
Mi è sempre piaciuta questa nuova tecnologia e l’ho sempre potuta vedere solo da lontano, purtroppo, ovvero con vari video di Youtube in cui, com’era prevedibile, avrebbe funzionato benissimo coi simulatori (ispirandosi ai cabinati più immersivi, dove si muoveva pure l’abitacolo durante la partita). Ma, i miei gameplay preferiti in VR sono naturalmente gli horror che è uno dei migliori generi per cui il VR ha più senso poichè è l’esperienza più immersiva disponibile al momento. Inizialmente, però, rimasi deluso perchè i primi horror in VR erano molto blandi e brevi, finchè non è arrivato Until Dawn: Rush Blood. Certo, un luna park a tema horror, non è proprio il massimo come gioco, ma era di gran lunga il miglior videogioco horror uscito appositamente per VR in quegli anni, mentre altri giochi rendevano abbastanza passivi i giocatori dove dovevano solo guardare ciò che succedeva nel gioco, senza alcuna possibile interazione se non del menu e della telecamera che si spostava muovendo la testa, come anche lo spettacolare simulatore di immersioni oceaniche (che però giochi 10 volte e poi ti stufi).
Però, un altro aspetto interessante del VR che è nato inaspettatamente per gli inventori è che molti sarebbero andati a “curiosare”, ovvero, andare oltre il semplice gioco, come attraversare una parete o un mobile con la telecamera e, non essendo previsto dal gioco, trovavano solo glitch grafici, però trovo interessante la filosofia del “non dovrei essere qui, ma comunque vengo a curiosare” trattata a lungo nel videogioco sottovalutato (e che merita un miglioramento poichè interessante) The Stanley Parable.
Infine, un altro aspetto interessante è che c’è una fetta consistente di giocatori che ormai ritengono di sconfiggere l’ennesimo nemico una normale routine e preferiscono fare delle cose che nella vita non farebbero mai in un gioco VR che permetta di simulare (seppure male) una normale routine di vita quotidiana per puro relax psicologico.
Un altro interessante uso possibile di Realtà Virtuale è, senz’altro, il “simulatore” di case di Ikea Place, ovvero, è possibile vedere tramite cellulare (Android/iOS), l’arrendamento di un’ipotetica casa, ma non so quanto sia fedele alla realtà in quanto ad interazione di oggetti.
Interessante anche sapere che è possibile creare quasi a costo zero una versione blanda di un visore di Realtà Virtuale per cellulare, come si vede in questa specie di Art Attack, anche se non so se funzioni perfettamente l’interazione.
Ma la cosa che mi ha stupito è che il VR può essere istruttivo oltre che uno strumento intrattenitore, come potete vedere in questo video.
Rimango solo perplesso, però, su come intendono eliminare definitivamente il motion sickness, poichè penso che non sia possibile, dato che se qualcuno ne soffre, è come una specie di “allergia”.
E voi, cosa ne pensate? Nutrite grandi speranze per questa nuova tecnologia e lo comprerete o lo avete già comprato?