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E’ ormai trascorsa una settimana dalla tragica scomparsa di Alec Holowka, artista e sviluppatore dotato di grande talento cui il mondo videoludico deve la creazione di quel gioiello noto sotto il nome di A Night in The Woods, ma anche uomo dalla personalità piena di lati oscuri che lo hanno portato verso il baratro da cui non è riuscito a venir fuori, pur avendo lottato fino allo stremo delle forze.
(Immagine tratta da Nightinthewoods.com).
Il nostro era balzato agli “onori” (se così si vuole dire) della cronaca per delle gravi accuse di abusi e molestie da parte della sviluppatrice Zoe Quinn e di altre donne, fatti che hanno spinto i membri dello studio che ha sviluppato ANITW a rompere ogni legame con Holowka e a sospendere i lavori su un progetto in via di lavorazione.
(Immagine tratta da Nightinthewoods.com).
Poi è arrivato il messaggio su Twitter da parte della sorella dell’artista, Eileen Mary Holowka, che annunciava la morte del fratello (facendo intendere che la causa della sua dipartita fosse dovuta a suicidio).
Eileen, poi, aveva espressamente chiesto di non strumentalizzare la tragica fine di Alec per attaccare le sue accusatrici, affermando che il fratello era tormentato da parecchi problemi (dovuti anche al fatto che egli stesso fosse stato vittima di molestie) che faticosamente stava cercando di risolvere al meglio e poter cominciare una vita migliore.
(Immagine tratta da BBC.com).
Come riferito da TheGamer.com, anche il collega e amico Scott Benson ha voluto fare alcune dichiarazioni sul conto di Alec, rilasciando un lungo ricordo su Medium dove descrivere l’amico in questi termini: “Alec è stato il mio amico, il mio collaboratore, un incubo, l’origine del mio disturbo da stress post traumatico, e il motivo per cui mi trovo in terapia”.
Benson ricordava come in certi periodi Alec fosse ansioso di voler lavorare con lui a Night in The Woods ed altre in cui risultava assolutamente indifferente ai lavori di sviluppo sul gioco.
(Immagine tratta da Nightinthewoods.com).
Tra gli altri episodi significativi sui disturbi di personalità di Holowka vengono citati quello avvento durante l’E3 2014 quando Alec si mise a sparlare delle sue ex fidanzate, e quello di un completo esaurimento nervoso avvenuto l’anno seguente nel corso della Game Developer’s Conference.
Da tali racconti emerge il ritratto di un individuo dalla personalità piuttosto instabile, pericoloso per se e gli altri al punto da venir cacciato dal appartamento di Vancouver e dover di conseguenza interrompere il lavoro di sviluppo su Night in The Woods.
(Immagine tratta da Nightinthewoods.com).
Il ritorno al lavoro da parte di Alec avvenne nel 2016, anno che segnò l’ingresso di entrambi Holowka e Benson in terapia. Il primo per i suoi disturbi di umore, il secondo per problemi di ansia e disturbi da stress post traumatico.
In tali condizioni, afferma Benson, è stato un vero miracolo che Night in The Woods sia stata pubblicata avendo comunque lasciato delle profonde cicatrici mentali ed emotive, sia su di lui sia sull’altra co-autrice Bethany Hockenberry.
“Alec se n’è andato” ha scritto Benson “rimane ciò che ha fatto alle persone”.
Con queste parole si conclude un cupo resoconto su una vicenda estremamente tragica, i cui risvolti probabilmente mai saranno chiari fino in fondo.