Salve a tutti cari followHz,
quanti di voi giocano o hanno giocato a Minecraft? Bene, in queste ore l’avventura dinamica open world tra le più famose al Mondo, è al centro di una curiosa lavorazione.
Sembra che Minecraft sia il campo di prova per la creazione di un’intelligenza artificiale particolarmente avanzata, allo studio presso Facebook.
Sappiamo più o meno tutti cos’è una intelligenza artificiale e, sappiamo anche che le IA sono molto specializzate in un solo ambito della conoscenza alla volta.
L’idea alla base del progetto è questa: La creazione di un’intelligenza artificiale “generalista”, ovvero in grado di far fronte con soluzioni diverse a problemi di tipo completamente differente, è invece tutto un altro discorso ed è in questo campo che si stanno concentrando diversi studi.
Uno di questi progetti condotti da Facebook, ha scelto per l’appunto (come recita il titolo) proprio Minecraft perchè quest’ultimo può rappresentare un ottimo banco di prova per la creazione di una IA con un maggiore spettro di conoscenza in quanto il gioco stesso, un mondo sandbox aperto, offre infinite possibilità creative a partire da strumenti semplici, con alcune regole di base da seguire, oltre alla necessità di imparare a capire il linguaggio naturale.
L’idea è che questo processo aiuti nella costruzione di un’intelligenza artificiale che sia in grado di adattarsi e trovare soluzioni a problemi di vario tipo, aiutando le persone in numerose situazioni diverse e anche quotidiane.
Cari followHz, chiaro è che col passare dei decenni si stia arrivando alla nascita di macchinari, programmi e sistemi sempre più in grado di pensare ed autocorreggersi ma, onestamente vi dico che nonostante la cosa sia affascinante, un po’ mi spaventa, sarà perchè negli ultimi anni tutto ciò che è collegato al celebre social un po’ mi terrorizza: essere sempre rintracciabili e quant’altro.
Mentre scrivo questo articolo, mi viene in mente la famosa serie televisiva verosimile “Black Mirror“, dovete sapere che quella fu una serie tv che non ho mai proseguito proprio perchè iniziava a spaventarmi, ed oggi apprendendo notizie del genere mi tremano le gambe al solo pensiero di dove si potrà arrivare.
Prima di chiudere occorre però fare una distinzione per non passare da matusalemme agli occhi dei lettori: sono favorevole al fare ricorso all’IA, purchè sia utilizzata per scopi nobili: aiutare persone affette da disabilità, eseguire interventi dopo una calamità naturale oppure intervenire durante gli incendi a supporto delle squadre di soccorso.
Non so questo progetto di Facebook a cosa porterà, sperò però che sia qualcosa di utile.