Salve a tutti i nostri FollowHz
Vi siete mai chiesti cosa fareste se vi ritrovaste nei panni di Dutch Schaefer e doveste affrontare un Cacciatore alieno proveniente dallo spazio? Ebbene… ora avrete l’occasione di sperimentarlo! Infatti, in occasione della Gamescon 2019 tenutasi ieri, IllFonic ha rivelato il primo Gameplay trailer di Predator Hunting Grounds (la cui uscita è prevista per il 2020), Survival Sparatutto basato sull’iconico film di John McTiernan targato 1987: Predator.
Predator: Hunting Grounds – Gameplay Reveal | PS4
L’esclusiva Ps4 in uscita il prossimo anno difatti proietterà voi e i vostri amici Online in una giungla richiamante il selvaggio Guatemala del film originale. Qui, tramite una lobby ospitante cinque giocatori, solo quattro di voi potranno vestire i panni del Fire Team, mentre il quinto… beh, possiamo dire che godrà di un “leggero” upgrade fisico e tecnologico, cosa che purtroppo non vi sarà affatto di aiuto, tutt’altro! Nonostante IllFonic non goda della totale fiducia dei possibili compratori, visto l’insuccesso del recente Friday The 13th The Game, questo nuovo titolo ha destato grande interesse nei fan di vecchia data del franchise (compreso il sottoscritto).
Ma per poter capire appieno cosa questo nuovo titolo ha da offrire ritengo sia il caso di fare qualche passo indietro e parlare dell’opera originale targata Fox diretta da John McTiernan. Inutile dirvi quindi che ci saranno spoiler sulla trama, nel caso io vi ho avvertiti…
LA TRAMA
Una squadra di Agenti Speciali, capitanata dall’ex Maggiore dei “Berretti Verdi” Dutch Schaefer (ARNOLD SCHWARZENEGGER) e accompagnata dall’agente della CIA che li ha ingaggiati, George Dillon (CARL WEATHERS), si addentra nella giungla del Guatemala. La missione? Recuperare un Ministro finito fuori rotta col suo elicottero e caduto nelle mani dei guerriglieri nemici. Dopo aver sbaragliato le difese nemiche e scoperto che non esiste alcun Ministro, rivelatosi una copertura per giungere al vero obbiettivo di Dillon (certi incartamenti molto importanti per la CIA), i nostri coraggiosi eroi si preparano a tornare a casa, ignari che per tutto il tempo qualcuno… o qualcosa… li abbia osservati pazientemente dalle cime degli alberi. Uno ad uno i soldati si ritroveranno a vivere un vero e proprio incubo, venendo uccisi e scuoiati senza pietà da un avversario sconosciuto, capace di sparire nel nulla e di muoversi furtivamente sopra le loro teste senza essere notato. La vicenda culminerà in uno scontro faccia a faccia tra Schaefer e “El Cazador Trofeo de los Hombres” (Il Diavolo che Riduce gli Uomini a Trofei), dal quale il coraggioso “Berretto Verde” riuscirà a uscire vittorioso, certo non prima che la creatura aliena abbia però attivato un dispositivo nucleare che devasterà buona parte della giungla… ma dettagli…
Predator (1987) – Trailer (HD)
LA PARANOIA VIENE DALLA GIUNGLA
Arrivati a questo punto analizziamo insieme i punti in comune tra il film e il titolo di IllFonic. Il primo aspetto che balza all’occhio è l’ambientazione: la giungla “McTiernaniana”, se così possiamo giocosamente chiamarla. Una giungla piena di insidie: soldati nemici pronti a sparare ai giocatori al minimo segno della loro presenza, cacciatori extraterrestri invisibili appostati sugli alberi e chi più ne ha più ne metta! Ogni passo che farete (o per meglio dire faremo, visto che anche io sicuramente proverò il gioco) potrebbe essere l’ultimo, ogni proiettile sprecato potrebbe segnare la fine della partita a svantaggio delle Forse Speciali! Prendendo in considerazione questi aspetti Hunting Grounds tenta di ricreare l’atmosfera del capolavoro di McTiernan che ha reso celebre il cacciatore più famoso della storia del cinema… rivaleggiando col Van Pelt di Jumanji interpretato da uno spaventoso Jonathan Hyde! Parlando più nel dettaglio riguardo il nostro amico/nemico Predator, sempre in relazione all’ambientazione, le mappe del gioco saranno suddivise in due percorsi ben distinti: quello dei soldati (a terra, principalmente riservato ai quattro players armati fino ai denti e ai loro avversari umani) e il percorso “Predkour”. Quest’ultimo è stato così denominato per via dell’unico player che vi si può addentrare. Proprio lui: il Predator (che ora, così stando le cose, non posso non chiamare Parkourer). La zona “Predkour” è situata sulle cime degli alberi, quindi accessibile solo alla creatura aliena per via della sua straordinaria capacità di spiccare salti impossibili e di arrampicarsi con leggiadra velocità, esattamente come nel film originale! Ma non è tutto. Difatti dobbiamo tener conto dell’iconica tecnologia che permette al Predator di mimetizzarsi e di sparare proiettili al plasma da un cannoncino da spalla, anche a distanze sorprendenti. Nella giungla, fattore molto importante, non troveremo solo accampamenti nemici o potenziali trappole, bensì qualcosa di molto più lugubre e non esattamente adatto a un pubblico impressionabile (ma noi siamo players, il pericolo di vomitare non sussiste): i trofei del Cacciatore! Diciamoci la verità: tutti noi quando abbiamo visto per la prima volta i cadaveri della squadra di Hopper, appesi a testa in giù e scarnificati da cima a fondo, abbiamo avuto un senso di brivido scenderci lungo la colonna vertebrale… pregando che non ci venisse all’improvviso strappata via. E’ su questo che IllFonic farà leva per metterci addosso quella sensazione di paranoia e soprattutto per non farci dimenticare che siamo costantemente osservati!
15 METRI… 10 METRI… 5 METRI…
Fin qui tutto identico al Predator del 1987, ma veniamo alle differenze. Essendo ambientato in epoca contemporanea, Predator Hunting Grounds mette a disposizione dei players giocanti il Fire Team un equipaggiamento più evoluto rispetto a quello di Dutch e la sua squadra. L’aggiunta principale, la più importante, è un rilevatore di movimento. Se il silenzioso Cacciatore si muoverà intorno a noi… lo sapremo! Tale oggetto si rifà molto alla tecnologia usata dai Marines Coloniali in Aliens: Scontro Finale, rivelandosi non solo una simpatica citazione al capolavoro di Cameron ma anche un pezzo d’equipaggiamento essenziale per stanare l’avversario. Anche i mirini dei quattro soldati saranno equipaggiati con una lente speciale in grado di rilevare il calore del Predator e individuarne la sagoma. Non disporremo di armi a energia speciale… ma almeno giocheremo allo stesso gioco del Cacciatore e, se saremo fortunati e ben coordinati, trasformeremo Cacciatore nella preda! Questi nuovi metodi di combattimento si ispirano invece a Predator 2, nel quale l’Agente Speciale Peter Keyes (interpretato da quel folle di Gary Busey) riusciva a ideare il modo di combattere il Predator City Hunter rivelandone la posizione e celando la presenza degli altri Agenti alla sua vista a infrarossi. Purtroppo noi soldati non saremo così fortunati da essere invisibili alla tecnologia del Parkourer, ma il fatto di poterlo rintracciare è già qualcosa. Ogni soldato disporrà inoltre di abilità speciali legate alla selezione di una classe specifica, che garantirà vantaggi come curare le ferite oppure aumentare la potenza di fuoco delle armi. Tale caratteristica aggiunge quella personalizzazione in più che ci vuole al gioco e darà la possibilità a ognuno di noi di diventare il Dutch della situazione… oppure lo sfortunato Mac Eliot del film originale.
GET TO THE CHOPPA!
Questa è la classica dimostrazione che, a volte, i film devi vederli in lingua originale per non perderti certe perle. Difatti mentre in italiano Schwarzenegger, ferito al braccio da uno dei proiettili del Predator, urla “Scappa, corri all’elicottero! Scappa!” in inglese è tutt’altra storia. Non dimentichiamoci che Arnold Schwarzenegger è di origini Austriache e che Predator è stato uno dei film iniziali della sua carriera, quando non era ancora perfettamente padrone della lingua inglese. Fatta questa premessa… in lingua originale la frase è “Run! Get to the choppa! Run!”. Se non riuscirete ad abbattere il Predator nel corso della partita, memorizzate questa frase e fatene il vostro mantra anche solo per due minuti. Per completare la missione vi verranno date due possibilità: abbattere il Cacciatore (come scritto poco fa) oppure ritirarvi verso il punto di estrazione che, sono sicuro, sarà appunto un elicottero. I richiami al film di McTiernan si fanno sentire in ogni parte del gameplay, venendo anche personalizzati dal team di IllFonic per dare al prodotto non solo un’impronta nostalgica ma anche coinvolgente e tutta da scoprire, fattore che era il principale punto di forza pure di Friday The 13th The Game. Anche la struttura della missione è molto simile alla pellicola dell’87: nella prima fase i soldati protagonisti daranno filo da torcere agli avversari umani appostati nella giungla, una volta eliminati entrerà in scena il Predator e, da qui in poi, inizieranno una serie di missioni volte a portare a termine la partita. Per risolvere queste missioni, ovviamente, i membri della squadra dovranno restare vivi e collaborare gli uni con gli altri, divenendo una sinergia, prima che il Cacciatore faccia la sua letale mossa.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il film di McTiernan, pur essendo passati più di trent’anni, gode ancora di un seguito molto vasto. I fumetti sono sempre apprezzati, i film un po’ meno, però… effettivamente mancava qualcosa! Gli ultimi videogiochi contenenti un Predator sono stati Mortal Kombat X (2015) tramite un DLC e Ark Survival Evolved (2017) grazie a una mod. Mentre il franchise “fratello”, Alien, continua a sfornare prodotti su prodotti che vanno dai libri ai videogiochi… Predator meriterebbe sicuramente più attenzione, cosa alla quale IllFonic sta provvedendo proprio grazie a Hunting Grounds! Il gioco più bello del franchise che il sottoscritto abbia giocato è Alien vs Predator, una perla dello scorso decennio ormai quasi dimenticata e mai rimasterizzata per Ps4, ma come questo titolo non ce ne sono stati molti altri. Questa volta potremmo essere sulla strada giusta per avere il gioco definitivo che la saga merita e di cui ha un disperato bisogno, soprattutto dopo la delusione del recente The Predator di Shane Black (interprete di Hawkins nel film del 1987). Gli effetti speciali dell’epoca potranno essere riproposti in versione videoludica e upgradati per rispettare le esigenze dei fan degli Sparatutto. Conoscendo la passione del team di IllFonic non mi sorprenderei affatto se tra le varie skin disponibili per il Predator trovassimo in futuro la prima versione scartata della creatura che, piccola curiosità, avrebbe dovuto essere interpretata da Jean Claude Van Damme (prima che si ritirasse dal progetto). Parlando del doppiaggio italiano… non mi aspetterei miracoli: ricordiamoci che Friday The 13th The Game è arrivato da noi solo in lingua originale (per quanto concerne il comparto audio). Escluderei inoltre le voci storiche di Glauco Onorato (Dutch) o Vittorio Di Prima (Dillon) poiché nessuno dei personaggi originali è attualmente previsto essere disponibile nella squadra di sopravvissuti… per ora. Le meccaniche di gioco sono molto convincenti così come l’ambientazione e la ricchezza di dettagli che traspare dal trailer, unica pecca forse una grafica poco sviluppata che però lascia intendere trattarsi di una pre-alpha in via di sviluppo.Il Predator di McTiernan quando uscì godette di un buon incasso al Box Office (98.7 milioni di dollari) ma la critica non fu entusiasta della pellicola, contrariamente al pubblico e solo il tempo ci dirà se questa nuova aggiunta al franchise si rivelerà essere come l’opera a cui si è ispirata o sarà… beh, come Friday.
Quindi, cari FollowHz, io vi saluto raccomandandovi calorosamente di recuperare Predator e tutta la sua saga (poiché anche i meno convincenti meritano una visione, semmai per apprezzare ancor di più il lavoro fatto in passato), da vedersi sia con amici sia con la famiglia per passare magari una bella serata in compagnia. Io intanto vi do un forte abbraccio e vi auguro una buona visione!