Ciao cosplayehz!
È già passato del tempo dal polverone sollevato da tanti cosplayer secondo cui la Ferragni non si sarebbe attenuta al personaggio di Usagi Tsukino, Sailor Moon. Nonostante siano passati tanti giorni, vorrei poter dire la mia su un avvenimento a mio avviso grave, dove si arriva ad essere promotori di un odio che sfalda e mette in cattiva luce quello che è il cosplay.
Per capire meglio l’accaduto, soprattutto per chi non fosse a conoscenza riassumerò in breve la vicenda.
Di recente, l’influencer e blogger, Chiara Ferragni durante il suo viaggio in Giappone, ha postato una foto che la ritraeva nei panni della sua eroina d’infanzia, Sailor Moon. La Ferragni come molti personaggi noti del mondo del web e dello spettacolo, sono spesso presi di mira dagli haters, chiamati anche “leoni da tastiera”, ovvero persone che riversano odio, senza motivo alcuno, offendendo la persona o denigrandone il lavoro. Fra gli haters, in questo specifico caso, abbiamo trovato anche cosplayers che non si sono risparmiati a bombardare la povera Chiara per i motivi più disparati. Vi elenco alcuni dei commenti che mi hanno colpito di più:
“Almeno: fallo bene. Quella non è la divisa di SAILOR MOON. È una generica marinaretta. Al massimo potrebbe essere il cosplay di SAILOR V. Ma manco sai cos’è.”,
“Che insulto agli anime e al Giappone =) ”,
“Sei un offesa per sailor moon! Trovati un lavoro serio!”,
“Ma qualcuno si è accorto che non è la divisa di Usagi? Ma di Minako! (sailor Venus)”.
Potrei continuare, ma il concetto è sempre lo stesso. Viviamo in una società pregna di odio, dove questo sentimento va di moda, quindi ci sentiamo quasi in dovere, di gettare odio e frustrazione su chiunque ci capiti a tiro. Mi spiace che nella comunità cosplay ci siano soggetti che pensano che il cosplay sia un’èlite di persone, nerd per eccellenza, che debbano essere fanatici di un personaggio per ricrearlo e poterlo interpretare e che il costume e l’aspetto debbano essere più somiglianti possibili. Si arriva a non considerare cosplayer chi lo esprime in maniera diversa, oppure prendendo in giro un cosplay se è fatto male o se non si ha il fisico giusto, arrivando a del vero e proprio bullismo. Ho sempre detto che la somiglianza, l’interpretazione e la perfezione nel costume sono punti che vanno a favore riguardo le gare e si fermano li. Non smetterò mai di affermare che non esistono requisiti minimi per chi si voglia cimentare a fare cosplay. Esistono anche cosplayer che si divertono a fare dei crossover con due diversi personaggi e non ho mai sentito gente che gli tirava critiche. Il caso della blogger ha suscitato scalpore, ma cose di questo tipo, in molti gruppi cosplay se ne vedono spesso e creano talmente tanto flame che gli amministratori sono costretti a disattivare i commenti o togliere i post. Non dimenticherò mai la volta in cui un ragazzo postò una sua riproduzione del guanto dell’infinito di Thanos fatta con scarsi materiali e scarsa esperienza, il risultato si era pessimo, ma divise in due i cosplayer, quelli che cercavano di aiutarlo con critiche costruttive e quelli che iniziarono a prenderlo ad insulti molto pesanti e a fare battute fuori luogo. Inutile dire che la faccenda si risolse con l’intervento degli amministratori che disattivarono i commenti e cancellarono il post per evitare altra guerriglia. Il ragazzo non so che fine fece, ma non oso immaginare come si sentì. Il suo caso è un solo esempio, ne ho visti di molti altri, simili.
Molti cosplayer alle prime armi che cercano approvazione o consigli per migliorare fanno premesse del tipo: “non siate cattivi, sono alle prime armi”, “non insultatemi, ma fate solo delle critiche costruttive”, “si lo so, ci sono cose da sistemare e non è perfetto”, perché è come se aleggiasse una sorta di paura del giudizio altrui, del marcio di alcuni cosplayer.
Ritornando al caso Ferragni, fortunatamente molti cosplayer e gruppi cosplay hanno risposto positivamente al post, scacciando via la negatività dei commenti precedenti, anche Yuriko Tiger una big del mondo cosplay, ha espresso un parere positivo: “A me piace un sacco, ha un viso bellissimo”.
Personalmente penso che se una persona di successo come la Ferragni che vanta più di 16 milioni di seguaci, la cui influenza su un pubblico molto vasto conta, mettesse in risalto in positivo un’arte come il cosplay, ne sarei felice, perché non dimentichiamoci che ancora oggi, noi cosplayer non veniamo presi sul serio, alcuni di noi hanno avuto casi di bullismo, perché a detta di molti: “ il carnevale è finito, sei rimasto indietro? cresci”. Perché da vittime dovremmo diventare carnefici? Dovremmo essere più sensibili ad argomenti del genere dato che si ci è passati sulla propria pelle. Il cosplay va promosso, non giudicato.
Molti hanno espresso il mio stesso parere: “ ti prego rendi di moda il cosplay”, oppure hanno omaggiato Chiara con fan art, come ha fatto Marco Albiero Art, che ha ridisegnato la foto dell’influencer nei panni della nostra Usagi. Voi cosa ne pensate di tutto questo polverone? Fatemelo sapere!
Alla prossima!