Ciao a tutti i nostri CosplayeHz!
Inauguriamo il primo articolo della rubrica sul mondo del Cosplay curata dalla nostra nuova articolista Chiara! Bando alle ciance ve la presento:
“Ciao Ragazzi!
Benvenuti nel mio primo articolo sul mondo del cosplay, mi chiamo Chiara sono una cosplayer ed insieme a me entrerete in questa fantastica realtà che ormai si è espansa in tutto il mondo!
Vi sarà sicuramente capitato, girando in varie fiere videoludiche o del fumetto di incontrare persone travestite da personaggi di anime, manga, videogiochi o fumetti, ebbene quelle persone sono cosplayer.
In questo articolo vi spiegherò meglio questo nuovo fenomeno che incalza sempre di più e appassiona gente di tutto il mondo e di tutte le età. Il termine cosplay deriva dall’unione di due parole “cos” (costume) e “play” (gioco) e sta a significare l’identificazione nel proprio personaggio favorito. Il cosplayer, infatti, non si limita solo a vestire i panni del suo beniamino, ma deve imitarne il carattere, la gestualità e il comportamento.
L’origine del cosplay, contrariamente a ciò che si pensa, avviene in America negli anni settanta e soltanto successivamente si estenderà a macchia d’olio in Giappone, fino a raggiungere il suo apice nel 1995 con l’uscita di Evangelion. È infatti da quell’anno che il cosplay inizierà ad espandersi e ad essere conosciuto in tutto il mondo. Oggi il fenomeno spopola così tanto che alcuni cosplayer ne hanno fanno un lavoro, commissionando armi e costumi o semplicemente posando per fare pubblicità o andare come ospiti, giudici alle varie fiere. Sono nati negozi che vendono costumi, materiali e tutto l’occorrente per realizzarli al meglio. Esistono anche gare cosplay, dove i cosplayer si sfidano esibendosi in scene tratte dal mondo del loro personaggio, sfilando, cantando e posando sul palco.
Ma come mai sta appassionando cosi tanta gente?
Ci sono un sacco di motivi del perché piace una simile arte ed io ve ne elencherò alcuni, quelli che reputo più importanti:
- Divertimento: si è il più scontato, ma il più vero. La regola principale del cosplay è il divertimento. Divertirsi ad interpretare il personaggio che ami per un giorno, non ha prezzo! Che sia una giornata in fiera,in posa per fare photoset , in gara, in sfilata, il divertimento è assicurato.
- Creatività: il motore principale di tutto, il potersi ingegnare e impegnare nel creare pezzi di armatura, armi, vestiti, accessori. Appassiona e avvicina gli amanti del fai da te e non. Con l’esperienza si accresce sia in manualità che in creatività aiutata anche da una buona conoscenza dei materiali.
- Mettersi in gioco: va a braccetto con la creatività citata prima in quanto per creare bisogna sbracciarsi le maniche e lavorare sodo. Spendere una buona parte del tempo a provare, riprovare, studiare i vari pezzi per vedere come riprodurli da zero e al meglio è molto impegnativo e spinge anche persone che non hanno mai creato nulla a creare per la prima volta qualcosa di bello e a migliorarsi con un po’ di pazienza. Basta buttarsi.
- Evasione: evadere dalla monotonia di tutti i giorni, staccare un po’ la spina dalla vita di tutti i giorni e vivere la vita di un altro, con i suoi modi di fare, pensare. Perché vivere solo una vita quando in realtà se ne possono vivere altre 100? Molto più figo no?
- Amicizia: le fiere e i raduni sono il posto migliore per fare amicizia. Trovare persone con la quale condividere gli stessi interessi e le stesse passioni fa sempre bene. Si ci possono scambiare consigli, si possono fare cosplay di coppia o di gruppo, esibirsi insieme ad una gara, fare servizi fotografici. Il divertimento aumenterà proporzionalmente agli amici che troverete in fiera.
- Sicurezza: molto spesso dietro a un cosplayer si nasconde una persona timida, insicura e con poca autostima che ha paura di mostrarsi ad altre persone. Il cosplay aiuta ad uscire da questo muro che sembra insormontabile. Basta un complimento, una foto, una battuta da parte di un fan, il sorriso e l’emozione sincera da parte di un bambino che ha appena incontrato dal vivo il suo personaggio preferito, per far capire che tutte le barriere che ci sbarrano la strada possono essere abbattute, e che al di là di ogni cosa tutti valiamo allo stesso modo. Il cosplay è un’ottima terapia.
- Sacrificio: beh se si decide di fare cosplay fai da te si deve avere una buona dose di pazienza. Sacrificarsi in termini monetari per i materiali migliori e in termini di tempo è essenziale per la riuscita di un buon costume. Sacrifici ben ripagati, con la soddisfazione di aver realizzato qualcosa di cui andare fieri.
- Accrescimento: l’insieme di tutti questi punti porta ad un accrescimento personale a tutto tondo. Posso affermare che se ne esce arricchiti da un’esperienza come questa sia da un punto di vista pratico che emotivo. A molte persone ha veramente salvato la vita. Nasce come un semplice hobby e dopo ti cambia.
- Non ci sono requisiti: ultimo punto ma non meno importante. Non esistono requisiti che leghino la gente al cosplay. È alla portata di tutti, non ci sono limiti di età, somiglianza fisica, peso e sesso. Tutti possono fare cosplay e tutti possono divertirsi dando sfogo alla propria fantasia.
Spero di essere riuscita ad avvicinarvi un po’ al mondo del cosplay, un mondo che se vissuto riesce a dare sempre ottime soddisfazioni e gioie. Un ringraziamento speciale va ai ragazzi del gruppo cosplayers italiani (cosplay in Italia) che mi hanno aiutata e a Cristina Micali (Similia- Soul sacrifice delta), Salvo Bush (Axel- kingdom hearts), Paola Serra ( Bowsette ) per avermi dato la possibilità di pubblicare i loro magnifici cosplay.”
E voi cosa ne pensate? Fatemi sapere se vi piace il Cosplay!