Salve a tutti cari followHz,
oggi per la rubrica “Cinema da GameHz” vi parlerò di “Final Fantasy The Spirits Within”; questo film del 2001 è la traspsizione cinematografica della nota saga videoludica “Final Fantasy” per la regia di Hironobu Sakaguchi e Moto Sakakibara.
È stato il primo lungometraggio fotorealistico interamente generato in computer grafica e ha avuto il primato del film più costoso ispirato a un videogioco, anche se è stato un completo flop.
Posto che questa pellicola non ripercorre alcuna trama di nessuno di capitoli videoludici, ecco a voi la trama del film:
Nell’ipotetico anno 2065, la Terra è infestata dai Phantoms, una misteriosa forma di vita aliena che a contatto con gli umani può estrarre, consumare e apparentemente dissolvere la loro anima. Le persone restanti vivono in città protette da barriere sparse nel mondo. In ogni nazione ce n’è una e le città barriera hanno una popolazione di circa 2.000 abitanti: dei 6 miliardi di persone, i sopravvissuti sono una parte minima. La scienziata Aki Ross, perseguitata da sogni ricorrenti, è impegnata nella ricerca insieme al Dr. Cid, suo mentore, di otto forme di vita che secondo la loro teoria possono contenere uno spirito. Questi spiriti, una volta uniti, sarebbero la chiave per annientare i Phantoms. Contagiata anche lei da questi ultimi durante uno dei suoi esperimenti, grazie all’aiuto del “quinto spirito”, riesce miracolosamente ad isolare l’infezione temporaneamente. Aki si unisce poi ad una squadra militare chiamata Deep Eyes e capitanata da Gray Edwards, il quale era una volta innamorato di Aki. Oltre a loro due, nel gruppo ci sono: Ryan Whittaker, Neil Fleming e Jane Proudfoot. Aki e Gray, si vedranno costretti ad andare contro la volontà del malvagio generale Hein, quando questo opta per una soluzione drastica che potrebbe danneggiare o distruggere completamente il pianeta.
Uno dei registi (Hironobu Sakaguchi) ha raccontato di aver perso la madre alcuni anni prima dell’uscita del film e che Aki (la protagonista) si chiama così in onore della madre defunta. Successivamente, spiegò che il tema che avrebbe voluto affrontare era qualcosa di più intricato e complesso del concetto di vita, morte e spirito, credendo che il miglior modo per rappresentarlo era ambientare il film sulla Terra
Dal punto di vista squisitamente tecnico, il film ricevette molti complimenti pur (come ho già detto) essendo stato un flop ai botteghini, infatti dei 137 milioni di dollari investiti, ne rientrarono “solo” 85 e ciò comportò quasi il fallimento della Square Pictures
Per quanto concerne il mio giudizio da appassionato di cinema, il film è qualcosa di già visto: il gruppo di eroi che deve salvare il pianeta, dunque non vi nego che in alcuni frangenti mi sono appisolato, salvo poi tornare indietro e rivedere le scene che mi ero perso. Pregi? il primo: per essere tra i primi film in Cgi è un buon lavoro (ricordiamo che parliamo del 2001).
Il secondo: le voci, chi ha diretto il doppiaggio ha saputo mettere insieme alcune delle voci più iconiche del doppiaggio nostrano.
In conclusione, mi spiace per gli amanti della saga (magari mi farò anche dei nemci) ma “Final Fantasy” non è un film imperdibile.